L’unione fa la forza: un detto che funziona

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L’unione fa la forza: un detto che funziona

CHERSO | Arte e piatti tipici quarnerini, una calda giornata primaverile e tanto buon umore. Sono stati questi gli ingredienti della manifestazione tenutasi sabato scorso in piazza F. Petrić di Cherso città, che ha visto la partecipazione di un centinaio di connazionali. All’incontro gastronomico e culturale, realizzato dal Consiglio della minoranza nazionale italiana della Regione litoraneo-montana in collaborazione con le Comunità degli Italiani del Quarnerino, l’Unione Italiana e con il patrocinio del Consolato generale d’Italia a Fiume, hanno aderito le Comunità degli Italiani della Regione litoraneo-montana, che hanno presentato la propria arte e musica, ma anche i prodotti della terra e le specialità gastronomiche.

Un’occasione per stare insieme

L’incontro dei sodalizi non ha avuto soltanto un significato culturale, bensì è stato un’occasione per trascorrere una giornata in compagnia di connazionali, rivedere amicizie dei tempi passati e pianificare qualche nuova gita e collaborazione comune. La piazza principale di Cherso è stata trasformata così in una vera e propria fiera di colori, sapori e tradizioni. Ad accogliere gli ospiti è stato il presidente della CI di Cherso, Gianfranco Surdić, il quale, con il figlio Daniele, si è impegnato al massimo affinché la giornata riuscisse al meglio. E c’è riuscito. “È un grande piacere avervi oggi qui con noi – ha esordito il presidente salutando i presenti – spero che durante l’incontro facciate nuove amicizie e continuiate a collaborare tra di voi”, ha auspicato.

Prossima la pubblicazione del libretto delle CI

La presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Regione litoraneo-montana, Melita Sciucca, ha spiegato invece l’obiettivo dell’evento: “L’idea è quella di organizzare ogni anno un incontro per conoscerci, per vedere ciò che succede nei sodalizi. Nelle nostre Comunità ferve una vita bellissima; esse sono molto attive e c’è tanto impegno in ciascuna”, ha detto. “Il prossimo passo – ha aggiunto Sciucca – sarà la pubblicazione di un opuscolo promozionale di tutte le Comunità, di modo che venga promossa l’italianità della Regione litoraneo-montana”.

Celebrazione della collaborazione tra i sodalizi

In rappresentanza dell’Unione Italiana, al pubblico si è rivolto il segretario della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, il quale ha trasmesso i saluti del presidente della GE, Maurizio Tremul e del presidente dell’UI, Furio Radin, ma anche della presidente della CI di Fiume, Orietta Marot. “Questa è una manifestazione molto importante per la nostra minoranza in quanto celebra ciò che sta alla sua base ovvero la collaborazione tra le Comunità. La sinergia è ciò che ci rende uniti e partecipi di questa nostra Comunità Nazionale Italiana”, ha sottolineato Marin Corva.

Sinergia tra Città, UI e CI locale

Il microfono è passato poi in mano al sindaco di Cherso, Kristijan Jurjako, il quale si è detto fiero di potere ospitare una rassegna di questo tipo. “Ciascuna minoranza nazionale presenta una ricchezza per una determinata località”, ha spiegato il primo cittadino, sottolineando l’importanza dell’interazione. “La collaborazione tra la Città di Cherso, l’Unione Italiana e la CI locale dura ormai da anni. La ristrutturazione dell’edificio che ospita il locale sodalizio avvenuta qualche anno fa, è il risultato di questa collaborazione. Spero che simili rapporti possano continuare anche negli anni a venire”, ha concluso Kristijan Jurjako.

