Dignano si aggiudica l’ex calzaturificio

Risultata l’unica acquirente all’asta elettronica, nei giorni scorsi ha già versato i 974mila euro richiesti

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Dignano si aggiudica l’ex calzaturificio
L’ex calzaturificio in via dell’Istria. Foto: CARLA ROTTA

Lotta all’abusivismo edilizio, acquisto dell’edificio dell’ex scuola e costi del servizio del Centro per il trattamento dei rifiuti di Castion. Questi i temi che hanno interessato i consiglieri al di fuori di quanto proposto all’ordine del giorno e per la qual cosa hanno chiesto lumi al sindaco. Ecco, quindi, l’aggiornamento sulle tre direttrici.
Lotta all’abusivismo. Da poco più di un mese e mezzo le guardie comunali stanno setacciando l’area vicino alla costa (si è iniziato dalla zona di Mandriol) e sono stati redatti fior di verbali; oltre 150. Ora si è in attesa delle conferma di ricevuta da parte dei proprietari degli immobili colti in flagrante. Questo se si tratta di strutture abusive su terreni agricoli. Nel caso si trattasse di lotti boschivi, ne viene messo a parte l’ente forestale Hrvatske šume. Se, infine, dovesse trattarsi di costruzioni vere e proprie, allora il verbale viene inoltrato all’Ispettorato per l’edilizia. Quindi, si combatte, ma si è in attesa di riscontri.
Ex scuola. O ex calzaturificio. La Città di Dignano è risultata essere l’unico acquirente all’asta elettronica e quindi si è aggiudicata l’immobile. Ieri l’altro, come da disposizioni della Delibera di assegnazione all’asta, ha versato l’importo dovuto (poco meno di 974mila euro). Edificio nel carrello? Ni. Intanto l’ex proprietaria ha fatto ricorso (ma l’edificio le era stato in un certo qual senso tolto per inadempienza, quindi…), eppoi, come procedura vuole, bisogna attendere la definitiva luce verde del governo. Che l’accenderà una volta che i Ministeri alle Finanze, alla Pubblica amministrazione e alla Giustizia avranno promosso la procedura.
Castion. Recentemente il Centro per il trattamento dei rifiuti ha aumentato e di molto i costi. Le Città di Dignano, Pisino e Pinguente hanno immediatamente chiuso il portafogli. Non per avarizia, ma semplicemente perché non partecipano in misura elevata alla produzione altrettanto elevata di rifiuti nei mesi estivi. Ieri l’altro c’è stato un incontro delle tre Città con il direttore di Castion Dražen Stilinović e il sindaco Filip Zoričić, in rappresentanza della proprietà (Città di Pola) e si sta andando in direzione di una soluzione alternativa. Si propone di prendere in considerazione, all’emissione delle bollette, il numero di abitanti delle singole unità d’autogoverno, i pernottamenti realizzati, l’indice di sviluppo e altri parametri. Ci sarà un incontro con tutte le municipalizzate che si occupano di asporto dei rifiuti, si vedrà se un diverso computo corrisponde alle possibilità di legge e poi si deciderà.

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