Umago, muore perché mancava il medico?

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Umago, muore perché mancava il medico?

UMAGO | Un’altra donna ha perso la vita a Umago, in attesa dell’intervento del Pronto soccorso. Si tratta della madre di un connazionale, che ha voluto rimanere anonimo, la quale il 6 aprile scorso ha avuto un malore. “Visto che stava malissimo – racconta il figlio –, ci siamo subito recati al Pronto soccorso, dove abbiamo trovato una fila di altri pazienti. Il medico, però, non c’era perché impegnato già in un’emergenza e diretto con l’autoambulanza a Pola. In quel momento il Pronto soccorso era scoperto, senza un team di pronto intervento.

Il medico stava rientrando dall’Ospedale di Pola, quando è stato informato della situazione grave in cui si trovava la mamma del nostro interlocutore. Parecchi minuti senza un medico che forse sono risultati fatali, poi la morte, un trauma per tutti. Può darsi che anche intervenendo in tempo l’esito non sarebbe cambiato, ma in questo caso è stata superata la cosiddetta ora d’oro, ossia il tempo limite di soccorso per salvare una vita.
La famiglia della defunta non desidera entrare in polemiche, né denunciare nessuno. “Sappiamo già, che tutto questo non porta a nulla, però vorremmo che certe cose non si ripetessero”, ci ha detto, sconsolato, il figlio.
Il problema è che casi simili ci vengono segnalati troppo spesso. D’altro canto istituzioni sanitarie e autorità locali si preoccupano di promuovere l’acquisto di veicoli di soccorso ultramoderni e di ottenere fondi europei per migliorare i servizi sanitari, ma in definitiva il problema della mancanza di personale permane. Può darsi che la situazione migliori la prossima estate e che i casi urgenti vengano trasferiti all’Ospedale di Isola, ma ora, come negli ultimi 27 anni, Umago resta condannata a rischiare il ripetersi di casi del genere. Tra questi, aveva suscitato grande scalpore nel 2013 quello della 74.enne morta davanti alla porta chiusa del Pronto soccorso. Anche in quel caso, la squadra d’intervento era impegnata in un’emergenza sul campo. Inoltre, chi si sente male si ritrova a dover fare la fila al Pronto soccorso di Umago, dopodiché, in caso di diagnosi molto serie, il paziente viene trasferito al Pronto soccorso di Pola, dove si ritrova nuovamente a dover aspettare in coda, perdendo così parecchio tempo. Inoltre, la lunga attesa può gravare sulle già difficili condizioni del paziente.
Quest’ultimo caso a Umago ha avuto esiti tragici e la preoccupazione maggiore della famiglia è che forse non sarà purtroppo l’ultimo. Ci tengono, in ogni caso, a sottolineare che la colpa non va assolutamente data al medico di turno che potendo in tempo essere presente avrebbe senz’altro fatto il possibile per cercare di salvare la donna.

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