Castello. Ricostruita la rampa sudorientale

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Castello. Ricostruita la rampa sudorientale
Una fase dei lavori di recupero. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

In gennaio avevano iniziato, ed ora, dopo due mesi è tutto fatto. E non è cosa da poco. In epoca barocca ci avrebbero messo molto più tempo, uomini ed energie, invece, l’impresa artigianale Kapitel di Gimino, lavorando nella stessa identica, antica maniera ha fatto in velocità tutto l’indispensabile per (ri)costruire a dovere l’intera rampa sud-orientale del Castello veneziano di Pola. Un recupero perfetto. Evidente anche allo sguardo dei profani. Una mimesi tra elementi uguali, con e senza quella patina del tempo, che è comunque pronta a donare fascino e a eguagliare ogni piccola struttura e componente in assoluto. Soltanto un occhio di falco potrebbe accorgersi dell’innesto di pietre nuove tra tante pietre vecchie, di questo recupero che è opera di eccellente maestria compiuta da artigiani, oggi non facilmente reperibili, per non dire più unici che rari. Non per nulla, l’impresa ingaggiata dal Museo storico e navale d’Istria, inquilino del maniero fatto costruire da Antoine de Ville, è dotata di licenza per le opere di restauro conservativo dei monumenti storico-culturali e annovera tra le proprie missioni interventi di restauro sulle mura sotterranee dell’Arena, operazioni eseguite lege artis da non confondere con quelle tristemente celebri che furono finalizzate alla sistemazione di locali pubblici e che ancora costano all’anfiteatro, simbolo della Città, l’imbarazzante bocciatura dell’Unesco. Come fatto già presente a suo tempo dal direttore dell’ente museale Gracijano Kešac, la rampa ristrutturata è quella che serve a scendere o a salire in cima alla cortina sud-orientale, per una passeggiata sui bastioni, una volta sbucati fuori dall’ascensore sotterraneo, che conduce al cortile interno dell’ex struttura militare. D’ora in poi non sarà più problematico attraversare questo piano inclinato prima testimone di scivoloni e cadute, dal momento che la sua superficie era finita sgretolata e corrosa dal tempo con buche e pietre sconnesse e sporgenti a causa di una plurisecolare usura. Oltre a questo rifacimento in pietra a livello di superficie è stato pure effettuato il consolidamento delle strutture murarie di sostegno della rampa, nonché la costruzione di una protezione recintata e corrimano in metallo ai lati della salita. I medesimi provvedimenti erano stati adottati anni or sono nel caso delle rampe “gemelle”, che fanno da salita in direzione della cortina settentrionale del Castello e che come tali si sono dimostrate oltremodo comode e consone all’utilizzo da parte di tutti i visitatori.

I lavori appena completati sono costati 53mila euro, assicurati dal Ministero della Cultura e dei Media della Croazia, dalla Regione istriana, dallo stesso Museo storico e navale e in parte dalla Città. Tutto è stato svolto sotto la supervisione dell’esperto Dino Ružić della ditta Istra inženjering di Parenzo e la direzione professionale prestata dall’ufficio polese della Sovrintendenza ministeriale dei beni storico-culturali.
La prossima missione del Musero storico, intanto, sarà erculea sotto ogni punto di vista. Si ha a che fare con, nientemeno che, il recupero dell’intera cinta muraria esterna del Castello per il quale sono in pieno corso tanto di preliminari.

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