Umago. Con il fiato sospeso: il mare visto… dentro

La Città ha organizzato «(A)MARE», progetto di due giorni di prove gratuite di immersione

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Umago. Con il fiato sospeso: il mare visto… dentro

Vivere il mare da un’altra dimensione, quella subacquea, è diventato quasi una moda. Nel mare che cambia ci sono ancora tante cose da vedere, ma non dal di fuori, bensì in immersione, con la maschera e le pinne come fanno i sub. Per incentivare questa passione è stato promosso un progetto alquanto interessante, patrocinato dal Ministero del Turismo e dalla Comunità turistica croata e realizzato dalla Città di Umago assieme al club di pesca sportiva S. Pellegrino. Il nome del progetto è curioso “(A)MARE”, ma dice tutto, perché oggi veramente il mare ha bisogno di essere amato. Per incentivare le attività marine subacquee, che poi vengono espletate per diletto o per lavoro, la Città ha promosso due giorni di corsi gratuiti per sub. E l’ha fatto installando in piazza Libertà una piscina del diametro di 10 metri, offrendo nel fine settimana due giorni di prove gratuite di immersione.

 

Non si tratta solo di conoscere il fondale marino, ma anche di ripulirlo, di vedere i cambiamenti che ci sono in mare, di gustarsi uno sguardo nel blu. D’altro canto il mestiere di sub è molto ricercato e ben pagato. Ma ottenere un brevetto non sempre è facile. Una cosa è immergersi per diletto e passione, un’altra per lavoro, come fanno molti pescatori.

Il progetto patrocinato dal Ministero del Turismo e dalla CT nazionale

In piazza Libertà gli aspiranti sub hanno avuto a disposizione sub specializzati del “Team Nemo-Adria Rescue”; inoltre è stata anche allestita un mostra fotografica di Marjan Radolović, all’interno della piscina. Parallelamenta si è svolta anche un’azione di natura ecologica nel porto di Umago, per ripulirlo dai rifiuti. Coinvolta nel progetto anche la Società dei compositori croati ZAMP che ha curato la parte musicale.

Uno sguardo diverso sul mare; non solo nell’ottica della pesca, ma anche dell’ecologia, della conoscenza. Mare che lungo la costa da Umago a Punta Salvore ha moltissimo da offrire, non solo relitti sommersi più o meno conosciuti, non solo secche ancora piene di pesce, ma anche tante cose da scoprire. Insediamenti archeologici, infatti, non si trovano solo sulla terraferma, ma anche in mare perché i naufragi nel corso della storia sono stati tanti.

Uno sguardo nel blu
Foto: MARIJAN PRPIĆ

E poi, avere la possibilità di immergersi è come sfogliare un’enciclopedia; vedere da vicino gli abitanti del fondale è una cosa bellissima: i colori dei pesci, i granchi, le conchiglie, magari un astice, unico nel suo genere, è una sensazione davvero bellissima. Al contempo però, ci si renderà conto del danno fatto dall’uomo alla natura, con le scogliere infrante per estrarre i datteri di mare, la plastica che finisce sul fondale e altro ancora.

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