L’Istrian Folk Fest lascia il segno

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L’Istrian Folk Fest lascia il segno

BUIE | Un ulteriore successo per l’Istrian Folk Fest, festival internazionale del folclore che per il terzo anno consecutivo, sotto la direzione generale di Nikola Tuškan, ha fatto tappa in due delle più belle località dell’Istria settentrionale, Cittanova e Buie. L’Organizzatore del festival è l’Associazione dei Festival del folclore di Zagabria. Oltre a questa manifestazione, l’Associazione organizza ancora due Festival, l’“Adriatica folk fest” in diverse località della costa e lo “Zagreb folk fest” a Zagabria.

Un Festival internazionale

Coorganizzatori dell’“Istria folk fest” sono l’Ente per il turismo della Città di Cittanova e Buie con il supporto dell’Università Popolare Aperta buiese e dell’Associazione giovanile “Cuore Aperto”. In questa edizione vi hanno partecipato gruppi provenienti da Slovacchia, Spagna e Slovenia, mentre negli appuntamenti precedenti si sono esibiti anche gruppi nazionali e quelli provenienti da Repubblica Ceca, Turchia, Russia, Ucraina, Grecia, Lituania, Germania, Lettonia, Ungheria, Polonia, Italia, Estonia, Bulgaria e Belgio, quindi un vero e proprio Festival internazionale.

Multiculturalismo e comunicazione

Presenti in sala il sindaco della Città di Buie, Fabrizio Vižintin, la direttrice dell’UPA, Rosanna Bubola e il direttore dell’Istra Folk Fest, Nikola Tuškan. I presentatori della serata, Igor Opačak, responsabile dell’Associazione giovanile buiese “Cuore Aperto” e Moreno Vidal, membro della stessa, hanno voluto conferire a quest’ultimo un omaggio per l’eccellente collaborazione con i responsabili dell’IFF, grazie alla quale hanno potuto acquisire una nuova esperienza nell’approccio con altre culture e lingue, sviluppandosi così nel multiculturalismo, nell’etica e nelle capacità comunicative. Difatti i giovani, oltre che della conduzione della serata, hanno dovuto preoccuparsi anche dell’accompagnamento e dell’accoglienza dei gruppi in entrambe le serate. Prima dell’inizio si è tenuto il consueto scambio dei doni, dove in rappresentanza della Città di Buie, il sindaco Vižintin e i gruppi partecipanti si sono scambiati dei doni che simboleggiano le tradizioni dei luoghi di provenienza di ciascuno.

Dalla Slovacchia alle Asturie

Il primo gruppo a salire sul palco è stato il coro “Ozvena”, giunto dalla Slovacchia. Fondato nel 1933, ha calcato i palcoscenici di diversi Stati europei e ha già inciso due CD. Il repertorio è composto da canti nazionali, spirituali e africani ed è diretto da Dagmar Jantošova, mentre il direttore organizzativo e accompagnatore è Katarina Dalokova. Sul palcoscenico abbiamo potuto ammirare anche la Società artistico-culturale slovena “Oton Župančič”, che conta 45 ballerini e 5 musicisti (fisarmonica, violino, clarinetto e contrabbasso), che eseguono esclusivamente musiche popolari e balli tradizionali. Conosciuto in tutta la Slovenia, si tratta di un gruppo molto omogeneo, cosa che si è potuta notare anche durante l’esibizione.
In scena anche un secondo gruppo proveniente dalla Slovacchia, il complesso “Tekovanček”. Dal 1988 ha iniziato il suo lavoro nella località di Starý Tekov ed è composto da bambini dai 3 ai 14 anni. Dal 2013 vi opera anche una banda d’ottoni, sotto la direzione di Erika Beňušová. Questo gruppo vanta una storia molto ricca, i primi documenti della formazione del gruppo sono datati 1972 e col tempo è stato un continuo crescere. Dal 2012 è sotto la dirigenza di Veronike e Jakuba Oťázikov.
A rappresentare la Spagna il gruppo folcloristico “Prau Lleron”, che promuove i balli tradizionali delle Asturie – jotas, ligeros, muñeiras, giraldillas, bailes de arriba, agarraos e alrreores – che venivano eseguiti nel XVIII e XIX. Si sono presentati con ricchi costumi popolari che venivano indossati nel XVIII secolo. Il complesso “Prau Lleron” è composto da 50 membri dai 3 ai 70 anni.
Una serata piacevole e frizzante dove i gruppi hanno promosso in modo molto pittoresco la ricchezza delle tradizioni, dei costumi del loro popolo e il loro modo di manifestarsi attraverso la musica e balli affascinanti.

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