«Collegare l’Istria al resto dell’Europa»

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«Collegare l’Istria al resto dell’Europa»

ROVIGNO | L’Istria andrebbe collegata meglio con il resto del Paese e con l’Europa: su quest’affermazione si sono trovati tutti d’accordo, ieri, alla conferenza sullo sviluppo dell’infrastruttura nella Regione istriana che si è tenuta all’albergo “Lone” di Rovigno, alla presenza del ministro del Mare, del Traffico e dell’Infrastruttura, Oleg Butković, del deputato al Parlamento croato, Antun Kliman, del presidente della Regione istriana, Valter Flego, nonché dei rappresentanti di ditte, enti, delle Città e dei Comuni della penisola.

A salutarli a nome dell’organizzatore, il quotidiano “Glas Istre”, è stato il direttore del settore editoriale, Ranko Borovečki.
Come ha sottolineato nel suo discorso, l’espediente dell’incontro è stata la recente inaugurazione dei lavori all’ampliamento dell’Ipsilon istriana, nel tratto tra Rogovići e il tunnel del Monte Maggiore. Un progetto del quale si è ampiamente parlato nel corso della conferenza, discutendo del suo influsso sia sull’economia dell’Istria che sull’importanza che il progetto comporta per tutto il Paese.

L’opzione più diffusa: l’automobile

Negli ultimi 10 anni – è stato sottolineato nella parte introduttiva – sono stati fatti grandi passi avanti per quanto riguarda l’infrastruttura stradale, il che ha favorito in parte anche la fioritura del settore turistico.
Esiste un enorme margine di miglioramento, invece, per quanto riguarda l’infrastruttura nel traffico aereo, marittimo e ferroviario: settori nei quali la Regione è malamente connessa sia con le altre regioni del Paese, ma altrettanto con l’estero e con il resto dell’Europa. 
A dimostrazione di ciò, nel corso della conferenza è stato citato il dato del 92% di ospiti che arriva in Istria in automobile.
Il presidente della Regione, Valter Flego ha paragonato l’infrastruttura all’arteria che infonde la vita a una determinata zona. Un’arteria che andrebbe alimentata, di conseguenza, con nuovi investimenti. Stando a Flego, infatti, andrebbe prima generata l’offerta, dopodiché ci si andrebbe a concentrare sulla domanda. 
“Queste conferenze aiutano a individuare le priorità da inserire nei programmi e nei piani operativi, la cui qualità rappresenta la chiave per l’ottenimento dei fondi europei necessari per la realizzazione”.

L’ampliamento dell’Ipsilon

Per quanto concerne l’Ipsilon, Flego si è detto soddisfatto dell’inizio dei lavori, ma altrettanto cosciente che la realizzazione di questa fase non rappresenta il traguardo finale: l’intenzione è quella di lavorare già alla stesura dei progetti dell’ampliamento nella parte del Quieto e del collegamento a Mattuglie, con la costruzione della seconda parte del tunnel che favorirebbe a sua volta la realizzazione di un collegamento ferroviario con il resto della Croazia.

Le code estive e la sicurezza

Il presidente della Regione ha menzionato due tra le problematiche principali da risolvere, delle quali una sono i problemi di traffico causati nei mesi estivi, mentre la seconda è la sicurezza. A contribuire al miglioramento di quest’ultima saranno anche gli attuali interventi in quello che è stato definito “il tratto più pericoloso dell’Ipsilon”. Ad ammetterlo, anche il direttore generale della “Bina Istra”, il quale si è trovato d’accordo che l’ampliamento di questo tratto contribuirà di gran lunga alla sicurezza dell’autostrada. In base ai dati, infatti, su questa parte dell’Ipsilon all’anno si hanno 2-3 incidenti con esiti mortali, mentre nella parte verso Umago, dove ci sono 4 corsie, c’è stato un solo incidente mortale, avvenuto quest’anno.
Per quanto riguarda il traffico aereo e navale, invece, si è parlato del bisogno di ampliare e ricostruire anche l’Aeroporto di Pola e di introdurre una linea traghetto che colleghi l’Istria al resto della costa croata.
Tornando ai problemi di traffico nei mesi estivi e alle code chilometriche al confine, Valter Flego ha menzionato la connessione problematica dell’autostrada istriana con le strade della Slovenia, per cui si generano code che nel picco della stagione turistica vanno avanti per ben 30 giorni. Secondo Flego, con Schengen queste incrementeranno ulteriormente, perché ciò comporterà anche un aumento nelle presenze dei turisti. Si spera, dunque, in un dialogo che porti la Slovenia a intervenire in un migliore collegamento tra l’infrastruttura dei due Paesi confinanti.

