Albona, il «Mine Tour» per rivivere il passato

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Albona, il «Mine Tour» per rivivere il passato

ALBONA | La torre mineraria di Albona sarà restaurata entro la fine del 2019. Lo ha confermato ieri il sindaco Valter Glavičić durante una riunione convocata presso la sede municipale per la firma dell’accordo di finanziamento del progetto “Mine Tour” che ne prevede, appunto, la ricostruzione e che sarà realizzato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Slovenia-Croazia.

Il progetto è finalizzato alla tutela attiva e alla valorizzazione del patrimonio minerario attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti turistici sostenibili nell’ambito di iniziative transfrontaliere. È iniziato ufficialmente lo scorso 1º settembre e la Città di Albona è capofila del progetto, che avrà una durata di 30 mesi nel corso dei quali sarà ricostruito anche il monumento naturale della miniera di litio Sitarjevec nella città slovena di Litija, che è uno dei partner nel progetto e il cui sindaco, Franci Rokavec, ha partecipato all’incontro svoltosi ieri ad Albona.
“La torre mineraria è un simbolo della nostra città e del nostro patrimonio minerario. È un grande piacere tenere in mano oggi, da una parte, il progetto principale per la ricostruzione della nostra torre mineraria, la valutazione del quale da parte dalla Soprintendenza ai beni culturali è ancora in corso e dall’altra, quest’accordo di finanziamento”, ha dichiarato il sindaco di Albona prima di firmare l’accordo con Dimitrij Pur, vicedirigente dell’Organo amministrativo del Programma di cooperazione Interreg V-A Slovenia-Croazia.
La ricostruzione della torre mineraria – il progetto esecutivo è stato redatto dalla ditta zagabrese “Studio Arhing” – dovrebbe iniziare con un intervento di ristrutturazione che impedisca innanzitutto un ulteriore degrado della struttura, rendendola sicura per le visite turistiche. Questa fase comprenderà il consolidamento delle fondamenta della torre, che secondo gli esperti dell’assessorato all’Assetto territoriale della Città di Albona sarà la parte più impegnativa del progetto. Con i lavori successivi la struttura dovrebbe essere dotata di tutti gli elementi necessari per l’installazione di un ascensore al suo interno, con il quale i visitatori avranno la possibilità di scendere nel sottosuolo allo stesso modo in cui lo facevano nei decenni passati i minatori albonesi.
Oltre che con il restauro delle due strutture, Albona e Litija saranno collegate anche da un nuovo piano di gestione dei visitatori, un modello di marketing transfrontaliero, un programma di educazione e una guida turistica per la promozione del patrimonio minerario. Il budget complessivo del progetto è di circa 1,14 milioni di euro, di cui l’85 per cento attinti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale. Quello della Città di Albona è di 403.574 euro, di cui un importo di 60.536 euro sarà stanziato dal bilancio cittadino.
I partner sloveni nel progetto sono il Centro per lo sviluppo “Srca Slovenije” e l’Ente sloveno per l’edilizia, rappresentati ieri rispettivamente da Anamarija Kamin e Mateja Golež, come pure l’Ente nazionale per il turismo. I partner croati sono l’Ente per il turismo della Regione istriana e l’associazione non governativa albonese “Labin Art Express XXI”, promotore della valorizzazione del patrimonio minerario e della realizzazione della Città sotterranea. Ha contribuito al progetto anche la ditta “Euroservis” di Trieste. Presenti all’incontro anche Dunja Babić, responsabile per il coordinamento della fase attuativa dell’accordo in seno all’Agenzia per lo sviluppo regionale della Repubblica di Croazia e Robert Mohorović, dell’Ufficio cittadino per i progetti europei.

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