Raduno dei Fiumani tra editoria, incontri e tantissimi premi

La 60ª edizione con tappa a Trieste

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Raduno dei Fiumani tra editoria, incontri e tantissimi premi
Una veduta di Fiume. Foto: Roni Brmalj

Il 60º Raduno dei Fiumani, al via domani, sarà all’insegna del ritorno culturale nella città d’origine, Fiume, che dal 31 ottobre al 3 novembre prossimi li vedrà protagonisti di incontri, convegni, presentazioni e momenti conviviali. L’organizzazione vede unite diverse sigle, che insieme all’AFIM, daranno vita agli appuntamenti: dalla Comunità degli Italiani di Fiume, alla Società di Studi Fiumani, le scuole CNI, il Dipartimento di Italianistica, l’Arti cinema e la stessa municipalità fiumana, che metterà a disposizione la sua Aula consiliare in Corso per un momento di grande spessore. Occhi puntati sul cofanetto bilingue del grande autore fiumano Franco Vegliani, con la presentazione della sua opera più famosa “La frontiera”. E anche la più attuale in questo momento in cui i confini mostrano tutta la loro tragica prepotenza. A sottolineare l’evento sono stati chiamati al Convegno del 31 ottobre, che si svolgerà appunto a Palazzo municipale a Fiume, con inizio alle ore 9.30, docenti delle Università di Genova, Trieste e Fiume, ma anche giornalisti e scrittori. Nell’anno in cui l’allargamento di Schengen ha cancellato le barriere fisiche tra i Paesi, arrivare nel capoluogo quarnerino è un attimo, assaporare un intimo senso di libertà è legittimo, sperare che questa situazione si consolidi, nonostante i segnali di guerra che giungono da varie parti del continente e del Mediterraneo, è impegno di tutti, ognuno nell’intimo delle proprie realtà e competenze. Che cosa significa oggi… La frontiera? È un monito, uno spunto di profonda riflessione, un invito a rivedere le strategie del presente e del domani. Nel libro di Franco Vegliani, pubblicato nel 1964, si narra del destino emblematico di due giovani soldati nati sulle isole dalmato-quarnerine, che combattono la Prima e la Seconda guerra mondiale dovendo fare i conti con la propria appartenenza. Incombono sulle loro coscienze il mondo di provenienza, l’inclemenza della storia che li travolge e un sentire di confine che non riesce a stare dentro alle definizioni di statisti e strateghi, deborda, avanza dubbi, si agita chiedendo rispetto e giustizia. Ma le guerre non sono mai giuste, le guerre vanno sempre rifiutate, una consapevolezza che, suo malgrado, può essere essa stessa deleteria per l’una o per l’altra parte, le guerre creano disorientamento e sofferenza.
Una riflessione che oggi più che mai rivela la propria incredibile attualità. Franco Vegliani, soldato egli stesso in Africa, narra nel romanzo la presa di coscienza di questi due giovani nelle due guerre che sarà determinante nel loro destino.
L’anno del 60º Raduno dei Fiumani, è però anche l’anno in cui cadono i confini con l’allargamento di Schengen, motivo per cui l’evento si arricchisce di tanti contenuti anche prima ancora di giungere al convegno di Fiume. Una nutrita delegazione dell’AFIM e della Comunità degli Italiani, verrà accolta infatti a Trieste domani, 27 ottobre, dal sindaco Roberto Dipiazza che proprio nel sodalizio di Palazzo modello il 10 gennaio scorso partecipò all’incontro dedicato alla cancellazione dei confini e all’apertura di uno spazio europeo sempre più importante. Sempre domani, alle ore 17.30, all’IRCI verrà presentato il libro di Massimo Superina “Fiume al lavoro”. Il giorno successivo, sabato, la delegazione sarà presente alla consegna dei premi MLHistria, domenica visiterà a Grisignana la galleria dell’artista fiumano Bruno Paladin e lunedì mattina incontrerà a Rovigno il Centro di Ricerche storiche e nel primo pomeriggio la Comunità degli Italiani locale. Lunedì, 30 ottobre, dopo il convegno su Franco Vegliani, si svolgerà la consegna del Premio Michele Maylender a Palazzo Modello e in serata all’Art cinema la proiezione del film di Franco Giraldi “La frontiera” tratto dal libro di Vegliani, con conseguente dibattito. Seguiranno altri incontri in Istria il 1º novembre con la storia e la realtà locale della zona di Pisino/Gimino. In serata la presentazione alla CI di Fiume del CD di Canzoni fiumane firmato da Squarcia-Valencic-Pamich. Il 2 novembre il tradizionale appuntamento alla Cripta di Cosala e altri incontri associativi. Il 3 novembre sarà dedicato alle scuole CNI con la consegna dei Premi del Concorso “Liberiamo la fantasia” e, per concludere, un momento di grande importanza, la consegna dei Premi per le migliori tesi di laurea selezionate dai docenti del Dipartimento di Italianistica di Fiume e delle borse di studio per gli studenti che la prossima estate frequenteranno corsi di italiano all’Università di Perugia.

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