Forza operativa locale

“Penso sia un buon progetto che influirà in maniera positiva sull’economia del Paese”. Stando al ministro, l’Ipsilon rientra in quel ciclo di progetti capitali, dei quali fa parte anche il ponte di Sabbioncello e al passaggio di Beli manastir, favorirà la ripresa delle ditte che lavorano nel settore dell’edilizia e che erano state colpite dalla crisi economica.
Infatti, come conferma Dario Silić, direttore generale della “Bina Istra”, la forza operativa impiegata per lo svolgimento dei lavori sulla nuova parte dell’Ipsilon è per il 95% locale e non estera, com’era stato nel caso della costruzione dell’autostrada, quando vi erano impiegate ditte francesi. I lavori dovrebbero durare 3 anni e dalla “Bina Istra” non prevedono ritardi significativi, visto che in caso di rinvio del termine per l’esecutore sono previste penali.

Nuove aree di servizio

Il tratto che porta a Fiume riceverà così pure un’area di servizio. Anche questa è stata una problematica toccata nel corso della discussione, visto che alcune delle aree di servizio esistenti sono chiuse. “Non è facile trovare un subconcessionario”, ha ammesso Silić, il quale ha annunciato che accanto all’area di servizio di Rebri è stata concordata con l’Ina l’apertura di altre due: una nei pressi di Pola e una dalla parte quarnerina del tunnel del Monte Maggiore.

Seguire gli stessi standard

Si è parlato tanto dell’Ipsilon, ma non è stato trascurato nemmeno il tema delle altre strade regionali e statali. “L’Ipsilon ha imposto standard altissimi di comfort e qualità, perciò non possiamo permetterci che dall’autostrada si scenda su una rete di qualità troppo inferiore”, ha affermato Josip Škorić, presidente dell’amministrazione delle Strade croate.
Sia il Ministro che il presidente dell’amministrazione delle Strade croate, hanno definito ottima la cooperazione con la Regione per ciò che concerne i progetti infrastrutturali. Il ministro ha lodato gli investimenti e i progetti portati avanti da gran parte delle Città e dei Comuni dell’Istria, come anche il progetto della “Pula Promet” per l’acquisto di 12 autobus a eco-diesel, per il quale alla ditta sono stati approvati i fondi dal Ministero.

Non solo autostrade

Renato Krulčić, sindaco della Città di Pisino e Siniša Žulić, sindaco di Pinguente hanno parlato, inoltre, dell’importanza della sistemazione e dell’asfaltatura delle strade non classificate che, come ha sottolineato Žulić, è un presupposto per lo sviluppo dei centri rurali, mentre Krulčić gli ha fatto eco, ribadendo l’importanza della rete secondaria di strade che andrebbe risanata visto che subirà un carico non indifferente ora che verrà sfruttata dalla forza operativa dell’Ipsilon.

Una perdita di 300 milioni

Butković ha ricordato che le strade regionali hanno subito una perdita pari a 300 milioni di kune che lo Stato cercherà di alleviare assicurando 100 milioni di kune per l’amministrazione delle strade regionali per l’anno prossimo. “Ciò non aiuterà, però a risolvere il problema a lungo termine, ma andrebbe trovata una soluzione che permetta alle strade regionali di generare profitto”, ha concluso il ministro.

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