Fiume. Percussioni e giardinaggio, allegria in Comunità

Il primo appuntamento della serie dedicata agli alunni delle scuole elementari è stato un successo. Gli alunni hanno appreso l'arte del ritmo e quella della cura delle piante

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Fiume. Percussioni e giardinaggio, allegria in Comunità
Al suono dei tamburi. Foto: RONI BRMALJ

Una mattinata spesa bene per gli alunni delle terze classi delle Scuole elementari italiane di Fiume. Grazie al progetto innovativo e con l’intento di invogliare i bambini e i giovani a frequentare la Comunità degli Italiani, per partecipare attivamente alle varie attività organizzate, gli alunni hanno avuto modo di seguire due laboratori, uno musicale e l’altro di giardinaggio.

Usciti dagli schemi scolastici, i bambini hanno avuto modo di conoscere, divertendosi e partecipando attivamente, l’arte delle percussioni con il maestro Antonio Ceravolo e l’orticultura con Daniela Torjan. Divisi in due gruppi, agli alunni è stata data la possibilità di seguire ambedue i laboratori per un esperienza indimenticabile e unica.
Il maestro Ceravolo, tramite il “Drumm Circle”, nel Salone delle feste di Palazzo Modello, ha riunito il gruppo in un cerchio creando ritmi armonizzati improvvisati a cui hanno preso parte tutti i presenti, comprese le insegnati, utilizzando una serie di tamburi vari e percussioni di ogni tipologia. Tutti attenti e concentrati per seguire le indicazioni del maestro e creare così un ‘concerto’ di ritmi e suoni. La fusione tra gli allievi e il musicista è stata immediata tanto che al termine dell’incontro tutti si sono detti entusiasti.
”Il mio consiglio a tutti loro è stato di ascoltare la musica – ha dichiarato il maestro Ceravolo –. Ognuno di noi ha il ritmo innato e basta trovarlo. Questi incontro allargano la comunicazione di gruppo, ci si trova bene, ed ognuno, pure un ‘analfabeta musicale’ può partecipare, imparare qualcosa di nuovo e divertirsi. Devo ringraziare la Comunità degli Italiani per aver acquistato una serie di tamburi con cui questi corsi potranno essere organizzati per un pubblico più vasto, grandi e piccini” ha terminato Antonio Ceravolo prima di accogliere il secondo gruppo
Dall’altra parte, nella Sala mostre si “Facevano i cavoli nostri!” ovvero un simpaticissimo laboratorio di giardinaggio per conoscere tutti suoi segreti. Dapprima Daniela Torjan, giardiniera e creativa, ha parlato delle magiche parole “fai giardinaggio, ricicla, cresci, gioisci” in cui vengono adoperati materiali riciclabili e gli scarti da cucina al servizio dell’orticultura. Di seguito, il gruppo armato di guanti, si è immerso nel lavoro di compostaggio con bucce di frutta e gusci di uova mescolati ben bene al terriccio. “Il lavoro di giardinaggio è un’attività bellissima dove le capacità motorie sono importanti. La vita troppo sedentaria fa sì che i bambini dimentichino quanto sia importante l’attività fisica. In questo caso il lavoro salutare in un orto a veder crescere le piante che con amore sono state seminate o piantate” ci ha spiegato Daniela. Sotto l’abile guida della giardiniera i ragazzi hanno tagliato delle bottiglie di plastica trasformandole in contenitori per piante che sono stati riempiti con il terriccio ricco di composto e al quale sono stati aggiunti i lombrichi rossi, che trasformano i rifiuti in terra fertile. La seguente operazione è stata quella di piantare una piantina di cavolo nero, pianta resistente che cresce anche sotto la neve. Dopo di questo, Daniela Torjan ha distribuito delle cipolline che i bambini hanno interrato vicino alla piantina. “La cipolla serve per allontanare le lumache dal nostro cavolo, in quanto questo sono ghiotte di questo ortaggio” ha spigato la giardiniera. Al termine dell’operazione gli alunni hanno appeso sui vasi una riproduzione della farfalla cavolaia che aiuterà a proteggere la pianta dagli insetti dannosi. Per l’impegno dimostrato, agli alunni è stata data la possibilità di portare a scuola le piantine per continuare a curarle e vederle crescere.
Si tratta, come specificato da Gloria Tijan, presidente dell’Assemblea della Comunità degli Italiani, di un primo appuntamento a cui seguiranno altri per tutto l’anno scolastico e che verranno organizzati dal sodalizio stesso. “Il motivo è di invogliare i bambini già in età prescolare e scolare a frequentare le molteplici attività in Comunità. Perciò si è pensato di avviare questi incontri didattici che escono dai parametri scolastici e offrono qualcosa di nuovo e divertente. Ci saranno altri laboratori per tutte le fasce d’età infantili ma pure per quelli più grandicelli” ha concluso la presidente Tijan.

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