Ampia offerta del sodalizio abbaziano

Per l’occasione, ciascuna Comunità si è presentata con una parte gastronomica e una artistico-culturale. La CI di Abbazia, guidata da Norma Srbulj, ha allestito una mostra di lavori del proprio gruppo di pittura. Le opere sono state realizzate nel corso degli anni 2016 e 2017, per la mostra intitolata “Laboratorio di arti visive”. Nei loro quadri, le autrici Blaženka Božić, Jadranka Štimac, Marinka Mohorić Bruminjak, Marina Vrenc, Neda Komadina e Željka Bruk, sono riuscite a trasmettere il proprio pensiero “pittorico” con cui dimostrano di possedere ampie conoscenze di tecnicismo artistico. Una nozione che ha consentito loro di trovare il giusto equilibrio tra la ragione e il sentimento. Il visitatore più attento è riuscito a notare in ogni lavoro la presenza di un tocco femminile, di una certa sensualità e di una delicatezza particolari nell’uso del colore. Un secondo stand della CI di Abbazia offriva cestini e borse fatte di carta riciclata di giornale, ossia i prodotti ecologici “PaRo”, creati da Riccardo Savelli e Nives Rovan. La parte gastronomica è stata curata da Deborah Voncina Ivanić, ideatrice del Laboratorio di cucina vegetariana. Sono andati a ruba gli strudel di mele, le torte salate, le focacce e le crostate di fragole e ricotta, le tartine e bruschette, cibi preparati da Deborah con l’aiuto di sua figlia. Durante la fiera è stato ricordato che il prossimo 26 aprile avrà inizio il nuovo Corso di cucina vegetariana nella sede della CI abbaziana. Un altro “prodotto” della CI liburnica presentato al pubblico chersino è stata l’opera letteraria “La carica dei cinquecento”, scritta da Giacomo Scotti e pubblicata nel 2016 in occasione del 70º anniversario della fondazione del sodalizio.

Il «croccante» lussignano

Ricco di prodotti vegetali lo stand della CI di Lussinpiccolo, allestito dalla sua presidente Anna Maria Saganić e da numerosi soci. “Oltre a libri e pubblicazioni del nostro sodalizio, oggi abbiamo preparato una mostra di prodotti gastronomici di Losin Bio, prodotti del Giardino profumato, verdura mista, diverse qualità di liquori, marmellate e pane fatto con lievito madre. Abbiamo voluto far conoscere ai presenti anche le produzioni della ditta Cavedoni, specializzata nella lavorazione della pietra e del marmo”, ha spiegato Anna Maria Saganić. Una dolce sorpresa è stato il “croccante”, la torta tipica dell’isola di Lussino.

Ceramica e decoupage della CI di Veglia

Specializzata nell’arte della ceramica, la CI di Veglia, che ha allestito una mostra realizzata dalle attiviste delle sezioni di ceramica e decoupage, guidate rispettivamente da Blanka Petric e Božica Žic. Quadri, ciondoli, souvenir, angioletti, vasi, contenitori per gioielli e opere in terracotta sono stati i risultati della fantasia delle brave attiviste vegliote.

Le tre sezioni della «Romolo Venucci» di Fiume

Coloratissimo lo stand della CI di Fiume, che ha presentato le proprie sezioni di ceramica, batik e pittura della “Romolo Venucci”. Storie, caratteri ed emozioni diverse, decine di modi di vivere e di esprimere la propria arte insieme, in una collettiva che unisce tecniche differenti ai colori e ai sogni visti con gli occhi della donna. L’allestimento ha proposto nella maggior parte delle opere motivi di paesaggi, visti in modi differenti per rendere un’espressione artistica autentica e personale. “Ma la vera bellezza sta nell’unione, nel vedere le sezioni unite”, ha sottolineato Tea Paškov Vukojević, responsabile della sezione di pittura. Inoltre, il pubblico ha avuto modo di osservare vasi e portaceneri realizzati dagli alunni delle SEI “San Nicolò” e “Gelsi”. Per quanto concerne l’offerta letteraria, il sodalizio di Palazzo Modello ha distribuito copie della monografia “Italiani a Fiume” e del foglio informativo “La Tore”.

L’olio d’oliva della CI di Cherso

Anche se minuscola, la CI ospitante, quella di Cherso, vanta numerosi prodotti artigianali. “Abbiamo preparato per quest’evento il meglio della nostra isola – ha detto Daniele Surdić –: olio d’oliva, saponette a base di olio d’oliva con spezie isolane, marmellate di fichi e olive, cosmetici, creme e pomate a base di erbe tipiche del territorio”. Di particolare interesse sono stati i prodotti fatti in legno di ulivo.

Grappa e carretti lauranesi

La più allegra è stata indubbiamente la CI di Laurana, guidata da Fausto Abram. Oltre a un’ottima grappa preparata con una decina di erbe medicinali, i soci hanno portato con sé a Cherso dolciumi, quadri di pittura (a firma di Valter Tripar), opere artigianali quali i carretti a cuscinetti a sfera e fotografie di Jerko Gudac. 

La giornata è stata allietata dall’esibizione dei suonatori ambulanti e del coro femminile “Vittorio Craglietto” della CI di Lussinpiccolo. L’incontro gastronomico e culturale delle CI del territorio è stato un appuntamento immancabile, anche perché, nonostante si viva in un’era in cui la comunicazione digitale accorcia le distanze tra le persone e permette di dialogare quotidianamente, il tempo trascorso in compagnia di persone care, lo ricorderemo per tutta la vita.

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