Mercati di Fiume, il sapore vero dell’autunno

Ricca offerta di frutta e verdura. In pescheria, però, è magra

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Mercati di Fiume, il sapore vero dell’autunno
Verdura in abbondanza. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

I colori e i profumi dell’autunno hanno invaso i Mercati cittadini. Le bancarelle si presentano colme di verdura e frutta di stagione. In bella mostra i cachi, frutto tipico di questo periodo e molto apprezzato per le sue proprietà lassative, diuretiche ed energizzanti, veduti a 3 euro il chilogrammo. Seguono i frutti con alto contenuto di vitamina C come i mandarini a 1,50 euro, le arance a 2,50 i limoni e i kiwi a 3 euro. Tante le varietà di mele al prezzo di 2-4 euro, uva 2-5 euro, melograni a 3, pere williams gialle a 4 euro, banane a 1,50 e marroni a 5 euro al chilo. Tra la frutta secca troviamo le carrube a 5 euro, fichi e prugne a 8 euro. Dalla Slavonia arrivate le prime noci vendute, sgusciate, a 14 euro mentre le nocciole si trovano a 13 euro. Tra la verdura primeggiano le patate a 0,80 euro, il cavolo cappuccio, il cavolo nero, la barbabietola, i peperoni e le carote a 2 euro seguiti dal cavolfiore, dal porro e dalla bietola a 2,50, dalle zucchine a 3 euro. I gambi di sedano, dal bassissimo contenuto calorico, ma un elevato potere saziante e ricchi di vitamina A e C, si trovano a 3,10 euro, mentre la verza riporta il prezzo di 3,50 euro. Il radicchio rosso di Chioggia e l’aglio vengono venduti a 8 euro. In offerta pure il broccolo romanesco, un ortaggio tipico italiano, più precisamente della regione Lazio, ma che ha attecchito molto bene pure nell’area quarnerina. Ricco sia di provitamina A (RAE) – più precisamente di carotenoidi – sia di vitamina C (acido ascorbico), è una buona fonte di acqua, fibre alimentari, antiossidanti di vario genere e minerali come potassio, magnesio, manganese, questo ortaggio viene venduto a 4 euro al chilogrammo. In offerta i crauti a 3,30 euro e le rape a 4 euro. A causa della forte bora che ha imperversato nelle precedenti giornate, la pescheria offriva merce “di dubbia freschezza” con i prezzi lievemente superiori alla media. Solo le sardelle e i suri si trovavano a 3 euro, tutta l’altra merce superava i cinque euro con le razze a 7 euro, le orate, le spigole, i naselli, i moscardini e i totani a 8 euro, i gamberetti a 10, le seppie e gli sgombri a 12, i polpi, le code di rospo e le orate di mare aperto a 20, tranci di tonno a 23, tranci di salmone e calamari a 24 e, per terminare, scampi a 25 euro al chilo.

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