Buie. Molto ottimismo dopo la prova in lingua italiana

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Buie. Molto ottimismo dopo la prova in lingua italiana
Rafael Sinožić, Elian Conti e Ryan Vizintin. Foto Nicole Mišon

Oggi, martedì 17 giugno, si è profilata come una giornata di esami di maturità anche per i ragazzi delle classi quarte della SMSI “Leonardo da Vinci” di Buie, alle prese con la prova di lingua e letteratura italiana.
La prova di italiano è stata concepita in un unico livello, mentre negli anni precedenti, gli allievi potevano scegliere tra il livello A e B, suddivisi in base alla difficoltà. Ma come sono stati vissuti questi esami da parte degli allievi? Sicuramente con un po’ di preoccupazione, ma tutto sommato abbastanza serenamente, almeno a giudicare da quanto raccontano loro stessi. Appena usciti dalle aule ne abbiamo incontrato alcuni. “È stata un’esperienza nuova, totalmente diversa dalle verifiche che abbiamo svolto finora. Penso che sia andata bene, mi aspettavo un esame forse un po’ più difficile, ma non vorrei sfidare la sorte – ha commentato Ryan Vizintin della IV informatici -. Non avevo grandi aspettative, non sapevo benissimo nemmeno come funzionasse l’esame, ma sono arrivato qui con tanta volontà, mi sono messo d’impegno e spero di raccogliere buoni frutti”.
C’è chi per questa verifica si è preparato molto e ha studiato intensamente utilizzando tutto il materiale a disposizione. “Mi aspettavo un esame forse un po’ più difficile, ma è andato bene perché mi sono preparato – ha dichiarato Elian Conti della IV liceo scientifico -. Ho studiato sia dai libri, sia dai quaderni, che dagli appunti di questi 4 anni, aiutandomi anche con Internet, insomma, un po’ da tutte le fonti. La parte più difficile è stata capire il significato dei testi, ma le domande erano strutturate bene, ciò ha semplificato le cose”.
Rafael Sinožić della IV liceo si aspettativa un esame articolato in modo diverso: “Non è stata una verifica semplice, ma nemmeno difficile quanto me la immaginavo, speriamo sia andata bene, vedremo… Credevo ci sarebbero state più poesie e domande sugli autori e di grammatica, che invece non c’erano. Non mi aspettavo assolutamente che ci chiedessero l’origine degli autori, erano presenti troppe domande di questo genere. Nel corso delle lezioni ci siamo preparati assieme alla nostra prof, che ci ha fornito schede sui testi più importanti e ci ha mostrato le prove degli anni precedenti, quindi eravamo abbastanza preparati”.
Queste le sensazione, i commenti e le opinioni alla fine dell’esame di lingua italiana con i quali i ragazzi, in linea generale, si sono trovati d’accordo. Dal chiacchiericcio tra i corridoi della scuola sembra che la prova più temuta sia quella di lingua croata. Su una cosa però non c’è dubbio: tutti sperano in un buon risultato per coronare nel migliore dei modi il loro percorso scolastico.

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