Portolongo «Tutto in regola»

0
Portolongo «Tutto in regola»

ALBONA | Sono regolari tutte le delibere legate alle modifiche e integrazioni al Piano ambientale della Città di Albona e proposte dalla Città con lo scopo di avviare la realizzazione delle zone di sviluppo turistico a Portolongo. Così recita il verdetto dell’Alta Corte amministrativa della Repubblica di Croazia nella sua risposta all’opposizione nel Consiglio cittadino di Albona, la quale l’anno scorso si era rivolta al Tribunale chiedendo una valutazione delle procedure cittadine relative ai progetti edilizi pianificati a Portolongo.

E la consultazione pubblica?

Stando all’opposizione consiliare, prima di proporre al Consiglio l’approvazione delle più recenti modifiche e delle delibere per la compilazione dei piani d’assetto urbanistico per le due zone, oltre al dibattito pubblico, la Città avrebbe dovuto avviare pure una consultazione pubblica. Anche perché a dirsi contrari alle iniziative erano stati negli anni precedenti i 3.276 firmatari della petizione dell’iniziativa civica “Volim Prtlog”, Amo Portolongo.
Quest’ultima era stata avviata al fine di prevenire la devastazione di quest’angolo intatto dell’Albonese e fermare l’allestimento delle due zone di sviluppo turistico per le quali la Città aveva già avviato, in base alle delibere approvate dalla maggioranza del Consiglio cittadino nel dicembre 2016, la compilazione dei rispettivi piani d’assetto urbanistico. I promotori della petizione lo avevano fatto per una serie di motivi, citando non solo la necessità di preservare il paesaggio protetto di Portolongo, ma anche la questione della poca trasparenza delle procedure cittadine e quella del possibile favoreggiamento degli investitori e imprenditori coinvolti nei progetti da parte degli esponenti della Città. Non manca(va)no dubbi nemmeno riguardo alla regolarità della vendita dei terreni che sono entrati poi a far parte delle aree definite per le due zone: i proprietari li avevano venduti come terreni agricoli, dopodiché la Città ha cambiato il loro uso trasformandoli in terreni edificabili.

Porre fine ai comportamenti poco trasparenti

Da qui pure la decisione dell’opposizione consiliare di rivolgersi all’Alta corte amministrativa. “Avevamo avviato la procedura con l’obiettivo di porre fine a un comportamento non solo poco trasparente e poco responsabile, ma anche contrario alla legge, che il governo locale attua nel caso di decisioni così importanti.
Nemmeno una delle delibere in questione era sottoposta a consultazione pubblica, il che non è conforme alla Legge sul diritto d’accesso all’informazione pubblica”, si legge nel comunicato stampa rilasciato ieri mattina dai rappresentanti dell’opposizione nel Consiglio cittadino dalle cui opzioni politiche è partita l’iniziativa di invitare l’Alta corte amministrativa a esaminare la regolarità delle delibere cittadine. Ad apporre la loro firma sono stati sette tra otto consiglieri cittadini dell’opposizione, ovvero tutti tranne il consigliere dell’HDZ. I sette consiglieri sono Tanja Pejić, Darko Martinović e Silvano Vlačić, degli Indipendenti insieme, Neel Rocco, Željko Ernečić e Daniel Mohorović, dell’SDP, e l’indipendente Nevina Miškulin.

Il territorio, un bene comune

“Questo parere dell’Alta Corte amministrativa, pervenuta di recente, non ci impedirà di procedere con le nostre attività volte al coinvolgimento della cittadinanza nel processo decisionale legato alle delibere di questo tipo, soprattutto per il fatto che a firmare la petizione della “Amo Portolongo” erano così tante persone”, dicono i sette consiglieri. Questi ultimi ritengono incomprensibile quanto deliberato dalla corte menzionata visto che nel dicembre 2016 l’ufficio del commissario per l’informazione della Repubblica di Croazia aveva rilasciato delle linee guida che obbligano le Città e i Comuni a sottoporre a consultazione pubblica le decisioni legate alla gestione del territorio, essendo quest’ultimo un bene comune. “Invitiamo tutti i nostri concittadini a essere ancora più attivi e a partecipare ai processi decisionali importanti per la tutela e la salvaguardia delle risorse naturali di Albona e dell’Albonese”, si legge alla fine del comunicato stampa.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display