Piazza Marafor. Non solo Roma, anche Età del bronzo e del ferro

Sondaggi in funzione della stesura della documentazione progettuale per il rinnovo dell’area

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Piazza Marafor. Non solo Roma, anche Età del bronzo e del ferro
Piazza Marafor. Foto: DENIS VISINTIN

Piazza Marafor continua a sorprendere con il riaffiorare della storia. I sondaggi effettuati in funzione della preparazione della documentazione progettuale per il rinnovo della piazza, stanno riportando alla luce la plurimillenaria storia parentina e la sua preistoria. Finora sono emersi strati e testimonianze delle Età del bronzo e del ferro, d’epoca romana e medievale, per i quali si sta pensando alla presentazione al pubblico, senza ostacolare l’odierna funzione della piazza, sulla quale si affacciano ristoranti con terrazzi, negozi, abitazioni e un albergo, puntando a fare di essa un salotto di ritrovo civico. Per fare il punto della situazione, ieri ci si è ritrovati sul luogo dei lavori.

I curatori del Museo del territorio parentino Gaetano Benčić, Davor Munda e Klaudia Bartolić Sirotić stanno lavorando da più d’un mese e si sta avvicinando il momento in cui si dovrà decidere, assieme alla Sovrintendenza ai beni culturali, in merito alla presentazione dell’elaborato che servirà da base di partenza per la progettazione dell’intervento di rinnovo. “Siamo orgogliosi del nostro contributo alla Città di Parenzo, consci che questo momento è molto particolare, avendo il Municipio deciso di finanziare il rinnovo del patrimonio culturale. Questo è un progetto molto delicato e impegnativo, preparato da molti anni e sono certa che il successo finale non mancherà,” ha detto la direttrice del Museo del territorio parentino Elena Uljančić.
A riassumere lo stato attuale delle indagini archeologiche è stato lo studioso connazionale Gaetano Benčić, che ha accentuato la storica occasione di studiare e vedere com’era la piazza in passato, molto più estesa rispetto a oggi. La pavimentazione è stata ispezionata quasi tutta e si possono notare dei punti in cui il lastricato è rimasto ben conservato, anche se ha ormai 2mila anni, essendo stata la piazza realizzata all’epoca in cui sorse la colonia romana Iulia Parentium. Questa era il centro della città, con i suoi tempi a settentrione e a meridione e a contatto con la Decumana. “Abbiamo sondato anche le vie laterali, dove il lastricato si trova pure in un ottimo stato, come lo sono gli elementi che circondano il foro, le gradinate verso il campidoglio e i canali per le acque reflue. Qui la vita cittadina s’è mantenuta a lungo, tanto che Marafor funzionava anche in epoca medievale. Nel tardo Medioevo è stata costruita la grande cisterna (10 x10 metri, profonda più di 4), ampliata nel XVII secolo. La cisterna ci è nota dalle fonti storiche e ora abbiamo l’occasione di capire che cosa si trovasse qui prima di Roma. In questo momento ci troviamo sopra un sito preistorico, con certamente una fase dell’Età del bronzo e un’altra di quella del ferro. Si tratta d’uno strato ancora in fase di studio, ma che certamente precede Roma di 1500-2000 anni. Per gli archeologi si tratta di un’occasione più unica che rara di partecipazione a un progetto d’indagine, visione e progettazione d’un foro romano, visto pure l’emergere di numerosi elementi architettonici, altrove raramente visibili”, ha detto Gaetano Benčić.
Il sindaco Loris Peršurić ha espresso soddisfazione per i lavori e l’emergere della storia cittadina, in un anno che sta trascorrendo nel segno del recupero del patrimonio culturale urbano, che proseguirà anche l’anno prossimo. Il riferimento è non soltanto a piazza Marafor, ma pure alla sede museale barocca, dove i lavori dovrebbero in gran parte terminare entro giugno e al Battistero della Basilica Eufrasiana, il cui restauro è in corso. Si sta progettando pure il rinnovo della Casa Romanica, in prossimità di piazza Marafor, della Casa dei due Santi, dietro alla sede museale, della facciata della chiesa della Madonna degli Angeli in piazza Libertà (Fora le porte) e della Casa memoriale di Joakim Rakovac a Racovaz (Rakovci).
Il progetto di recupero di piazza Marafor dovrebbe essere pronto alla fine della stagione turistica e d’inverno inizieranno i lavori di ristrutturazione. Si spera anche nella seconda e terza fase dei lavori, che dovrebbero interessare le vie laterali della piazza, ma ciò dipenderà dalle dinamiche progettuali e dai tempi di rilascio delle licenze. In corso pure la progettazione delle nuove fasi di rinnovo della Riva e il rifacimento delle facciate di alcune abitazioni nel nucleo storico. “Si tratta di lavori che si possono vedere e toccare con mano, dietro ai quali sta un certosino lavoro che coinvolge molte persone alle quali va il mio ringraziamento,” ha concluso il primo cittadino.
Riassumendo, a Marafor sono finora emersi la pavimentazione del foro romano, lo stato preistorico sottostante, delle Età del bronzo e del ferro, la cisterna medievale citata nel 1419, un canale fognario romano e il nodo di congiunzione del foro con il Decumano, nonché resti ossei e frammenti in ceramica.
Presenti all’incontro pure gli assessori cittadini agli Impianti comunali e alla Pianificazione ambientale Marino Poropat e Damir Hrvatin.

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