Lacrime di gioia per l’ampliamento del Campus

La capacità ricettiva della struttura universitaria è passata da 136 posti letto a 385 dopo che sono stati costruiti i padiglioni 2 e 3. L’opera è venuta a costare 75,3 milioni di kune: 58,4 a fondo perduto per tramite UE, il restante grazie al Ministero per la Scienza e l’Istruzione. Ieri l’inaugurazione ufficiale

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Lacrime di gioia per l’ampliamento del Campus

C’era una volta soltanto una Casa dello studente affiancata da un ristorante, adesso c’è un Campus universitario intero con strutture estese su ben 7.149 metri quadri di spazio agibile e godibile. È stato un grande giorno soleggiato, ieri per tutta la comunità degli studi superiori dell’Istria raccolti sotto il cappello dell’Alma Mater “Juraj Dobrila”. La Città ha guadagno un nuovo straordinario quartiere: il rione degli studenti ed è così che Pola ha assunto uno status di Città universitaria a tutti gli effetti. Le grandi architetture cresciute sulle ceneri delle vecchie strutture sanitarie del Santorio Santorio non sono più vuote, ma hanno accolto la loro prima generazione di abitanti: 249 nuovi inquilini nei padiglioni 2 e 3, che con i 136 della prima casa studentesca di Pola creano una piccola comunità con complessivamente 385 giovani abitanti. Abbandonando alloggi e varie sistemazioni provvisorie in privato, gli studenti di diverse parti dell’Istria settentrionale e della Croazia hanno inaugurato le lezioni nel secondo semestre dell’anno accademico con la sistemazione in un ambiente modernissimo sorto a loro misura nell’arco di due soli anni. Il trasloco e l’ingresso sono avvenuti all’insegna delle lacrime di gioia ed entusiasmo, alla vista di ambienti da albergo boutique, che tantissimi studenti dalle scarse possibilità economiche non si sarebbero mai potuti sognare.

Panchine, tavoli e… verde

Soddisfazione collettiva

Ieri con l’inaugurazione ufficiale dei nuovi padiglioni del campus con annessi e connessi è stato applaudito il coronamento del grosso progetto dell’Università “Juraj Dobrila” realizzato in partenariato con il Centro studentesco di Pola per un investimento nell’ordine di 75,3 milioni. In tutto 58,4 milioni europei a fondo perduto (Programma operativo Concorrenza e coesione 2014-2020) e 16,9 milioni del Ministero croato per la Scienza e l’Istruzione hanno creato i presupposti necessari alle future fortunate generazioni che qui vorranno e potranno intraprendere in maniera più agiata la carriera universitaria, per crescere e maturare da futuri professionisti in un luogo in grado di permettere loro lo studio, la socializzazione, la ricreazione, lo sport, l’evento artistico-culturale, il ballo, il divertimento. Tutto questo si è tradotto in una manifestazione di contentezza collettiva da parte delle autorità e del pubblico accorso al cerimoniale di inaugurazione. Lunghissimo l’elenco dei nomi cui sono andati saluti speciali: al sottosegretario del suddetto Ministero, Goran Kolarić, al presidente della Regione Boris Miletić, al sindaco di Pola Filip Zoričić, ai vicerettori Mirjana Radetić Pajić, Alfio Barbieri e Valter Boljučić, al direttore del Centro studenti Miodrag Čerina, al presidente dell’Albo degli studenti, Mirko Filipović, a coloro che hanno collaborato alla stesura della progettazione, Lorena Mošnja Škara e Sanja Radolović, a Ivica Fedel, vicedirettore dell’Ospedale di Pola, istituzione che ha ceduto la sua area a favore della crescita universitaria, ai rappresentanti della ditta appaltatrice Lavčević di Spalato e di altre imprese che hanno contribuito alla costruzione e all’arredamento, nonché al cappellano per gli studenti fra Đuro Vuradin cui ieri è stata affidata la benedizione dei nuovi padiglioni.

Miodrag Čerina, illustra alle autorità presenti la versione allargata del Campus universitario

Rette a… portata di studente

Assolti gli inni e la proiezione video dei lavori di costruzione ed ampliamento del campus, la parola alla vice-rettrice Mirjana Radetić Pajić per fornire un breve excursus degli antefatti che hanno portato all’ingrandimento dell’area studentesca di Pola: tutto era partito dalla necessità sempre più impellente di andare incontro ai bisogni degli studenti fino ad arrivare a creare la logistica indispensabile alla creazione di “uno scrigno pieno di valori, di multiculturalità, di giovani eccellenze che un giorno diverranno il motore della comunità sociale a comprova che l’investimento nelle nuove generazioni di studenti è sempre il migliore investimento”. Da qui la convinzione che da questo bacino di studiosi del Campus polese si potranno attingere i singoli che un giorno sapranno distinguersi nella società con i loro raggiungimenti professionali e innovativi. Al microfono quindi Mirko Filipović che con discorso commovente si è reso ambasciatore della contentezza manifestata dagli studenti fruitori e beneficiari dei servizi al Campus. Ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa loro seconda casa, ha espresso riconoscenza speciale a Miodrag Čerina a nome dei giovani che al momento della sistemazione non sono riusciti a trattenersi dall’emozione. Emozione dettata dalla riconoscenza di non dover più versare rette d’alloggio esose, ma quelle modiche definite dal tariffario del Campus: da 630-700 kune per il padiglione 1 e da 675 a 750 kune per i padiglioni 2 e 3 (spese d’utenza incluse), dipendentemente dallo status economico-famigliare del fruitore.

I nuovi inquilini alla scoperta del Campus

Miletić ringrazia anche Sanader

A salutare l’evento inaugurale, ieri il sindaco di Pola Filip Zoričić, con tanti auguri a chi si è impegnato per far sbarcare a Pola tante giovani forze in “Campus”, segnalando senza falsa modestia che l’area studenti di Pola sta suscitando la sincera invidia di tanti altri centri universitari di Croazia. Prima del Gaudemaus Igitur e della visita collettiva ai padiglioni universitari alle camere, ai ristoranti e agli infiniti spazi in comune, altrettanto sentito e alquanto tagliente è stato l’intervento di Boris Miletić che a chiare lettere si è lanciato a segnalare i meriti e i demeriti: “L’apertura di questi padiglioni rappresenta la continuazione della costruzione del campus studentesco di Pola, progettazione avviata grazie a Ivo Sanader e a Ivan Jakovčić. Fosse stato per la politica di colorazione rossa, oggi saremmo rimasti ancora un dipartimento vassallo dell’Università di Fiume e mai avremmo avuto tutto questo. Saremmo rimasti nel piccolo scantinato di via Rovigno, senza la comodità di una mensa, ma scomodati dagli affittacamere ad ogni esordio di stagione turistica”. Fatta questa pungente considerazione, ancora un grande grazie a Miodrag Čerina, “angelo custode” di questa Città che ha dato anima e cuore alla crescita della Città e della Regione, con un Campus tutto suo.

Una delle nuove stanze

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