Forte delusione nelle file DDI

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Forte delusione nelle file DDI

Lunga attesa scandita da momenti di forte delusione e alta tensione al quartier generale della Dieta democratica istriana in via Spalato. Da questa tornata elettorale il partito regionalista se ne esce fortemente demoralizzato, e anche la vittoria di Boris Miletić deve aver lasciato l’ex sindaco di Pola con l’amaro in bocca. Questa la sua prima dichiarazione alla stampa nell’immediato post voto: “Compimenti al candidato dell’SDP per l’esito delle urne. I cittadini hanno espresso la loro opinione e io rimetto oggi stesso il mio mandato di presidente nelle mani della presidenza del partito. A questo punto dovremo analizzare ogni aspetto delle elezioni regionali e comunali, ma la campagna elettorale è finita e ora è il momento di assumere ognuno i propri ruoli per risolvere i problemi vitali della popolazione. Sarò sicuramente un presidente della Regione che unisce, che avvicina, e come ho sempre fatto lotterò per l’Istria. Ringrazio tutti i cittadini per l’appoggio”. A differenza di Miletić, Elena Puh Belci è stata sconfitta, e non con una differenza di suffragi irrilevante. Questa la sua prima dichiarazione alla stampa: “Ringrazio i cittadini che hanno deciso di votare e mi congratulo con il neoeletto sindaco Filip Zoričić, visto che ha incassato più voti, ma ringrazio soprattutto i miei elettori. La mia campagna elettorale non ha avuto toni negativi, e sono certa che anche in futuro avremo l’occasione di lavorare affinché Pola diventi una città migliore per tutti”.
Domanda scontata: è la fine del dominio indiscusso della DDI in Istria? “Come dicevo – così Miletić – gli elettori hanno detto la loro. Abbiamo la maggioranza nell’Assemblea regionale e questo sarà di vitale importanza per un buona amministrazione della Regione. D’altra parte, il partito dovrà analizzare ogni passo di queste elezioni e stabilire come e perché sono andate le cose. La DDI gode dell’appoggio della maggioranza degli istriani, come si è visto sia nella prima tornata elettorale che al ballottaggio. Da anni siamo il partito leader in Regione, ma ciò non toglie che da ogni consultazione elettorale siamo in dovere di trarre le conseguenze”. Un’opinione sulla scarsa affluenza alle urne: “È difficile motivare gli elettori a presentarsi due volte alle urne in due settimane, soprattutto in quelle località dove il sindaco è stato scelto nel primo turno. La differenza del tasso di affluenza è notevole tra queste e le località che sono andate al ballottaggio. Tuttavia, le elezioni sono un festival della democrazia e ogni elettore ha il diritto, ma non è costretto a votare”.

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