Cancro al seno: nella Regione istriana ogni anno 139 nuove diagnosi

Sabato mattina in piazza del Popolo verrà celebrata la Giornata dei narcisi. Grazie anche alle campagne di sensibilizzazione il tasso di mortalità è in calo

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Cancro al seno: nella Regione istriana ogni anno 139 nuove diagnosi
I partner e i rappresentanti degli enti patrocinatori. Foto: DARIA DEGHENGHI

Potrebbero non essercene più e invece i necrologi per le donne sotto la soglia dei cinquant’anni che hanno perso la vita per un cancro al seno continuano a comparire sui quotidiani con una certa frequenza che continua a incutere orrore. Per questo il Club Gea delle donne operate per neoplasie mammarie promuove non una ma due grandi campagne di sensibilizzazione l’anno: in autunno il Mese del nastro rosa e in primavera la Giornata dei narcisi. Anche quest’anno la presidente Nataša Vitasović ha convocato le istituzioni partner e la stampa per promuovere gli eventi che avranno luogo in città a partire da sabato mattina, 23 marzo, col consueto appuntamento della vendita a scopo di beneficenza dei narcisi, il fiore simbolo delle donne che lottano contro un cancro quasi esclusivamente (benché non del tutto) femminile.

Ogni anno 39 decessi
L’epidemiologa Danijela Lazarić Zec è tornata a snocciolare le statistiche poco rosee sulla malattia. Il cancro al seno è la prima forma di tumore nelle donne in Istria, in Croazia, in Europa e nel mondo occidentale in senso lato, ed è la prima causa di morte delle donne prima dei 64 anni di vita. Un cancro su quattro (il 24 per cento) delle donne istriane che sviluppano una neoplasia è sempre mammario. Dopo i 45 anni di vita, l’incidenza tende ad aumentare vertiginosamente, al punto che l’80 per cento delle diagnosi riguarderà donne con età superiore ai cinquant’anni mentre il 61 per cento dei decessi riguarderà donne con 70 anni compiuti e passa. Ogni anno in Istria si registrano 139 diagnosi e 39 decessi. Si stima dunque che una donna su nove svilupperà un cancro al seno nel corso della sua vita e non basterà mai ripeterlo a sufficienza: con l’età che avanza, aumentano anche le probabilità di ammalarsi. La fascia d’età critica è quella che intercorre tra il 50esimo e il 70esimo anno di vita (70 diagnosi e 11 decessi l’anno), ed è quello a cui è dedicato il Programma di screening nazionale. Ma l’età anteriore ai cinquant’anni non è una garanzia farcela. In Istria si contano 28 diagnosi e 4 decessi l’anno anche tra le donne della fascia 20-49. Per questo la Regione investe in un Programma di screening aggiuntivo dedicato appunto alle giovani donne.

I fattori di rischio
La buona notizia è che l’indice di mortalità è in calo sia in Istria che nel resto del Paese (da 51,4/100.000 negli anni anteriori al 2016 a 38,3/100.000 dopo il 2018) proprio in risposta ai due screening e alle campagne di sensibilizzazione promosse da associazioni locali, nazionali e internazionali come Gea ed Europa Donna. Per comprendere l’entità della flessione ci basti notare che il cancro al seno non è più la prima causa di morte per tumore nelle donne in Istria: ora è al terzo posto, dopo il cancro ai polmoni e il cancro del colon-retto. Sempre secondo le statistiche esibite da Danijela Lazarić Zec, i fattori di rischio sono noti ma hanno un valore di previsione relativo. Si fa presto a citarli: casi precedenti in famiglia, menarca precoce (anteriore ai 12 anni), nulliparità o prima gravidanza ritardata (dopo i trent’anni), menopausa tardiva (dopo i 55 anni), obesità, fumo ecc. Ma questi fattori di rischio non bastano a spiegare tutto, anzi, si dà il caso che l’unico fattore di rischio assoluto è l’invecchiamento e infatti nel 75 per cento delle diagnosi la causa risiede semplicemente nell’età che avanza.

