La piattaforma prende il largo

Dopo sei anni di permanenza la Labin ha lasciato le acque del porto

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La piattaforma prende il largo

Scendendo da Dignano verso Pola, il profilo di quest’ultima è sottolineato dalle gru dello stabilimento balneare e dalle lunghe “gambe” della piattaforma. Tratti inconfondibili. Ebbene, non sarà più così. No, no, le gru non si muovono. Il cantiere sta male, d’accordo, però non siamo ancora giunti allo smantellamento, tant’è che si lavora per riprendere con la cantieristica. Quello che mancherà sarà la sagoma della piattaforma. La “Labin”, infatti, ha lasciato le acque del porto, dopo ben sei anni di permanenza. Era giunta a Pola per la revisione il 24 aprile 2013, dopo essere stata posizionata nell’Adriatico, a metà strada (si dice così anche quando si tratta di mare?) tra Pola e Ravenna. Finiti i lavori necessari, aveva di nuovo ripreso il mare per ritornare in città l’anno seguente. Il proprietario, la Sea Horse Shipping Inc. con sede alle Isole Marshall, non aveva commesse, per cui la piattaforma ha svernato sei anni nelle acque dello squero.

I tralicci di sostegno raggiungono i 136 metri

Quello di ieri mattina non è un addio, ma semplicemente un arrivederci. La “Labin” potrebbe tornare a casa già l’anno prossimo, se non ci dovessero essere nuovi contratti per il suo impiego.
La “Labin” è una piattaforma di perforazione semimovibile (jackup platform) di 70 x 80 metri e i suoi tralicci di sostegno raggiungono rispettabili 136 metri di altezza. Può accoglie un equipaggio di 50 persone. Lo scafo è stato costruito a Scoglio Olivi, il resto al fiumano “Viktor Lenac” e allo squero spalatino, tutto per la compagnia petrolifera nazionale INA. Con un pizzico di orgoglio, bisogna rilevare che la “Labin” è stata la prima piattaforma per l’esplorazione di aree marine costruita in collaborazione dai cantieri di Pola, Fiume e Spalato, facenti capo alla Jadranbrod.
Con la realizzazione del progetto, lo squero polese così come i “fratelli” di Fiume e Spalato si erano ritagliati un importante spazio nella nicchia delle unità off shore.

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