Mandolinistica, sentito concerto celebrativo

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Mandolinistica, sentito concerto celebrativo

È stata una serata solenne, di festa, ma intrisa anche di malinconia, presso la sala protocollare “San Francesco d’Assisi”, che ha celebrato il decennale d’attività della nuova Mandolinistica capodistriana. Il complesso a plettro, che opera in seno alla Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”, ha voluto ricordare con un grande concerto il percorso fin qui fatto, senza dimenticare le origini, i protagonisti di un tempo che purtroppo non sono più tra noi, guardando con serenità al futuro. Il complesso trae le sue origini dal gruppo mandolinistico fondato negli Anni ‘50 dello scorso secolo dal maestro Antonio Pesaro. A subentrargli per i trent’anni successivi fu il maestro Matteo Scoccir, carismatico dirigente che impostò con successo il lavoro, lo portò a ottenere grandi successi in un’infinità di eventi, ma ebbe soprattutto il merito di avviare alla musica generazioni e generazioni di giovani. Molti dei suoi allievi compongono l’ossatura della Mandolinistica capodistriana contemporanea. A rilanciarla fu nel 2012 il compianto Marino Orlando che, assieme ai fratelli Giuliano e Bruno, nonché all’amico Gianfranco Riccobon, tutti allievi di Scoccir, ebbe la felice intuizione di far risuonare nuovamente i mandolini in Comunità. Con essi ritornarono in sede gli attivisti di tanti anni prima e a loro si aggiunsero appassionati di altra formazione. Il primo concerto al Museo regionale di Capodistria fece registrare il tutto esaurito. Marino si dedicò con grande entusiasmo, finché la salute glielo consentì, al ruolo di nuovo dirigente che gli fu assegnato, rivedendo gli spartiti, arrangiando qualche pezzo e soprattutto facendo aumentare l’interesse per un genere, ritenuto poco moderno. Di concerto in concerto la Mandolinistica capodistriana aumentò il proprio successo, allacciando rapporti con complessi simili, fino in Germania. Nel 2018 la scomparsa di Marino Orlando lasciò un vuoto che sembrava incolmabile. Fortunatamente fu possibile avviare la collaborazione con il maestro Sergio Zigiotti, musicista di provata esperienza e docente universitario che, con la sua preparazione, ha saputo perfezionare la tecnica dei musicisti e rinverdire il repertorio musicale tradizionale istro-veneto, triestino, ma anche ispano-lusitano.

Il maestro Sergio Zigiotti

Due anni fa è arrivata la registrazione del primo album, edito dalla Radiotelevisione di Slovenia e registrato negli studi di Radio Capodistria, ma presentato soltanto venerdì a causa della pandemia di Covid. Durante il concerto celebrativo, al quale hanno presenziato tra gli altri anche il deputato della CNI al Parlamento di Lubiana, Felice Žiža e il presidente della CAN comunale, Fulvio Richter, sono state fatte scorrere le immagini storiche della musica a plettro a Capodistria. In chiusura la parte solenne con la consegna del Premio speciale, attribuito alla Mandolinistica dal Comune di Capodistria. Il vicesindaco, Olga Franca, ha rimarcato il grande impegno dei concertisti, del loro dirigente e li ha esortati a proseguire su questa strada per regalare alla città tante altre splendide serate in musica. Il riconoscimento è stato ritirato da Ondina Gregorich Diabatè, vicepresidente della CI “Santorio Santorio”, che a sua volta ha avuto parole d’elogio per il complesso e lo ha definito il fiore all’occhiello del sodalizio.

Ondina Gregorich Diabatè e Olga Franca

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