Un «vecchietto» al passo con i tempi

Celebrato il 100° del cantiere di Ponte sull’isola di Veglia e presentata la monografia «La tradizione per il futuro»

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Un «vecchietto» al passo con i tempi
Il cantiere di Ponte. Foto: RONI BRMALJ

Navigare necess est. Di conseguenza è necessaria anche la manutenzione delle barche e delle navi. Lo ha dichiarato ieri il direttore del cantiere di Ponte (Punat) sull’isola di Veglia, Mario Wagner, in occasione della celebrazione del 100° anniversario. Un evento che ha visto la presenza di tantissimi ospiti, dipendenti attuali e quelli che si godono la meritata pensione, nonché ospiti come Heri Bezić, a capo della Camera regionale d’economia, la vicepresidente della Regione litoraneo-montana, Marina Medarić e Daniel Strčić, sindaco di Ponte. “Senza i nostri dipendenti, attuali ed ex, oggi non saremmo qua – ha detto Wagner –. 100 anni possono sembrare tanti, anche se noi siamo giovani perché ci teniamo al passo con i tempi per quanto riguarda la tecnologia. Siamo pronti per tutte le sfide. Entro l’anno prossimo avremo una nuova piscina per il rodaggio delle nuove navi, della grandezza di 16 metri, grazie alla quale diminuiremo l’inquinamento del mare durante il periodo di prova. Il valore della piscina è di 50 milioni di kune”.

Cambiati tanti stati e governi
Daniel Strčić ha dichiarato che 100 anni non sono pochi. “In questi anni abbiamo cambiato tanti Stati e altrettanti governi. Ogni cambiamento ha portato delle nuove regole alle quali ancora oggi ogni persona giuridica deve attenersi quotidianamente. Ringrazio tutti voi che lavorate nel cantiere, i vostri genitori, nonni e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo e ci hanno permesso di essere qui ancora oggi”, ha detto il sindaco.
Un anniversario importantissimo, come dichiarato da Marina Medarić, anche per il fatto che tutti quanti noi sappiamo quanti siano stati i momenti di crisi nella cantieristica negli ultimi decenni. “Per fortuna abbiamo saputo mantenere viva la nostra tradizione anche sull’isola di Veglia. So quanto questo sia difficile e impegnativo. Oggi possiamo essere fieri del fatto che il cantiere di Ponte, assieme al marina del gruppo Punat, sia riconoscibile sulle carte nautiche di tutta Europa”, ha detto la vicepresidente.
Congratulazioni e ringraziamenti anche da parte di Heri Bezić, che a nome della Camera d’economia ha consegnato al direttore un riconoscimento e una targa.

La monografia
Durante la celebrazione è stata presentata anche la monografia scritta da Dragutin Žic e intitolata Tradicija za budučnost (La tradizione per il futuro). Žic è stato, come detto dai rappresentanti dell’editore, un visionario che ha saputo implementare nel cantiere tantissime sue idee e soluzioni tecniche grazie alle quali lo stesso ha subito una grande modernizzazione. Un libro di 300 pagine, diviso in 6 capitoli con oltre 300 foto che raccontano i cent’anni del cantiere. “Se non ci fossero stati gli abitanti di Ponte, ovvero i 1.860 dipendenti, oggi non ci sarebbero le 478 navi realizzate in totale in questo cantiere. Non ci sarebbe il marina e di conseguenza non potremmo celebrare quest’importante anniversario”, ha detto Žic. Il riassunto in lingua italiana è stato tradotto da Melita Sciucca, presidente della Comunità degli Italiani di Fiume.

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