Poste croate, tanti problemi

Ritardi e missive non recapitate, postini merce rara, arrivano due o tre volte al mese anche se viviamo in centro. Il boom degli acquisti online provoca ulteriori disagi nella consegna. I casi si risolvono, ma non sempre. L’iter è spesso (troppo) lungo e richiede tanta pazienza

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Poste croate, tanti problemi
Il Centro di Kukuljanovo. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Ricordiamo con un po’ di nostalgia i bei tempi quando per Natale il postino ci portava gli auguri di parenti e persone care. I postini erano chiamati a fare gli straordinari perché oltre alla posta ordinaria, per alcune settimane, c’erano da smaltire montagne di biglietti di auguri. Con l’avvento dei servizi online, molti di noi non ricevono più nemmeno le meno romantiche bollette. Quello del postino, comunque, non è un profilo professionale a rischio. Le Poste croate, nel frattempo, si sono orientate verso nuovi servizi, soprattutto quello della distribuzione di pacchi. Il commercio online ha fatto cambiare drasticamente i servizi postali che si sono dovuti adeguare. L’azienda “Hrvatska Pošta” è un’impresa pubblica, un’azienda statale al 100 per cento, che gioca la sua partita con numerose compagnie che offrono servizi di corrieri.

La compagnia statale negli ultimi anni ha affrontato una serie di grossi investimenti, realizzando a Velika Gorica uno dei più grandi centri logistici e di smistamento dell’Europa Sud-prientale. È stato il presupposto per garantire all’azienda croata di acquisire l’esclusiva per la distribuzione per conto di Amazon coprendo l’area geografica compresa tra la Slovenia e Cipro.
Mentre in quel settore le Poste croate si sono imposte sul mercato internazionale, su quello nazionale non si notano sempre dei benefici per l’utenza. Abbiamo cercato, invano, di stabilire un contatto diretto con un addetto stampa o un’altra figura che si occupi delle pubbliche relazioni, ma l’unico canale di comunicazione percorribile è quello riservato ai clienti. C’è un numero telefonico, a pagamento, beninteso, con il solito centralino e i soliti operatori “al momento tutti occupati”.
Avendo un caso concreto tra le mani, ci siamo recati, come ai vecchi tempi, allo sportello della Posta 2 in via Krešimir. Il “caso” consiste in una consegna mai eseguita. Si tratta di un acquisto fatto su eBay e un pacchetto proveniente dalla Francia, una raccomandata tracciabile. La tracciabilità consiste nel poter disporre di un codice tramite il quale seguire il percorso delle missive. Lo fa per noi anche eBay che, una volta consegnato il pacco, dichiara felicemente conclusa l’operazione tra venditore e acquirente. Cosa succede quando eBay dichiara “consegnato” l’oggetto, mentre il destinatario non ha ricevuto nulla? “Ci lasci i dati e il numero di telefono. Le faremo sapere. Sembra che il postino abbia dapprima confermato e quindi ritirato la conferma che effettua tramite lo smartphone”, ci ha detto l’impiegata, come a un cliente normale. Come la mettiamo se il pacchetto è andato perso? Sul sito delle Poste croate, come su eBay, l’oggetto risulta consegnato. A questo punto non si può richiedere alcun rimborso? “Vi faremo sapere”, ha ripetuto l’impiegata, visibilmente imbarazzata. Non ha detto nulla di quella che può essere l’origine del mistero, cioè della carenza cronica di personale e dei postini che non riescono a smaltire la mole di pacchi e pacchetti presi in consegna. Non lo sappiamo e non lo sapremo mai quanti “casi isolati” avvengono tutti i giorni.
In compenso, ne abbiamo almeno altri due, di natura simile, ma senza misteri. Un acquisto online fatto in Croazia con tanto di spedizione e recapito a domicilio, se si utilizzano le Poste croate, può darci delle noie. “Recapiteremo l’oggetto presso l’ufficio postale che ci indicherete”, è la versione semplificata del messaggio ricevuto, anche se avete pagato per la consegna a domicilio. Il messaggio è arrivato da Kukuljanovo dove veniva inaugurata, nel marzo dello scorso anno, la nuova struttura che avrebbe dovuto garantire un miglioramento sostanziale del sistema di distribuzione a livello locale. Una volta ancora, in via non ufficiale, ci hanno spiegato che non ci sono postini.
Infine, come la mettiamo con le missive più importanti, come un invito a un’udienza in tribunale? Se il postino ci fa visita, anche se viviamo a pochi minuti dal centro, di tanto in tanto, due o tre volte al mese, ci può capitare di non poter adempiere ai nostri obblighi. Stesso discorso per le bollette, consegnate in ritardo che determinano, inevitabilmente, anche gli interessi di mora. Ci si può lamentare, per ogni singolo caso, in forma scritta o al centralino. I casi si risolvono, talvolta, ma ci vogliono mesi per far valere i nostri diritti. Il meccanismo, comunque, ci incoraggia, semmai, a desistere.

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