Sembra di giocare a Monopoly. Come i carri armati in miniatura si spostano su una mappa del mondo iper-riduttiva, così gli arredi dell’Avvento migrano da un luogo all’altro della città senza che se ne veda bene il motivo. Se infatti a Monopoly c’era ancora un minimo di strategia geopolitica o perlomeno un minimo di logica elementare, gli spostamenti del corredo natalizio urbano non ne possiedono alcuna. Di punto in bianco la pista di ghiaccio ha avuto dimora al Mandracchio, in Carolina, a Verudella, ai Giardini, in piazza Re Tomislav (a Veruda), infine al Foro (l’anno scorso) e quest’anno sarà sul campo sportivo della scuola elementare di piazza Alighieri. Un bel viaggiare, non c’è dubbio. E l’albero elettronico che ci piace un sacco? Beh, dopo anni di onorato servizio nella centralissima piazza Port’Aurea, l’abete colorato a luci led cambia dimora e va a finire davanti all’Arena, praticamente in strada, dove, si badi bene, in inverno non passa “anima viva” e dove non si tengono né concerti né altri spettacoli per il pubblico. E va bene. Forse era solo il suo turno per cambiare casa, senza che per questo si presentasse alcuna necessità formale o estetica.