Centro sociale Rojc. Sarà restauro con i Fondi Ue

Raffica di domande per il sindaco Filip Zoričić durante l’ora delle interpellanze del Consiglio cittadino. Tra diversi temi delicati, anche una bella notizia

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Centro sociale Rojc. Sarà restauro con i Fondi Ue
L’ora delle interpellanze per il Consiglio municipale. Foto: DARIA DEGHENGHI

Tante interrogazioni, un solo bersaglio: il sindaco Filip Zoričić, ora “accusato” d’aver pregiudicato gli accordi di gemellaggio con Leopoli senza autorizzazione del Consiglio municipale, ora richiamato per la chiusura di due vie nevralgiche della rete stradale in giugno inoltrato, con le code dei turisti alle porte di Pola e imbottigliamenti a catena fin dalle prime battute dell’alta stagione. Alla 25.esima sessione del Consiglio cittadino, Vater Boljunčić (IDS-DDI) e Milan Rašula (minoranza serba) hanno chiesto spiegazioni sui cantieri “tardivi” nel centro storico e le hanno avute. L’assessore all’amministrazione locale Anja Ademi ha detto che in via Mutila si lavorerà fino alla fine del mese, mentre per via degli Statuti Vecchi la scadenza del 15 giugno sarà rispettata in pieno oppure posticipata di due o tre giorni al massimo, ma non ha convinto i due consiglieri. Boljunčić ha messo in discussione l’ottimismo di Ademi e Rašula gli ha fatto eco commentando che converrà scappare a gambe levate dal centro alla parola d’ordine “Bježi!-Via!” visto il numero dei turisti che stanno già invadendo Pola. Perplessità di Marin Lerotić (DDI) in merito alla “notte da mille euro” all’Hotel Esplanade di Zagabria. Il consigliere ha chiesto al sindaco se si è fatto pagare dalla società Pragrande l’alloggio a Zagabria e il sindaco ha negato, infuriato e ha promesso che farà luce sulla questione.

Unità di vedute
Un’esultanza plateale dei consiglieri invece per l’avvio di una delle due massime opere di potenziamento del servizio idrico integrato (Agglomerato Pola-Nord), che vale 57 milioni di euro, da spendere nell’arco di tre anni (non oltre il 2026), altrimenti l’UE si prende indietro i soldi. Una volta tanto un progetto ha unito nel giubilo generale tutte le formazioni politiche avversarie: gli indipendenti, l’Accadizeta e la DDI. Anche perché, sia detto di passaggio, tutte e tre ci hanno lavorato senza tregua chi nove chi due anni, talvolta anche gomito a gomito. Segno che una buona causa è in grado di far appianare tutti i dissapori tra le forze politiche antagoniste. Nella stessa categoria della “causa comune” rientra il restauro del Centro sociale Rojc, inserito nel Piano delle opere che vanno sotto il comune denominatore di Meccanismo ITU (Fondi europei). Ebbene 10 milioni di euro sono a disposizione di Pola per un recupero capillare dell’ex caserma, dall’impiantistica, alle strutture portanti, dalle stanze ai cortili esteri e interni del vecchio complesso militare. Per partire tutto è pronto o quasi anche se prima di mettere mano sullo stabile sarà necessario rivedere e aggiornare i contratti d’affitto con tutti i fruitori degli spazi.

Fisco, la riforma «costerà» 4 milioni
Dušanko Babić (Lista Filip Zoričić) ha voluto sapere quanto ci rimette Pola con la riforma fiscale con cui il governo centrale toglie agli enti locali la sovrattassa sugli stipendi e l’assessore alle Finanze Vesna Sajić gli ha risposto chiaro e tondo che il danno ammonta a 4 milioni di euro l’anno, più o meno lo stanziamento annuo per lo sport o per la cultura. Il legislatore prevede tuttavia un risarcimento attraverso la maggiorazione delle aliquote di altre fonti fiscali, ma si tratta di decisioni che dovrà prendere il Consiglio stesso dopo attenta valutazione.
Chiesti lumi anche circa la fusione di quattro aziende municipali sotto l’egida della maggiore, la società Pula Sport. Il direttore Mario Peruško ha spiegato che dal 1º giugno si procede con l’unificazione della contabilità e l’intavolazione dei beni immobili, che la nuova società avrà entrate e uscite annue pari a 5 milioni di euro da 26 fonti d’introito e che il risparmio iniziale dalla contrazione delle spese si valuta a 100.000 euro l’anno. Due su quattro aziende hanno avuto i conti in rosso e in particolare l’azienda Mercati, che non ha mai avuto entrate sufficienti per investire nelle proprie strutture e infrastrutture. L’amministrazione condomini opera in pareggio e assolve ai propri obblighi. Il nome della nuova maxi-società scaturita dalla fusione? “Ci stiamo pensando”, ha risposto Peruško.

Pulapromet, corse aggiuntive
Il consigliere Vito Paoletić ha chiesto come stiamo messi in quanto a trasporti pubblici, visto che i turisti incalzano, come si vede bene dalle folle che invadono ogni giorno il centro storico. Il direttore dell’azienda Pulapromet, Tomislav Josipović, ha fatto sapere che tre autisti hanno preso la patente a spese della società, sono stati assunti e lavorano, un’altra ventina è entrata in scuola guida e altri candidati si sono fatti avanti per la sessione d’esami autunnale. Nel frattempo continua la digitalizzazione dei pagamenti a bordo e la buona novità è che le prepagate Buscard ora si possono ricaricare anche nelle edicole Tisak. Tutto sommato si può iniziare a progettare corse pomeridiane e serali aggiuntive per gli autobus di linea 1 (Stoia), 2a e 3a (Verudella) e 5 (Stignano) perché non bastano più da qualche anno a questa parte.

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