Rifiuti solidi urbani: addio ai vecchi cassonetti

In arrivo contenitori più robusti, a prova di maltempo e vandali

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Rifiuti solidi urbani: addio ai vecchi cassonetti
I vecchi cassonetti sono destinati a sparire. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

A parte qualche eccezione, non vi è Città o Comune che non abbia nei primissimi posti della lista delle priorità da affrontare quella della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Fiume non è tra le eccezioni e s’appresta a compiere un altro passo verso un obiettivo a cui ambisce l’intero mondo civilizzato, ovvero occuparsi in modo sostenibile dei nostri rifiuti.

Al Collegio del sindaco, la capodipartimento per gli Affari comunali, Maja Malnar e la direttrice della municipalizzata “Čistoća”, Jasna Kukuljan hanno illustrato i quattro modelli presi in considerazione in merito alla raccolta e alla rimozione dei rifiuti prodotti nei condominii. Tra questi ne è stato scelto uno, la cui implementazione potrebbe avvenire in tempi ragionevolmente brevi, 12-18 mesi con costi contenuti rispetto ad altre varianti. Sono stati scartati due modelli che prevedevano i cassonetti interrati e semi-interrati come pure i sacchetti introdotti di recente a Zagabria. Nella capitale, infatti, con l’acquisto del sacchetto si paga il prezzo della rimozione e dello smaltimento del suo contenuto. Alla sua sessione di dicembre, il Consiglio cittadino verrà chiamato ad approvare il modello proposto dal sindaco Marko Filipović. Si tratta di cassonetti in metallo ignifughi di grandi dimensioni, da 2 a 4 metri cubi di capienza, modulari e che non richiedono lavori edili. Essendo molto robusti, non possono venire spostati dal vento o ribaltati dai vandali di turno. Potranno venire aperti soltanto dagli inquilini del condominio con chiave codificata o scheda elettronica. I cassonetti, inoltre, sono predisposti per misurare la quantità di rifiuti che vi abbiamo deposto.
Il sindaco ha spiegato in breve il perché di questa e non di un’altra scelta: “La nostra municipalizzata si è occupata intensamente di questa materia negli ultimi sei mesi arrivando a quattro soluzioni diverse tra loro. Ai consiglieri avevamo presentato all’inizio del mese la nostra proposta, che è quella di utilizzare i grandi cassonetti non interrati. Si tratta di contenitori concepiti per tutelare l’ambiente dai cattivi odori, non potranno prendere fuoco e non saranno soggetti alle intemperie. Verranno utilizzati gli stessi spazi occupati attualmente dai cassonetti, ma siccome saranno più grandi, ve ne saranno di meno. Forse è soltanto questo un aspetto negativo”.

I nuovi cassonetti in metallo ignifughi.
Foto: RIJEKA.HR

Vantaggi
In pratica, qualcuno dovrà fare qualche passo in più per gettare la spazzatura, ma ci sono dei vantaggi. “Non sarà necessario compiere degli scavi. Fiume ha una superficie complessiva di soli 44 chilometri quadrati ed è difficile trovare dei punti in cui sistemare dei cassonetti interrati o semi-interrati senza andare a invadere le aree verdi, i posti parcheggio o a dover intervenire tra le installazioni sotterranee esistenti. Ci saranno delle eccezioni, soprattutto in centro città, dove ci sono già i contenitori semi-interrati, tra l’altro già acquistati attraverso i fondi dell’Unione europea”.
Nel frattempo, prosegue la distribuzione dei set per la raccolta differenziata individuale, tre bidoni di plastica, già consegnati a 8.000 indirizzi. La distribuzione è già avvenuta in 22 dei complessivi 34 Comitati di quartiere della città. Chi vive in un condominio, dunque, andrà a gettare la spazzatura con una carta elettronica per poter aprire il contenitore? “Sì. Forse sarà una scheda o forse una chiave codificata, ma si saprà con precisione, per ogni singolo utente, qual è la quantità di rifiuti riposta. Se la proposta dovesse venire accolta dal Consiglio cittadino, seguirà la procedura con la gara d’appalto. Avremo un anno e mezzo di tempo, dunque, per adattarci, per farcene una ragione e a pensare al modo in cui produrre meno rifiuti indifferenziati, se non altro per alleggerire la nostra bolletta.

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