Le campagne di screening
Evitare di ammalarsi non è possibile ma è possibile guarire quando la diagnosi è precoce. Se il tumore è diagnosticato nelle fasi iniziali e la terapia scatta immediatamente, il tasso di sopravvivenza nell’arco dei cinque anni è del 96 per cento. In questo senso la mammografia è tutto perché l’esame radiologico individua il tumore che diventerà palpabile solo da lì a due anni. La dottoressa Lazarić Zec torna dunque a ripetere l’ovvio anche a costo di superare l’eccesso perché in verità non basterà mi ripeterlo: “La mammografia salva la vita e se è un bene sottoporvisi ogni due anni dopo i cinquant’anni, è più che utile cominciare con abbondante anticipo, possibilmente subito dopo i quarant’anni con richiesta dell’impegnativa dal proprio medico di fiducia”. Lo screening nazionale gratuito (senza impegnativa) quest’anno coinvolge le donne nate tra il 1954 e il 1973, mentre lo screening regionale riguarda le donne nate tra il 1976 e il 1979. L’invito all’esame arriverà con la posta all’indirizzo di casa: declinarlo è una pessima abitudine. Gordana Antić, assessore regionale alla Sanità ribadisce che per le donne delle località più distanti dai mammografi dell’ospedale di Pola ora c’è l’unità mobile per gli esami senologici (mammografia ed ecografia) che raggiunge tutte le località della penisola, anche le più riposte, dove le donne tendono a trascurare la prevenzione per ovvie ragioni.

Tutti gli eventi in programma da domani a sabato
Sabato mattina ai mercati si festeggerà la Giornata dei narcisi, dedicata alla lotta al tumore al seno. GEA, l’associazione polese delle donne ringrazia l’ink master Matteo Kociančić, titolare del Tattoo & Piercing Studio Hood Ink, che in occasione della Festa della donna ha devoluto i guadagni di una giornata di lavoro (di tatuaggi) alla prevenzione del tumore mammario e la psicoterapeuta Štefanija Prosenjak Žumbar per il quiz interattivo del 14 marzo alla Biblioteca civica di Pola. Gli eventi in occasione della Giornata dei narcisi entrano ora nel vivo con il consueto appuntamento ai mercati di sabato mattina: dalle 9 alle 13 le socie di GEA regaleranno mazzi di narcisi ai passanti in cambio di piccole donazioni in denaro destinate alla prevenzione e alla cure postoperatorie del cancro al seno. Per l’occasione, le organizzatrici hanno previsto un programma d’intrattenimento che vedrà la partecipazione del coro Teranke e del DJ Filjo. Il giorno precedente, venerdì 22 febbraio, i cittadini potranno fare visita al Club GEA (via Nobile 1) e donare i narcisi che saranno poi distribuiti il giorno dopo. E poi il clou degli eventi di quest’anno: venerdì sera allo Shipyard Pub si terrà il concerto di Neno Belan e dei Fiumens che prende il titolo da un celebre verso del brano omonimo “Rijeka snova, vrelo nade” (Un fiume di sogni, una fonte di speranza). I biglietti per il concerto del 22 marzo possono essere ritirati presso la sede dell’associazione oggi dalle 17 alle 19 e domani e venerdì mattina dalle 9 alle 12. Il prezzo è a offerta libera. I biglietti possono essere anche prenotati online (e ritirati il giorno del concerto in sede oppure direttamente allo Shipyard Pub) inviando un’email all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Tra gli appuntamenti in calendario anche quello di domani sera alle 18 alla Comunità degli Italiani di Pola Hana Mikolić svolgerà un laboratorio di pittura con acrilico su tela. Per partecipare è necessario prenotare il posto all’indirizzo mail [email protected].

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