Traghetto Giuseppe Franza. Prosegue lo status quo

Il traghetto è sempre agli ormeggi, il Consolato italiano scende in campo

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Traghetto Giuseppe Franza. Prosegue lo status quo

Negli ultimi giorni è calato il silenzio sulla vicenda del traghetto Giuseppe Franza, di proprietà della società di navigazione Caronte&Tourist S.p.A., con sede a Messina, che dallo scorso 8 luglio è ormeggiato sul Molo Orlando in attesa delle necessarie autorizzazioni per l’introduzione della linea stagionale Fiume-Faresina (Porozina), che sarebbe dovuta essere operativa a partire dal 15 luglio scorso. Dopo il nullaosta da parte dell’Agenzia per il traffico marittimo costiero (AOLPP), la scorsa settimana il ferry-boat è stato anche esaminato da parte degli ispettori della Capitaneria di porto, i quali hanno constatato di come la nave sia idonea alla navigazione e soddisfi i dovuti standard di sicurezza. A questo punto mancano all’appello l’autorizzazione per il cabotaggio da parte del Ministero dei Trasporti, nonché quella relativa agli orari del collegamento che dovrebbe venire rilasciata delle Autorità portuali di Fiume e di Cherso.
“Nel frattempo non ci sono state novità – ci rivela una nostra fonte vicina all’armatore messinese –. Il Ministero aveva promesso la concessione della licenza di cabotaggio già venerdì scorso, ma così non è stato. L’auspicio, ora, è che venga concessa entro la prossima settimana. Per quanto riguarda invece le autorizzazioni dei due organi portuali, la società non vuole forzare i tempi e preferisce andare per gradi. Ciò significa che solamente dopo aver incassato l’OK ministeriale, verrà ripresa la trattativa con Fiume e Cherso”.
In altre parole, la Giuseppe Franza rimarrà nel porto fiumano a oltranza.
“La società rimane comunque fiduciosa e conta che la vicenda si risolva entro la fine del mese, in modo tale da far partire la tratta già all’inizio di agosto”, ha aggiunto la nostra fonte, svelando infine che nel caso è stato interpellato anche il Consolato italiano di Fiume. Abbiamo quindi raggiunto telefonicamente il Console Paolo Palminteri, il quale ci ha confermato che il Consolato è interessato al caso e che è al lavoro per accelerare le pratiche di rilascio delle necessarie autorizzazioni locali.

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