«Peer Gynt», per conoscere e conoscersi

In occasione delle Giornate norvegesi a Fiume una delegazione diplomatica ha donato a tre scuole medie 90 copie del noto capolavoro letterario

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«Peer Gynt», per conoscere e conoscersi
Marina Medarić, Dina Linić-Učur, Edita Stilin, Jane Sclaunich, Henry Ponte e Helge Klouman Marstander. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Nell’ambito della versione natalizia delle Giornate norvegesi a Fiume, che si articoleranno dal 5 al 20 dicembre, la sede della Regione ha ospitato la visita del viceambasciatore e del console onorario del Regno di Norvegia, rispettivamente Helge Klouman Marstander e Loredana Frank Jerman. A riceverli, la vicepresidente Marina Medarić e la capodipartimento per l’educazione e l’istruzione, Edita Stilin, affiancate dalla preside del Primo ginnasio croato, Jane Sclaunich, da quella del Primo ginnasio croato di Sušak, Dina Linić-Učur e dal preside del ginnasio “Andrija Mohorovičić”, Henry Ponte. Per l’occasione, ai succitati istituti sono state donate 90 copie del dramma in 5 atti “Peer Gynt” (1867), tradotto in lingua croata, del più celebre drammaturgo e poeta norvegese, Henrik Ibsen, l’autore che ha maggiormente contribuito al rinnovo del teatro moderno. Il libro, scritto tra Roma, Ischia e Sorrento, viene ritenuto il più centrale e identificativo della Norvegia, al pari di “Don Chisciotte” in Spagna o del “Faust” in Germania, sia perché sta al confine tra il primo periodo “romantico” e il successivo periodo cosiddetto borghese, sia in quanto pone in evidenza il problema di fondo dell’opera dell’autore norvegese, cioè l’intrigante rapporto tra l’essere uomo e l’inclinazione a diventare un troll, ovvero a vivere un’esistenza impoverita, grottesca, tendente ad ogni compromesso e irrealizzata.
Medarić, rimuginando sui legami che uniscono la Norvegia e la Croazia, ha dichiarato che “gli amici norvegesi saranno presenti a Fiume durante tutto il mese di dicembre e ci faranno conoscere la loro cultura e la loro gastronomia con una serie di eventi, tradotti in pellicole per bambini e quiz. La Casa dell’infanzia sarà una sorta di base. Nonostante le rilevanti differenze nello sviluppo e nelle dimensioni, in qualche modo queste attività collegano i nostri due Paesi, e il legame più grande è il mare. Esso ci unisce attraverso la cantieristica navale, la navigazione e la gastronomia. La donazione di oggi è un bel gesto da parte dell’Ambasciata che apprezziamo molto e che ringraziamo”.
Stilin ha ribadito la soddisfazione di uno scambio così fruttuoso, ringraziando a sua volta i diplomatici per l’opportunità offerta agli studenti di approfondire le loro conoscenze su Henrik Ibsen. Non da meno il viceambasciatore, che ha auspicato, in concomitanza con il soggiorno del gruppo norvegese a Fiume, un rafforzamento dei già ottimi rapporti con la Città. Il diplomatico ha specificato: “Abbiamo un interesse comune nello sviluppo del settore marittimo, ma anche nella presentazione della cultura norvegese, come ad esempio la donazione dell’opera ‘Peer Gynt’, i quiz, le serate dedicate al cinema, di cui la maggior parte si tiene nella Casa dell’infanzia. In quanto a collaborazione concreta, speriamo che le aziende norvegesi saranno presenti nel porto di Fiume”. A sua volta, Jane Sclaunich ha spiegato che finora lo scritto non era stato tradotto in croato, una delle ragioni per cui al momento non figura tra i libri delle letture guidate obbligatorie del curriculum scolastico, a differenza della “Casa di bambola”. Inoltre, questa specifica opera norvegese, dall’identità molto particolare, andrà ad arricchire le biblioteche dei tre istituti. In conclusione è stato rilevato che, in seno alle Giornate norvegesi a Fiume, l’Ambasciata norvegese ha regalato alla città anche l’abete in Corso e organizzato vari eventi per bambini e adulti.v

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