Pietre d’inciampo: per non dimenticare mai

Tre nuove targhe in ricordo delle famiglie Werndorfer e Schwarzenberg

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Pietre d’inciampo: per non dimenticare mai
Le tre Pietre d’inciampo collocate in via Zagabria 19. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Fiume non dimentica e rende omaggio ai suoi concittadini, vittime di un tragico destino durante uno dei più tristi capitoli della storia, quello della Shoah. Ieri, con una sentita cerimonia commemorativa, sono state poste altre tre pietre d’inciampo bilingui – italiano e croato – ai piedi del palazzo residenziale contrassegnato dal civico 19 di via Zagabria, ai tempi via Mario Angheben, nell’area dei Mercati cittadini, a perenne ricordo di Eugenio e Guglielmo Werndorfer ed Elena Schwarzenberg, i quali vi abitarono e durante la Seconda guerra mondiale, precisamente il 20 febbraio del 1944, furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz e lì uccisi. L’iniziativa è dovuta alla nipote dei coniugi Elena e Guglielmo, Aurelia Elena Werndorfer che, sostenuta dalla famiglia, ha voluto così rendere omaggio ai nonni e allo zio, scomparsi tragicamente, che lei non ha mai avuto modo di conoscere. A partecipare alla commovente cerimonia di ieri sono stati la stessa nipote Aurelia, la sorella Claudia e il fratello Guglielmo, i membri delle famiglie Werndofer e Schwarzenberg, la vicesindaco di Fiume, Sandra Krpan, i rappresentanti della Comunità ebraica di Fiume, il rabbino Luciano Moše Prelević e il coro “Fratellanza” della Comunità degli Italiani, che per l’occasione ha eseguito due canti, “Hévenu Shalom Aléchem” e “Hava Nagila” (solista Melita Andreutti).

«Un atto misericordioso»
“Si tratta di un atto importante e misericordioso per tutta la comunità – ha dichiarato il rabbino Prelević – alla pari di quelli che si svolgono in tutta l’Europa a ricordo di quelle persone che purtroppo subirono l’Olocausto e che non poterono avere una degna sepoltura. Queste pietre sono pure un monito alle generazioni attuali e future, per non ripetere i terribili errori del passato. In Croazia, Fiume è stata la prima ad aderire all’iniziativa delle pietre-ricordo, seguita poi da Zagabria e Čakovec”. La vicesindaco Sandra Krpan ha voluto ringraziare i fautori dell’iniziativa che, come ha specificato, rappresenta un gesto simbolico dal forte impatto emotivo per tutti i cittadini, che in tal modo possono conoscere un altro tassello di storia della loro città.
Aurelia Werndorfer ha espresso, a nome suo e delle due famiglie, un sentito ringraziamento alle autorità cittadine che hanno capito l’importanza dell’iniziativa, alla professoressa Rina Brumini per il suo impegno, alle comunità ebraica e italiana di Fiume per avere impreziosito questo momento così toccante.
A posare le tre pietre d’inciampo sono stati i nipoti, Aurelia, Claudia e Guglielmo, e il giovane pronipote Gabriele di dieci anni, quale simbolo delle nuove generazioni, al quale rimane l’eredità del ricordo della storia delle due famiglie.

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