Mercati di Fiume, il ritorno del pesce azzurro

Sulle bancarelle prevale l’offerta invernale di frutta e verdura, ma compaiono le primizie

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Mercati di Fiume, il ritorno del pesce azzurro
Il pesce azzurro è ritornato sui banconi. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Le belle giornate di una… precoce primavera hanno segnato pure la fine del fermo pesca tanto che i banconi della pescheria dei Mercati cittadini si sono arricchiti in questi giorni di pesce azzurro. Tanti gli acquirenti che facevano la fila soprattutto per acquistare le sardelle, vendute a 4 euro al chilogrammo, ma anche per gli scombri offerti a 5 euro al chilo. Prezzi abbordabili, inoltre, per le altre specie di pesce e molluschi: il pagello fragolino veniva offerto già a 6 euro, i tonnetti a 7 euro al pezzo, poi naselli, triglie, moli e moscardini a 8 euro, latterini, orate e spigole a 10, razza scuoiata a 12, pesce cappone a 13, gamberetti sgusciati a 15 euro per un pacchetto di mezzo chilo. Poi, i prezzi salgono notevolmente per il pesce e i molluschi pregiati: pertanto le seppie, le sogliole, la coda di rospo si trovavano a 20 euro al chilo, i polpi a 21, i calamari del Quarnero, gli scampi, spigole di mare aperto e tranci di salmone a 26, come pure i tranci di tonno nostrano. In bella mostra le capesante a 24 euro al chilo, mentre le modeste lumache di mare, varietà lumachino, venivano offerte a 5 euro il chilo, guscio compreso. A 8 euro al chilo, invece, le grancevole.
Sulle bancarelle ortofrutticole abbonda ancora sempre un’offerta invernale con gli agrumi in bella mostra. Le clementine, i mandarini, le arance, semplici e rosse, i limoni si trovano a 2 euro al chilo, medesimo prezzo per un quarto di chilo di mandarino cinese o kumquat. Le mele, le pere e l’uva vengono a costare 2-3 euro, il melograno 3,50 euro e mezzo chilo di fragole 4 euro, prezzo accettabile per questo frutto fuori stagione. Le prugne essiccate con il nocciolo si trovano a 5 euro, quelle senza a 6 euro mentre i fichi secchi si trovano a 8 euro al chilo. Tra la verdura primeggiava il cavolo cappuccio, le carote e la cipolla a 2 euro, la bietola rossa a 2,50 euro, il cavolo nero, il cavolfiore, il porro e la bietola a 3 euro, i broccoli a 3,50 euro, gli spinaci, le zucchine e la lattuga a 4 euro, i peperoni e la radice di sedano a 5. Ancora sempre presenti i crauti, venduti a 3 euro e le rape acide a 4 euro al chilo. Arrivate alla grande, le prime mimose: un mazzo veniva offerto a 3 euro.

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