Controlli da Pola, Umago e Parenzo

Impegnate tre motovedette per monitorare la zona marittima della costa istriana

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Controlli da Pola, Umago e Parenzo
Davor Romić, Ivica Lazarić e Vladimir Novogradec pronti per salpare. Foto: FREDY POROPAT

Anche quest’anno la Capitaneria di Porto di Pola, congiuntamente a tutte le altre della Croazia, ha aderito alla tradizionale azione denominata “Navigazione sicura 2023”, un’iniziativa a carattere nazionale promossa dal Ministero del Mare, Traffico e Infrastrutture. Si tratta di un’azione coordinata, di carattere repressivo-preventivo-educativo, svolta da tutte le Capitanerie di Porto e dai loro Uffici dislocati, finalizzata al controllo della sicurezza in mare. L’obiettivo è tutelare, agendo soprattutto in modo preventivo, i partecipanti nella navigazione e limitare i possibili incidenti in mare nel periodo quando in Croazia il traffico dei natanti, sia quelli nazionali che stranieri, è molto intenso. “Sono tre le motovedette che controlleranno la zona marittima lungo la costa istriana – così il dipendente della Capitaneria di Porto di Pola, Ivica Lazarić, che ha svolto il compito assieme ai colleghi Davor Romić e Vladimir Novogradec –; una partirà da Pola e le altre due rispettivamente dagli Uffici dislocati di Umago e di Parenzo. La nostra navetta ‘setaccerà’ gli specchi di mare a Pola, il Canale di Fasana, Rovigno e l’insenatura di Medolino. Quella di Umago la zona della Città, Salvore, Val di Torre, il Canale di Leme per far ritorno a Umago. Infine quella di Parenzo arriverà fino a Rovigno per far ritorno alla base. Si darà maggior peso alla velocità eccessiva sotto costa, che rappresenta l’infrazione più pericolosa per i bagnanti e i sub, che a loro volta saranno controllati. Poi saranno controllate le imbarcazioni per i viaggi turistici, ovvero il numero di persone a bordo, le funzioni tecniche dei natanti, i documenti e i permessi dei proprietari delle imbarcazioni. Solitamente, nel corso di queste iniziative risulta piuttosto alto il numero delle trasgressioni commesse; si parla di alcune decine di casi. Il nostro compito principale quindi è quello di migliorare la sicurezza in mare”, ha concluso Lazarić.

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