Porto di Trieste Oggetto di attenzioni a livello globale

0
Porto di Trieste Oggetto di attenzioni a livello globale

TRIESTE | Il convegno che il 18 marzo 2019 è stato dedicato ai 300 anni dalla concessione della patente di Porto franco alla città di Trieste da parte dell’Imperatore Carlo VI, è stato l’anticamera di una serie di incontri che si sono successivamente svolti sia nella Camera di Commercio di Trieste, un BtoB con le imprese austriache, ma anche della firma, presso la Sala Rossa della Torre del Lloyd a Trieste, di due “Memorandum of Understanding” per implementare le relazioni ferroviarie tra il Porto di Trieste e l’hinterland di riferimento nel Centro-est Europa. I firmatari sono stati il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale Zeno D’Agostino, la società ferroviarie ÖBB-INFRA e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per il primo e per il secondo la Rail Cargo Austria (RCA).

“Obiettivo dei memorandum – come sottolineato da Zeno D’Agostino – è rafforzare i collegamenti tra il nodo logistico del Porto di Trieste, strategico per l’FVG e l’intero Nordest, e la rete ferroviaria europea, promuovendo lo sviluppo dei sevizi intermodali in particolare tra lo scalo giuliano e i terminal marittimi e terrestri del continente centro-orientale”.
La ragione è molto chiara ed è stata sottolineata anche durante gli interventi della mattinata, ovvero l’importanza dello sviluppo delle attività intermodali e ferroviarie, in particolare della ferrovia austriaca, a determinare il risveglio del Porto di Trieste in questi ultimi anni.

Come un ritorno al passato

“Come in un ritorno al passato – spiega il presidente dell’Authority –, le logiche che sottostavano allo sviluppo portuale secoli fa sono le stesse che oggi si riconfigurano e che fanno del Porto di Trieste oggetto di attenzioni a livello globale. Credo sia uno dei pochissimi casi, se non l’unico in cui l’ente gestore di un’infrastruttura logistica portuale non transfrontaliera raggiunge un accordo con i grandi gestori di reti e servizi ferroviari di due Paesi, Italia e Austria, per andare a delineare le ipotesi future di analisi e di investimento. Gli accordi definiti sono molto concreti e permetteranno di pianificare al meglio lo sviluppo futuro del porto di Trieste, offrendo garanzie sia a chi già vi opera sia ai potenziali futuri investitori”.

Comune strategia di sviluppo

Ma quali impegni prevede tale accordo? Impegna le parti a condividere una comune strategia di sviluppo finalizzato all’ottimizzazione dei processi logistici, attraverso il potenziamento della rete e il conseguente incremento di capacità dei terminal di destinazione. Concretamente i memorandum condurranno i firmatari a valutare possibili ammodernamenti, nuove opere e la rimozione di eventuali colli di bottiglia, al fine di agevolare l’attività dei vettori ferroviari. Alla fine dell’incontro, i due massimi esponenti delle due realtà austriache, hanno rilasciato queste dichiarazioni ufficiali: “Trieste è un modello da seguire per quanto riguarda l’efficienza dell’interconnessione di diverse modalità di trasporto. Qui navi e ferrovia sono collegate e formano una catena logistica ottimale. Siamo molto orgogliosi che Rail Cargo Austria sia un partner logistico importante per il Porto franco di Trieste – ha dichiarato Andreas Matthä, CEO di ÖBB –. Come partner integrato, dotato di una forte rete ferroviaria, vogliamo dare un ulteriore impulso al trasporto merci via treno, così da garantire una tipologia di trasporto economica e rispettosa dell’ambiente. Siamo certi che, insieme ai nostri partner italiani, continueremo su questa strada anche in futuro”. E di seguito. “L’accordo – ha sottolineato Christian Colaneri, direttore commerciale di Rete Ferroviaria Italiana – rappresenta un ulteriore passo verso un modello di integrazione che ha come obiettivo lo sviluppo del trasporto merci su rotaia e l’intermodalità. La collaborazione con il Porto di Trieste e con ÖBB Infrastruktur rientra proprio in questa strategia, che RFI sta portando avanti su tutto il territorio nazionale e che punta a migliorare sempre più la connettività fra i porti e la rete ferroviaria, con l’obiettivo finale di agevolare lo shift modale, con benefici per il sistema logistico nazionale, per l’economia, per l’ambiente”.

Magazzini carichi di merci

La capacità di formare treni che spostino le merci verso il resto d’Europa è uno degli obiettivi che ha dato modo al Porto franco di Trieste di immaginare il proprio ruolo e di mutare le sorti stesse di tutto il territorio interessato. Già ora i magazzini a disposizione sono carichi di merci grazie alla ridestinazione di aree come quella adiacente alla Wartsila. E di spazi da riqualificare ce ne sono ancora. Il che significa reddito e posti di lavoro.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display