Mancano poche ore all’inizio della Quaresima che tradizionalmente prende il via con il Mercoledì delle ceneri. L’evento segna inoltre la fine del periodo carnascialesco e la messa al rogo del colpevole di tutti i mali, ovvero di Messer Carnevale. In alcune zone dei dintorni di Fiume, il colpevole è già stato giustiziato, come nel caso di Viškovo. A fare da capro espiatorio è stato quest’anno “Evrić Mokrović”. A nulla sono valse le proteste e le negazioni in riferimento a tutto quello che i vari “giudici” gli hanno imputato. La sentenza è stata chiara: colpevole! e di conseguenza condannato al rogo.

L’evento a Viškovo ha preso il via già nel primo pomeriggio quando l’Associazione degli artigiani di Viškovo, Castua, Klana e Jelenje ha organizzato la “jota umanitaria”. Tutti i proventi verranno devoluti all’Ospedale pediatrico di Cantrida. Non è mancata nemmeno la tombola carnascialesca, che ha visto la partecipazione della signora del Carnevale di Viškovo, Mića Maja, e della reginetta locale Mia Matulić.

In serata invece, subito dopo il rogo, sono state riconsegnate le chiavi del Comune al sindaco, gesto simbolico con il quale in zona è terminato il periodo durante il quale hanno regnato sovrane le maschere. Da non dimenticare la presenza chiassosa dei “Halubajski zvončari”, il cui compito è stato sempre quello di scacciare l’inverno e invocare la primavera. Quest’anno invece l’inverno non si è fatto sentire più di tanto, e anche se all’inizio del periodo del Carnevale era stata annunciata, in modo scherzoso, l’invocazione dello stesso, purtroppo, o per fortuna, le giornate fredde sono durate poco. Almeno per ora.

Ricorderemo che tradizionalmente gli scampanatori dello Halubje fanno il giro delle località dell’entroterra fiumano per tre giorni di fila, nel corso dei quali fanno tappa in oltre cinquanta località comprese tra Viškovo, Castua e Fiume. Il “pellegrinaggio” ha così preso il via già domenica. Da ricordare, inoltre, che la particolarità degli “Halubajski zvončari”, noti a livello internazionale, è stata riconosciuta anche dall’UNESCO, che ha conferito al loro tradizionale tour il titolo di patrimonio culturale immateriale dell’umanità.