Alcune riflessioni di fine mandato

Conferenza stampa del Consiglio regionale della minoranza autoctona

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Alcune riflessioni di fine mandato
Valmer Cusma, Gianclaudio Pellizzer ed Ennio Forlani. Foto: ROBERTA UGRIN

Si è svolta ieri nela biblioteca della Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno la conferenza stampa convocata dal Consiglio regionale della minoranza nazionale italiana autoctona alla quale hanno partecipato il presidente uscente, Gianclaudio Pellizzer e i consiglieri Valmer Cusma ed Ennio Forlani.
Pellizzer ha presentato il lavoro svolto dal Consiglio nel mandato che si conclude, illustrando i numerosi temi trattati nel corso delle 15 sedute svolte. Tra i tanti, ha messo in risalto quelli legati alla ricezione in penisola di Radio e TV Capodistria, altri inerenti ai diritti acquisiti e alle problematiche createsi nelle Città e nei Comuni nei quali ai consiglieri delle file della CNI è stato negato di prestare giuramento in lingua italiana, alle proposte di tutela del Terrano, di etichettatura bilingue dei prodotti istriani, di intitolazione dell’Ospedale polese al dott. Geppino Micheletti, alle richieste al Ministero della Scienza e dell’Istruzione per il ripristino della lingua italiana nelle scuole della maggioranza, all’istituzione della Giornata del ricordo dell’esodo di massa dalla nostra Regione, come anche alla creazione di un indirizzo e-mail per segnalazioni sulla mancata applicazione dell’uso corretto del bilinguismo.
Pellizzer ha inoltre spiegato che il Consiglio della minoranza nazionale italiana autoctona della Regione istriana aderisce di frequente ai bandi di concorso promossi dalla Regine FVG, in modo da poter ottenere i mezzi necessari per la realizzazione di vari progetti in corso avviati dal Consiglio. Nel mandato si sono svolti pure incontri con il ministro Ivan Malenica, con il quale si è discusso dei diritti della CNI e dell’applicazione del bilinguismo; con il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, il quale ha in seguito riportato al ministro Di Maio alcuni punti chiave di fondamentale importanza per la CNI. “Attraverso il nostro operato cerchiamo di avvicinare le giovani generazioni al patrimonio culturale territoriale, facendo conoscere e capire la storia della CNI, la lingua italiana ma anche il dialetto istroveneto nelle sue sfaccettature locali. Favorendo lo sviluppo di attività didattiche si valorizzano le tradizioni locali istriane e lo sviluppo dell’identità e dell’appartenenza”, ha detto Gianclaudio Pellizzer.
In conclusione, il Consiglio regionale della minoranza nazionale autoctona non si ritiene molto soddisfatto della situazione attuale riguardante la tutela della componente italiana in Regione in quanto ad applicazione del bilinguismo, ma comunque auspica che in un futuro tutti gli attori chiamati a tutelare la CNI agiscano in maniera sinergica e nel reciproco rispetto.

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