«Dimela cantando» un prezioso tassello per la tutela del dialetto

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«Dimela cantando» un prezioso tassello per la tutela del dialetto

BUIE | Buie all’insegna dell’istroveneto: vince il concorso “Dimela cantando” la canzone “No me par vero” eseguita dal gruppo Musicittà. Un ulteriore successo a Buie per la VII edizione del Festival dell’istroveneto, patrocinato dalla Regione Veneto e organizzato quest’anno dal 4 al 9 giugno dall’Unione Italiana, con il patrocinio mediatico della nostra testata, sotto gli auspici e con il sostegno della Regione istriana, della Città di Buie, dell’Università Popolare di Trieste, del Comune di Muggia e del Consiglio per le minoranze della Repubblica di Croazia, supportato da un contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica italiana. L’appuntamento più atteso è stato “Dimela cantando”, competizione musicale di brani inediti in istroveneto, che valorizza i parolieri, i musicisti e gli interpreti del nostro territorio, che ha visto la finale in concomitanza alla conclusione del Festival dell’istroveneto nel Teatro cittadino di Buie. L’apertura con il picchetto d’onore e la chiusura, con la piegatura della bandiera, sono state riservate al Comitato celebrazioni storiche della Milizia Veneta, che ha dato un tocco ancora più originale a tutta la serata.

Parterre d’eccezione

Un parterre d’eccezione con il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, il presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, la vicepresidente della Regione istriana, Giuseppina Rajko, il sindaco di Buie, Fabrizio Vižintin e il vicesindaco Arianna Brajko, il presidente del Consiglio comunale di Buie, Rino Duniš e il vicesindaco per la minoranza italiana, Jessica Acquavita. Presente pure la soprintendente dei beni culturali della Regione istriana, Lorella Limoncin Toth, l’assessore regionale alla cultura, Vladimir Torbica e Marianna Jelicich Buić, responsabile del Settore cultura, teatro, arte e spettacolo della GE dell’UI, nonché ideatrice e responsabile organizzativo di questo Festival. In platea anche numerosi presidenti delle Comunità degli italiani, presidi scolastici e personalità di spicco della politica e della cultura del territorio.

I premiati

Le 17 canzoni in gara sono state valutate da una giuria internazionale di esperti composta da Francesco Squarcia, Sergio Pavat, Davide Circota, Alessandro Mocellin e Andrea Flego, che hanno decretato vincitrice della VI edizione di “Dimela cantando”, “No me par vero” eseguita dal gruppo Musicittà. Il secondo posto è stato conferito a Franco Trisciuzzi per “Senza de ti”, mentre al terzo posto si è qualificato il duo composto da Andrea Scarcia e Stefano Hering con il brano “El tuo pensiero”. Anche quest’anno il pubblico è stato chiamato a votare la propria canzone preferita. Dopo aver sommato i risultati di tutte e tre le serate, la canzone che ha ottenuto il maggior numero di voti, è stata “Bon giorno, vecia Buie”, cantata da Kristian Marušić, che si è aggiudicata il

premio del pubblico. Seconda e terza canzone più votate dal pubblico rispettivamente “La contrada” cantata da Danilo Blaškić, accompagnato dal gruppo vocale “Julian” e “L’emosion de un ricordo eterno” di Andrea Dilič. Consegnata pure una menzione particolare a Davor Hačić e Alida Delcaro.
Un ulteriore premio simbolico è stato creato simpaticamente dagli organizzatori, dove i partecipanti hanno votato tra di loro, facendo la giuria gli uni per gli altri. Quindi un manifesto del Festival con tutti gli autografi dei cantanti in gara è stato conferito a Davor Hačić per “Oci neri” e a Marko Radolović per “Le navi cantava”, conseguendo un ex equo. Un alternarsi di numerosi generi musicali, ma tutti appunto, esclusivamente in istroveneto.

Gli interpreti

Martina Sanković Ivančić & la band Latina sono stati i primi a rompere il ghiaccio con “El tempo del platano”. Sono seguiti Neven Stipanov con “El consumismo” e Sara Salvi con “El mar”. Sul palcoscenico pure Alida Delcaro in “No xe più un tango”, mentre “Note di primavera” è stata eseguita da Sergio Preden-Gato, Kristina Fištrović e Riccardo Bosazzi – Ricky. Il giovane visinadese Ivan Bottezar si è esibito in “El mio mondo”. In gara pure Andrea Bussani con “Sposi de seconda man” e Piero Pocecco con “Me piaseva (i ani ’60)”. A concludere la bellissima carrellata musicale Maria Arcangela Musti con “Penso sempre a ti (uichend)”.
A consegnare il premio del pubblico è stato Roberto Ciambetti, successivamente Fabrizio Vižintin il terzo, Giuseppina Rajko il secondo e Maurizio Tremul il primo.

La tutela dell’istroveneto

Quest’ultimo ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a realizzare anche quest’edizione del Festival, manifestazione che sta crescendo, con tantissimi partecipanti in gara e nuovi artisti e compositori. Eventi come questo sono momenti che contribuiscono a coltivare e mantenere viva la nostra lingua, la nostra cultura e la nostra identità che è parte importante di questo territorio. Da ricordare che qualche tempo fa l’Unione Italiana ha dato il via alla procedura di registrazione dell’istroveneto come patrimonio culturale, materiale vivo, chiedendone la tutela sia in Slovenia che in Croazia, ritenendo che questa splendida lingua debba essere salvaguardata e riconosciuta. Questo Festival rispecchia a pieno questi valori che tramite le canzoni, tavole rotonde, laboratori, rappresentazioni filodrammatiche e concorsi letterari e video, danno pure un contributo socio economico al territorio. Vista la grande affluenza di pubblico è stato pensato pure uno schermo esterno sul quale veniva proiettato il Festival, posto nell’atrio dell’Università popolare aperta, di fronte alla sala del cinema, dove i cittadini potevano godersi lo spettacolo in diretta.
A condurre le tre serate in modo molto professionale ma anche simpatico, Rosanna Bubola e Bruna Alessio Klemenc, che per l’occasione hanno indossato abiti realizzati da Ingrid Rojc, giovane stilista di Buie che ha creato anche l’abito indossato da Miss Croazia (Angelica Zacchigna) al concorso per Miss Mondo. Ospiti della serata i Papu (Ramiro Besa e Andrea Appi), duo comico che attraverso l’artigianalità alta e preziosa del teatro valorizza il genere comico. Un Festival quindi destinato a crescere, che ha riscontrato un grande successo, una manifestazione culturale e internazionale dedicata alla tutela, alla valorizzazione e alla promozione del dialetto istroveneto.

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