Il lentissimo ritorno alla quasi normalità

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Il lentissimo ritorno alla quasi normalità

La grande paura è passata, ma il pensiero di quel che sarebbe potuto succedere resta. Il crollo dell’impalcatura dell’edificio dell’ex Posta, in via di ristrutturazione, che si affaccia su via Adamich e dove solitamente il traffico è intenso a tutte le ore del giorno, per tutta una serie di fortuite coincidenze ha avuto come conseguenza soltanto danni materiali. Giovedì scorso, erano le 13.20, è stata sfiorata la tragedia. L’autobus di linea fermo al semaforo rosso, nessun pedone proprio a causa dei lavori e la strada vuota anche perché nessuno sopraggiungeva da via Hencke, quella che collega la Riva a via Adamich, sono stati elementi determinanti per evitare un disastro. Ora tutti si chiedono come sia stato possibile il colasso del ponteggio – le risposte “tecniche” arriveranno –, mentre la città sta cercando di ritornare lentamente alla normalità. Certo, il traffico è caotico e lungo i percorsi alternativi si procede a rilento. Bisogna armarsi di pazienza, ma vista la gravità dell’accaduto è il minimo…

Tornando alla cronaca, via Adamich rimarrà chiusa fino a data da stabilirsi. Lo si sapeva già, ma a confermarcelo sono stati gli operai della ditta Kamgrad, che ha l’obbligo di smantellare l’impalcatura crollata, a causa del cedimento del dispositivo di ancoraggio, su una parte del marciapiede e sulla corsia destra della strada. Una volta tolto il ponteggio e sgombrata la strada, sarà necessario assicurare la zona del palazzo per evitare altri crolli. È stato appurato che nel corso dei lavori al terzo piano dell’edificio si è verificato prima un cedimento e quindi il crollo del muro sulla parte esterna dell’impalcatura, che è caduta, assieme al materiale di costruzione, sul marciapiede e in strada. I danni materiali, inclusi quelli subiti dalla libreria che si trova nel palazzo di fronte, verranno accertati nei prossimi giorni.

Anche ieri, ma la situazione resterà la stessa pure nel fine settimana, la circolazione è proceduta a rilento, con situazioni di traffico congestionato sui percorsi alternativi. Il centro città è avvolto in un silenzio surreale, ma lungo le vie Strossmayer, in Scoglietto, Pomerio e via Fiorello la Guardia la tensione tra i conducenti è palpabile. “È inammissibile che tutto il traffico venga incanalato nelle vie circostanti senza la presenza dei vigili. I semafori andavano disattivati e la Polizia doveva assumersi l’incombenza di dirigere il traffico. In questo modo, da Pećine al centro si viaggia un’ora”, ha commentato un automobilista visibilmente infuriato. Infatti, le macchine provenienti dalla galleria di Pećine sulla D-404, vengono dirottate nelle seguenti vie: Slavko Cindrić, Milan Smokvina Tvrdi, Strossmayer, piazza Tito, Ivan Grohovac, Martiri antifascisti, Pomerio e Fiorello la Guardia. Il traffico lungo la Riva invece procede senza intoppi verso via Ivan Zajc e la D-404, oppure lungo via Slavko Cindrić.

Nuove rotte per gli autobus

Ci sono state delle modifiche anche al regime di circolazione degli autobus urbani, che transitano in direzione est-ovest attraverso il centro coprendo poi il tratto Scoglietto, Pomerio, Nikola Tesla prima di riprendere il percorso regolare all’altezza della stazione ferroviaria. L’Autotrolej ha reso noto che è stato spostato in Delta anche il capolinea delle linee 32, 3a e 8a, mentre la linea 5 parte da via dei Pescatori. Tutti i cambiamenti sono segnalati anche sul sito dell’Autotrolej (www.autotrolej.hr).

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