La Costituzione è spesso vista come una legge lontana, sappiamo che esiste, ma spesso la percepiamo distante dalla nostra quotidianità. Ne sentiamo parlare al telegiornale o ai dibattiti politici, leggiamo articoli che la riguardano sui giornali, ma quanto la conosciamo in realtà? Che cosa sanno i nostri ragazzi della Carta che è la base della democrazia? Quanti di noi l’hanno letta?
Siamo sinceri, non capita tutti i giorni di prenderla in mano, indipendentemente se si tratti di quella italiana, slovena o croata. Ma c’è chi l’ha fatto e ne ha ricavato un libro a fumetti e uno spettacolo con ragazzi rivolto a sua volta ai ragazzi. “Guida galattica alla Costituzione” di Alessandro Lise e Alberto Talami è un racconto a fumetti che ripercorre i primi 12 articoli, quelli che riguardano i principi e i diritti universali comuni a tutte le società di stampo democratico, oltre che alla Carta dei diritti dell’Unione europea, attraverso vignette che hanno per protagonisti animali residenti su un altro pianeta. Il volume è stato realizzato in collaborazione con il PAFF-International Museum of Comic Art. Il progetto “Di sana e robusta Costituzione” riguarda un originale percorso d’educazione civica nato un paio d’anni fa per merito della Storica Società Operaia di Pordenone ed è stato proposto ieri al Centro multimediale di Cittanova agli alunni delle scuole elementari italiane di Cittanova, Buie e Umago e agli allievi della SMSI “Leonardo da Vinci” di Buie.
Cristina Fattori, presidente della locale Comunità degli Italiani ha dato il benvenuto agli ospiti di Pordenone e Sacile e alle scolaresche accorse per l’occasione. Il sindaco Anteo Milos si è unito ai saluti e ha ricordato che Cittanova è gemellata con Sacile dal 2015, ma che i primi progetti di collaborazione sono iniziati già nel 2009-2010.
La necessità di raccontare
Martina Boldarin, regista dello spettacolo, ha ricordato che tutto è iniziato nel 2021, quando gli attori, ora studenti universitari, frequentavano il Liceo “Leopardi Majorana” di Pordenone. L’idea è nata dalla necessità di raccontare il periodo storico della pandemia e legarlo a un altro periodo storico, quello del secondo dopoguerra, nel quale è stata scritta la Costituzione. “Quando faccio teatro con i ragazzi non uso i copioni – ha spiegato Boldarin –, cerco di tirare fuori i loro pensieri, le loro emozioni e i loro sentimenti. Da qui poi nasce il testo”.
Nella rappresentazione è raccontata la vita prima e dopo la pandemia del Covid-19. “La Costituzione è nata da persone con idee e pensieri differenti ma con un desiderio comune – questo il punto di partenza della regista –. Alla fine del lockdown mi sono chiesta che cosa potessimo fare invece noi per il bene comune”.
I sei giovani attori hanno saputo dare vita a una narrazione per nulla scontata sul mondo dei giovani, sui loro desideri, sogni e aspettative. Allo stesso tempo però non sono mancate le riflessione sulla disillusione nei confronti di un mondo dove sembra non esserci più spazio per l’individuo, dove una persona si sente sola e piccola ed è convinta di non poter influire su eventi giganteschi, quali le guerre e le pandemie, ma anche l’inquinamento e la criminalità. Tutto ciò è intrinsecamente legato alla Costituzione, al cui interno i diritti fondamentali dell’uomo vengono garantiti. Diritti come libertà, sviluppo della persona, condanna della guerra. Dove libertà significa anche avere la possibilità di scegliere i propri rappresentanti politici, di informarsi e avere una propria opinione strutturata e consapevole.
Una chiacchierata con l’autore
Alla fine dello spettacolo gli attori, assieme all’autore del fumetto “Guida galattica alla Costituzione”, Alessandro Lise, in collegamento da remoto, hanno chiacchierato con gli alunni raccontando aneddoti e rispondendo alle domande. All’inizio la timidezza del pubblico si è fatta sentire, ma man mano i ragazzi si sono rilassati e alla fine le mani alzate in attesa di porre domande non si contavano più. I protagonisti hanno raccontato il loro avvicinamento al teatro: chi per provare qualcosa di nuovo, chi per migliorare la propria autostima, chi per combattere la timidezza, chi per amicizia e chi per esprimere quello che provava.
L’autore ha ripercorso la nascita del progetto, ammettendo un iniziale rifiuto a causa della difficoltà di raccontare a fumetti la Costituzione. “Il rischio era quello di rasentare la banalità e la noia, non volevamo fare una cosa ingessata – ha commentato Lise –. Poi, dopo aver letto la Carta è stato bello provare a raccontarla. Non abbiamo voluto ‘far salire in cattedra’ un personaggio che facesse da maestro e spiegasse la legge. Abbiamo pensato invece di proporre un mondo senza la Costituzione, per vedere che cosa succede in una realtà dove non sono garantiti i principi base che governano la nostra società. Alle volte ci si accorge dell’importanza di una cosa soltanto quando questa viene a mancare. È quello che abbiamo tentato di fare attraverso questo lavoro e lo abbiamo fatto con ironia”.
Uno spettacolo che ha catturato l’attenzione dei più giovani, proponendo il loro punto di vista e facendoli riflettere su valori e concetti pilastri della società e dell’individuo. E chissà, magari qualcuno degli spettatori prenderà in mano la Costituzione per leggerla, perché come ha ricordato Alessandro Lise: “è scritta così bene, che non è possibile riscriverla meglio”.
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