Futuro green. La Danimarca spiega il segreto del successo

Il Cinema Valli ha ospitato ieri una tavola rotonda interamente dedicata allo sviluppo sostenibile alla quale hanno partecipato esperti del Paese scandinavo e della Croazia

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Futuro green. La Danimarca spiega il segreto del successo
Michael Kristensen, Julije Domac, Martin Lehmann e Samanta Barić. Foto: Marko Mrdenovic

Il 100 p.c. d’indipendenza energetica, oltre 70 milioni di euro investiti in tecnologie per la produzione di energie pulite, ma soprattutto il 90 p.c. degli abitanti, circa 400, coinvolti attivamente nel progetto green. È questo il segreto di Samsø, una piccola isola danese di soli 114 chilometri quadrati situata nello stretto di Kattegat nello Jutland centrale. Un segreto che, ieri, è stato svelato a Pola, da Michael Kristensen, project manager presso la Samsø Energiakademi e responsabile della Commissione tecnologia e ambiente di Samsø, che assieme a Martin Lehman, dell’Università di Aalborg (Danimarca), Julije Domac, direttore di REGEA, e Samanta Barić, assessore cittadino all’Urbanistica, gli Investimenti e i Progetti di sviluppo, è stato uno dei relatori della prima tavola rotonda organizzata nell’ambito del programma “Tracce di Danimarca”, iniziativa promossa dalla Città di Pola in collaborazione con l’Ambasciata di Danimarca in Croazia, il Museo storico e navale dell’Istria e il Ministero della Cultura e dei Palazzi e la Regia biblioteca di Danimarca.

L’esempio dell’isola di Samsø
Ospitata negli spazi del Cinema Valli e inaugurata dal sindaco Filip Zoričić e dall’Ambasciatore danese Ole Frijs-Madsen, la prima tavola rotonda è stata interamente dedicata alla sostenibilità, allo sviluppo sostenibile e al futuro, naturalmente green. Da qui la scelta di aprire l’incontro con l’intervento di Kristensen sull’isola di Samsø, divenuta famosa per essere riuscita nel giro di qualche anno e, come evidenziato, con la partecipazione attiva della quasi totalità dei suoi abitanti ad abbattere fino a quasi azzerare le emissioni di CO2. “Un traguardo – ha spiegato il rappresentante della Energiakademi – che ha tra l’altro permesso di recuperare un contesto sociale in grande crisi e destinato alla scomparsa economica poiché lontato dalle dinamiche delle economie globali”. “L’idea di trasformare l’isola in un’oasi verde a emissioni verdi nasce nel 1997”, ha continuato Kristenses, aggiungendo che dopo la ratifica del Protocollo di Kyoto, l’Agenzia danese per l’energia lanciò un concorso nazionale per individuare un’area da destinare a un futuristico parco ecologico green capace di produrre energia da fonti sostenibili.

Un modello replicabile altrove
“Samsø si è candidata e ha vinto”, ha detto il project manager, che nel prosieguo ha rilevato come grazie al concorso al largo dell’isola è stato realizzato un parco eolico composto da 10 turbine. Un secondo parco con altre 11 pale eoliche è stato costruito successivamente sulla terraferma. Grazie a questi primi investimenti Samsø ha proseguito il suo cammino verso la transizioni green e oggi vanta un territorio che promette di essere completamente indipendente dall’energia fossile entro il 2030. Nel corso del suo intervento, Kristensen si è poi soffermato sul sistema dei trasporti da e per l’isola. A tale proposito ha dichiarato che entro il 2030 tutti i traghetti diesel saranno o sostituiti con delle navi a gas oppure convertiti a biocarburanti. Inoltre, tutti i veicoli a benzina ancora presenti sull’isola saranno eliminati sostituendoli con auto elettriche o a biocarburante. In conclusione, il manager ha espresso il desiderio che quello di Samsø possa diventare un modello replicabile in tutto il mondo.

Gli obiettivi di Pola
“Un compito non semplice”, ha subito ammesso Domac, dalle cui parole è emerso che la Croazia è ancora molto lontana dall’obiettivo. Obiettivo che, almeno la Città di Pola, cercherà comunque di raggiungere. Lo ha detto l’assessore Samanta Barić, che ai tanti presenti ha ricordato come di recente l’amministrazione pubblica abbia elaborato una sua “Strategia di rinnovamento verde urbano”, che è ora oggetto di consultazione pubblicata. L’assessore ha quindi proseguito dicendo che Pola ha deciso di puntare su infrastrutture green e sull’economia circolare. Barić ha poi precisato che il rinnovamento green non prevede soltanto la sistemazione delle aree verdi, ma qualsiasi iniziativa e progetto, anche infrastrutturale, destinato alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. “Anche nelle intenzioni dell’attuale amministrazione figura il desiderio di includere nel progetto quante più persone possibile”, ha concluso la rappresentante della Città di Pola.

L’inaugurazione della mostra
Terminata la tavola rotonda, il sindaco Filip Zoričić, l’Ambasciatore Ole Frijs-Madsen, e la direttrice del “Pula Film Festival”, Tanja Miličić, hanno inaugurato, sempre negli spazi del Cinema Valli, la mostra “Green Together”, che su numerosi pannelli informativi descrive 49 soluzioni per un futuro migliore promosse da aziende ed enti pubblici sia croati che danesi per un futuro migliore, ma anche soluzioni per decarbonizzare le nostre città e trasformarle in centro urbani ancora più smart, più green e sempre più a misura d’uomo.

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