Meccanismi ITU. Un’iniezione di sviluppo per il Polese

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Meccanismi ITU. Un’iniezione di sviluppo per il Polese

La suggestiva cornice del Museo storico e navale di Pola ha ospitato ieri la conferenza indetta dalla Città incentrata sull’applicazione dei meccanismi ITU nell’area urbana di Pola. Un incontro che è stato un’occasione per presentare le attività svolte finora e quelle che si prevedono di finanziare per il tramite di detti meccanismi, ai fini di rivitalizzare il patrimonio culturale nell’area urbana di Pola. Alla riunione hanno aderito pure i rappresentanti delle altre Città che prendono parte al progetto, tra cui Zagabria, Fiume, Osijek, Zara e Spalato, come pure delle autonomie locali del vasto Polese, ossia Dignano, Sanvincenti, Barbana, Marzana, Medolino e Lisignano, ossia tutte, eccezion fatta per Fasana, che non ha riconosciuto i propri interessi in questa iniziativa.

Ulteriore sviluppo di Pola e dintorni

A tutti sono andati i saluti del vicesindaco, Robert Cvek, che ha quindi espresso la sua soddisfazione dell’inserimento della Città in questo meccanismo d’investimenti a fondo perduto, che contribuiranno all’ulteriore sviluppo di Pola sul piano economico, turistico, educativo, dei trasporti pubblici, dell’efficienza energetica, con l’impiego di circa 23,5 milioni di euro.
Ospite dell’incontro il viceministro per lo Sviluppo rurale e i Fondi europei, Kristina Bilić, la quale ha ricordato come finora siano stati banditi 21 inviti pubblici per il finanziamento di vari progetti. Questi hanno portato alla stipulazione di 9 contratti, per un valore complessivo di 277 milioni di kune. Nel prossimo ciclo di finanziamenti, inoltre, i fondi dovrebbero aumentare ulteriormente, considerando anche il coinvolgimento nell’iniziativa di altre 7 Città con più di 35mila abitanti.

I progetti prioritari

Damir Prhat, a capo del Settore cittadino per l’applicazione dei meccanismi ITU, si è soffermato quindi a parlare dei progetti prioritari, tra cui si distinguono l’acquisto di 20 nuovi autobus dei trasporti pubblici a gas naturale compresso e la costruzione del relativo distributore nella zona industriale di Siana, per il quale è stata da poco posta la prima pietra.
Igor Macan, in rappresentanza del Comune di Sanvincenti, ha parlato quindi della rivitalizzazione del nucleo rinascimentale del luogo, che si fregia di due veri e propri gioielli: il Castello Morosini – Grimani e la Loggia cittadina. Qui, con un investimento di 34,7 milioni di kune, in partenariato con la Pro loco, s’intende illuminare la piazza e le due strade che affiancano tutto il complesso dell’antico Castello, come pure la Loggia cittadina, sfruttando le tracce presenti sulla sua pavimentazione in pietra dei giochi di una volta; un assetto multimediale, che abbinato ad altri contenuti, dovrebbe contribuire ad attirare nel suggestivo borgo un numero sempre maggiore di turisti.

Le fortificazioni autro-ungariche

Con l’intervento di Lorena Dropulić, l’attenzione si è poi spostata sul sistema delle fortificazioni austroungariche quale nuovo prodotto turistico-culturale. Sul vasto territorio, lungo le varie linee di difesa dell’urbe e dell’entroterra, ne sono presenti oltre 100, per il cui restauro sarebbe necessario un investimento enorme. In alternativa, sempre nel quadro dei meccanismi ITU, si è pensato di presentare tutto il sistema delle fortezze proprio nel Castello veneziano, sede del Museo storico e navale di Pola, nel cuore della città, da dove si gode di un bellissimo panorama su tutti il circondario. Nello stesso progetto saranno inclusi pure i rifugi austroungarici, tra i quali spicca lo Zero Strasse, già in funzione turistico-culturale. Visto che nonostante il suo grande potenziale il Colle al castello e lo stesso Castello veneziano sono poco frequentati, nonostante si trovino a due passi dall’Arena, dal Piccolo teatro romano, dal Museo Archeologico dell’Istria, dalla Riva, dai Giardini e dalle vie principali del centro storico (via Sergia e via Kandler), si è pensato di avvicinarli al vasto pubblico con l’installazione di un elevatore che colleghi lo Zero Strasse al castello, con sosta negli ambienti sotterranei dello stesso Castello. Con un’iniezione di circa 9,5 milioni di kune derivanti dai meccanismi ITU, il progetto potrebbe decollare tra qualche mese per concludersi dell’ottobre del 20122.

I piani alti della città

La parola infine a Darko Komšo, direttore del Museo archeologico istriano, che si è soffermato a parlare dell’opera di restauro del Piccolo teatro romano, per un investimento di circa 17,5 milioni di kune. Questo trova spazio tra il Castello veneziano e il Museo archeologico dell’Istria (attualmente pure in fase di restauro, per un investimento di 100 milioni di kune), che in futuro dovrebbero divenire un tutt’uno in quanto ad offerta turistica, con ben 6 punti d’accesso e una suggestiva passeggiata per collegarli in un insieme. In definitiva, con gli interventi previsti, l’intenzione è quella di portare decine di migliaia di persone che nella stagione estiva si riversano in centro, nei “piani alti” della città. Qui viene previsto lo svolgimento di eventi di grande richiamo, corredati di una suggestiva scenografia, anche grazie alle proiezioni sul video wall, che sorgerà sulla facciata posteriore del Museo archeologico dell’Istria.
L’incontro si è concluso con una passeggiata sul Colle al Castello, dove i partecipanti hanno avuto modo di prendere visione degli interventi in corso e di ammirare la città sul palmo della mano.

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