L’Albonese come centro dell’apicoltura regionale

Ieri la terza Conferenza nazionale del settore

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L’Albonese come centro dell’apicoltura regionale
Gordana Hegić. Foto: TANJA ŠKOPAC

L’iniziativa finalizzata alla trasformazione dell’Albonese in un centro apistico e apituristico è continuata ieri con la terza edizione della Conferenza nazionale dell’apicoltura, dell’apiterapia e dell’apiturismo tenutasi negli spazi della Biblioteca civica di Albona. Organizzata dall’Associazione degli apicoltori di Albona, in collaborazione con la Città e la Società croata d’apiterapia e con il sostegno della Regione istriana e dei Comuni di Santa Domenica, Chersano, Pedena e Arsia, la riunione ha visto la partecipazione anche di numerosi esperti del settore, una parte dei quali ha seguito la Conferenza online dall’estero.

Nella parte introduttiva del programma, prima degli interventi preparati per l’occasione, i cui riassunti sono stati inseriti negli Atti distribuiti nel corso della giornata, a rivolgersi ai presenti è stato Darko Martinović, presidente dell’Associazione degli apicoltori “Labin”, il quale ha voluto ricordare i primi passi compiuti nell’ambito dell’iniziativa menzionata, di cui egli è il promotore principale. Martinović ha ricordato l’avvio delle Giornate del miele, avvenuto otto anni fa, come uno dei primi progetti di maggiore importanza nell’ambito della stessa iniziativa, che aveva visto negli stessi anni pure l’inizio della collaborazione con la Società croata d’apiterapia, con la quale l’Associazione albonese svolge nell’ambito della stessa manifestazione pure la valutazione della qualità del miele del territorio.
Essendo l’educazione della cittadinanza un elemento molto importante per il raggiungimento dell’obiettivo in parola, l’associazione albonese, oltre ad aver compilato con il Gruppo d’azione locale dell’Istria orientale uno studio sullo sviluppo dell’apicoltura nell’Albonese, con delle linee guida da essere implementate anche a livello regionale, ha pure portato alla realizzazione dell’apiario cittadino, “unico nel suo genere in Croazia”, “dimostrando che l’apicoltura può e deve esistere anche in centri urbani”. È seguito l’avvio della Conferenza nazionale incentrata sulle stesse attività, mentre uno dei prossimi passi sarà la realizzazione di un Centro d’apicoltura negli spazi dell’ex scuola a Ripenda. Quest’ultimo dovrebbe diventare un luogo dal quale si diffonderanno le conoscenze riguardo all’apicoltura, all’apiterapia e all’apiturismo e che avrà un ruolo importante nell’incentivazione delle collaborazioni internazionali. Una parte della documentazione progettuale è stata completata e, come conferma il sindaco albonese Valter Glavičić, il progetto, che si realizza in collaborazione con la Regione istriana, dovrebbe presto essere candidato ai concorsi Interreg Slovenia-Croazia.

Ringiovanire il settore
Come Martinović, pure Gordana Hegić, presidente della Società croata d’apiterapia, ha sottolineato l’importanza dell’apiturismo per le zone rurali. Secondo questa ricercatrice, i giovani che nelle zone rurali portano avanti le attività legate all’apicoltura e ai settori che ne sono scaturiti, come l’apiterapia e l’apiturismo, o che sono interessati a farlo, sono importanti anche per la salvaguardia dell’apicoltura, diventata ormai un’attività della terza età. Inoltre, a suo avviso, è necessario creare le condizioni affinché l’apicoltura possa essere praticata come attività economica primaria. “Il potenziale per un ulteriore sviluppo dell’apicoltura in Istria è grande e il prodotto finale è di ottima qualità, adatto per essere promosso anche in ambito turistico, a livello internazionale”, ha affermato Ezio Pinzan, assessore all’Agricoltura della Regione istriana, soffermandosi sulla procedura avanzata alla Commissione europea dall’amministrazione regionale per il riconoscimento del marchio con denominazione d’origine protetta per il miele istriano.
Sono seguite le esposizioni dei partecipanti. Quella di Snježana Ivić Gerovac, coordinatrice dei progetti di marketing ed editoria della Società croata d’apiterapia, era incentrata sull’apiturismo in Italia e sulle prassi italiane, in particolare quelle delle 42 realtà che fanno parte dell’associazione “Le Città del Miele”. Come confermato da Martinović, alla prossima edizione della Conferenza dovrebbero partecipare anche alcuni rappresentanti del settore dell’Italia. Quest’anno in modalità telematica hanno presenziato alcuni esperti di Serbia e Macedonia. Presente nella sala polivalente della Biblioteca civica anche Siniša Kesić, vicesindaco di Novska.

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