È bancomat-mania, Pola cerca soluzioni

La Municipalità vorrebbe aumentare di cinque volte l’importo dell’affitto dei locali che intendono custodire gli sportelli

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È bancomat-mania, Pola cerca soluzioni

La propensione degli istituti bancari a disseminare la città di sportelli bancomat – con guadagni non da poco ai titolari degli immobili – sta diventando una tale calamità, al punto da mettere in moto il Municipio con sindaco in testa. Tra un negozio e l’altro, tra gelateria e farmacia, tra cambiovalute ed edicola. tra una viuzza e l’altra, gli sportelli automatici (Atm) per il prelievo internazionale di contanti invadono tutto il centro storico cittadino al punto da essere considerati una piaga da “sanare”. Sarà che i nuovi “totem bancari” allettano anche i negozianti e ristoratori, perché garantiscono le entrate, ma la Città ha in preparazione un calmiere, anche senza occhio di riguardo per tutti questi servizi e pubbliche offerte che sono completamente sprovvisti del terminale di pagamento (dispositivo POS). A frenare l’intraprendenza, ovvero l’ulteriore frontiera del business che investe tutte le energie nel proficuo turismo, ci dovrebbero essere due proposte di delibera cittadina attualmente oggetto di consulenza-dibattito pubblico (tramite pagine web cittadine, nella rubrica e-Konzultacije). Si parla delle modifiche da operare al regolamento per l’assegnazione in affitto e la vendita di vani d’affari e alla delibera sull’ordine pubblico.

Il ruolo della Sovraintendenza

In attesa che la ristorazione si adegui alla tecnologia, mettendosi in riga con gli altri locali europei che si sono adeguati di conseguenza con i dispositivi di pagamento che non necessitano di contanti, la Città ha deciso di “difendere” l’ambiente dagli inflazionati prelievi in strada. Come? Imponendo condizioni che l’utenza dovrà saper soddisfare, e, quel che conta pretendendo prezzi (per metro quadrato di facciata occupata), maggiorati di addirittura cinque volte. Per quanto concerne l’impatto visivo, il distributore non potrà più comparire a casaccio, ma dopo avere ottenuto il benestare dell’Ufficio di sovrintendenza al patrimonio storico-architettonico. In previsione multe per coloro che non rispetteranno le future regole. La Città, dunque vuole un calmiere e castighi, dopo aver dato esempio e licenza di procedere: nel corso del 2017, a due affittuari di vani cittadini è stato permesso di procede con l’installazione del distributore bancomat. Vedi gli indirizzi di Giardini 10 e di via Sergia 46. Ora, anche volendo cambiare le carte in tavola, ci sarà un procedimento deliberativo-burocratico da rispettare prima di decretare le anzidette modifiche.

In vigore dal 2020

Tutto dovrebbe entrare in vigore per “prevenire” la stagione turistica 2020. Fino ad allora, gli istituti bancari continueranno a far spuntare sportelli di notte, lievitando il business mentre la materia che dovrebbe regolare i bancomat non è ancora normata. Siamo al cospetto di un’ennesima novità negativa nel rione di centrocittà ed è chiaro che le istituzioni dovrebbero attivarsi immediatamente. Magari provvedere alla rimozione dei distributori fuori norma, prima che sia troppo tardi. Ovvio è invece, che la delibera è ancora in fase di stesura e definizione e che quindi dovrà essere approvata in sede di Consiglio cittadino, per cui non potrà entrare in vigore prima dell’autunno.

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