Hospice. Tutto fermo in attesa della nomina del vescovo

Stando al sindaco Filip Zoričić, Città e Regione sono pronte per l’inaugurazione, ma si è in attesa del terzo partner coinvolto nel progetto, la Diocesi di Parenzo e Pola

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Hospice. Tutto fermo in attesa della nomina del vescovo
Il Centro per le cure palliative ancora in attesa d’apertura. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Nei limiti di tempo concessi dalla classica prima ora della seduta del Consiglio cittadino di ieri sera sono state discusse ed evase interpellanze e mozioni in serie su questioni bollenti e attuali per Pola, che ad aver concesso un dibattito a ruota libera si sarebbe protratto fino a notte inoltrata. Partenza con il disappunto (del consigliere Ivana Mohorović di Možemo!) in merito alla ventilata rimozione degli alberi attorno all’ex albergo per singoli in via Balota, anche questo probabilmente in piano di demolizione. Si tratta di una questione in fase di soluzione, stando alla risposta dell’assessore Ingrid Buljan, perché l’investitore pur non avendo ancora richiesto il permesso di demolizione dell’edificio ha avviato il procedimento per l’abbattimento del verde che detiene il suo valore e che la città intende mantenere e difendere.

Che cosa sta succedendo ai Giardini ossia con la manutenzione del viale alberato che con l’ultimo maltempo ha perso un altro fusto? La risposta del sindaco Filip Zoričić (a Ivana Mohorović), è stata poco rassicurante: 23 su 85 ladogni sono malati e pericolosi. Se ne parlerà a una prossima seduta in Consiglio presentando il quadro clinico del vetusto viale, per poi passare alla stesura dei progetti indispensabili al rinnovo. Anche Istria Verde è d’accordo sulla necessità di abbattere l’irrecuperabile. Sarà una manovra a fasi di cui la cittadinanza verrà informata ad ogni intervento.

Parcheggi, guadagni ingenti
Capitolo “hospice” di cure palliative in via Santorio. Rispondendo alla domanda di Sean Soldatić, (HDZ), il sindaco ha specificato che sia la Città sia la Regione sono pronte a inaugurare la struttura fino a insistere con la Diocesi di Parenzo e Pola per farlo, ma l’impasse sta nella mancata nomina del futuro vescovo. Per cui le autonomie locali avrebbero mani legate nonostante l’impellenza di offrire quest’importante servizio assistenziale. Annoso argomento parcheggi. Quanto ha guadagnato la Pula parking – ha chiesto Miha Paus di Možemo! –, grazie all’introduzione del salatissimo tariffario estivo? A detta del direttore Branislav Bojanić c’è stata una crescita ingente dei guadagni rispetto alla scorsa estate. Quanto esattamente, è ancora da computare e da comunicare a fine ottobre con la prossima stesura del conto consuntivo aziendale.

L’istruzione prima del verde
Microfono in mano, poi, a Dušica Radojčić (Možemo!) per dire che in occasione dei lavori edili a Stoia per dare spazio al progetto del Centro per le competenze nel turismo Klik è sparito un intero parco, su un terreno all’80 per cento di proprietà della città. Perché non è stata presa in considerazione una soluzione alternativa, un altro terreno invece di provocare un “albericidio” e generare un’enorme superficie denudata di 74 alberi (ladogni, pini, cedri, querce, cipressi…). Perché il Piano regolatore non integra i punti verdi da mettere sotto tutela? Ingrid Buljan ha ribadito: “Vogliamo essere una Città della cultura, dell’istruzione e questa è una locazione reputata importante per queste finalità. Il taglio non è stato eseguito di segreto. Si tratta di un valore ingente e di un patrimonio verde che verrà ripristinato. Va anche precisato che l’abbattimento è stato praticato soltanto in quelle posizioni che prevedono l’ampliamento dell’edificio del futuro Centro”. Brusca la reazione del sindaco che sottolineando la grande importanza e i pregi del progetto Klik ritiene assurdo sacrificare gli edifici scolastici a favore degli alberi. Segue la replica di Radojčić: nessuno è contro lo sviluppo dell’istruzione, ma nulla impedisce di cercare soluzioni alternative e di tentare la salvezza del fondo verde cittadino.

Referendum, altro batti e ribatti
Finale scoppiettante con Noel Mirković (Možemo!) e le imputazioni mosse contro il sindaco e anche contro la presidente consiliare Marija Marković Nikolovski, che non avrebbero fatto nulla per rendere regolare lo svolgimento del referendum sulla modifica del piano ambientale per Valcane. Non ci sono stati inviti a partecipare, né campagne informative presso i Comitati di quartiere. Il consigliere ha anche invitato Filip Zoričić a chiedere scusa alla formazione Možemo! per averla accusata di aver manipolato i cittadini e speso mezzo milione di kune pubbliche per una causa persa. “Non mi viene in mente di scusarmi”, la risposta del sindaco stizzito e sempre convinto che Možemo! sia un “errore politico”, che con le proprie menzogne ha avvelenato e diviso la comunità cittadina.

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