Mantenere vivo l’antico croato molisano

In visita all’Edit alcuni membri dell’Associazione culturale-folcloristica Kroatarantata del Molise, nell’ambito del progetto Erasmus+, «Integrazione – non assimilazione»

0
Mantenere vivo l’antico croato molisano
Christiana Babić e Ivana Precetti Božičević assieme agli ospiti. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il progetto “Integrazione – non assimilazione” (Integration – not assimilation), che vede come titolare la Scuola media superiore italiana di Fiume, sta per giungere al termine. Incentrato sull’integrazione delle minoranze, il progetto, incluso nel programma Erasmus+, si svolge in collaborazione con i croati del Molise, ovvero con un’Associazione culturale-folcloristica. Lo scopo è stato quello di illustrare la vita della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e, d’altra parte, la minoranza croata in Italia.

Per questo motivo, la SMSI ha ospitato in questi giorni alcuni rappresentanti dell’Associazione culturale-folcloristica Kroatarantata del Molise, presentando loro le peculiarità della CNI nonché le nostre istituzioni, quali le CI di Fiume e Abbazia, nonché la casa editrice Edit, alla quale hanno fatto visita ieri mattina. “I nostri ospiti sono i rappresentanti della minoranza linguistica croata del Molise e hanno colto l’occasione per vedere da vicino come funziona la nostra minoranza, che a differenza della loro è autoctona a Fiume e nei dintorni. Abbiamo fatto anche tappa in Istria e poi è stato organizzato un laboratorio con i partecipanti al progetto della SMSI, durante il quale hanno potuto conoscere il croato molisano, una lingua molto antica in quanto si tratta di una minoranza croata giunta in Italia durante il periodo degli Ottomani, ovvero 500 anni fa. È in parte simile al dialetto ciacavo, anche se tante parole sono veramente arcaiche. I ragazzi hanno potuto anche ascoltare alcune canzoni locali e poesie”, ha spiegato il prof. Dario Ban, coordinatore del progetto.
Lorenzo Blascetta, presidente della Kroatarantata, ha spiegato brevemente in che cosa consiste la loro attività. “Siamo un’Associazione formata unicamente da giovani provenienti per lo più da Montemitro, piccolo paese di minoranza linguistica croata del Molise, e nasciamo come gruppo musicale etnico ‘na našo’, come ci piace definirci. Abbiamo ripreso alcuni canti della nostra tradizione, tramandati dai nostri avi e nonni, e alcune poesie scritte da poeti locali e le abbiamo rimusicate con i ritmi del sud Italia come la tarantella o la tamburiata, che contraddistinguono la nostra cultura musicale. Nasce così questo mix di due culture; quella croata del Molise, ovvero la ‘na našo’ e la musica del sud. Dell’Associazione fanno parte 9 membri, che dopo aver inciso il CD Duša naša (Anima nostra), hanno deciso di presentare anche altre attività volte alla salvaguardia, alla tutela e alla promozione della nostra lingua. Siamo molto attivi per quanto riguarda l’accoglienza di ospiti provenienti dalla Croazia. Ultimamente abbiamo ospitato 4 artiste croate. Poi facciamo delle piccole attività nelle scuole, mentre 3 anni fa abbiamo inaugurato un portale web, ‘Čujemo se’, dove pubblichiamo dei podcast e live sulle nostre tradizioni. Il nostro è un croato antico che poi ha acquisito anche italianismi e parole del dialetto romanzo locale dei paesi limitrofi. Oltre a Montemitro (Mundimitar) il croato si parla anche ad Acquaviva Collecroce (Kruč), Tavenna e San Felice del Molise (Filič)”, ha illustrato Lorenzo Blascetta, sottolineando che il progetto Erasmus+ ha preso il via circa due anni fa, ma appena ora, causa la pandemia, è stato possibile portarlo a termine con questo scambio che vedrà i ragazzi della SMSI come ospiti del Molise tra alcune settimane.
Francesca Sammartino è la presidente della Fondazione “Agostina Piccoli” di Montemitro, che porta il nome di sua madre, la quale è stata la prima professoressa di lingua croata e studiosa del croato molisano. “La Fondazione nasce nel 1999 per volontà di mio padre Antonio Sammartino. Lo scopo è quello di salvaguardare la lingua e la cultura. Motivo per il quale abbiamo una ricca attività editoriale grazie alla quale sono stati pubblicati dizionari, grammatiche, monografie di lingua e storia, cucina e cultura croato-molisana, raccolte di componimenti letterari e la rivista Riječ živa (Parola viva) che aggiorna tutti coloro che ci seguono da varie parti del mondo. Nei nostri paesi, che contano circa 2mila abitanti in totale, tutti parlano il croato molisano. A differenza della Croazia, però, dove esiste la minoranza nazionale, noi siamo riconosciuti come minoranza linguistica storica, quindi italiani che parlano il croato ‘na našo’”, ha concluso Francesca Sammartino. Assieme a loro ci sono state anche Martina Blascetta e l’artista nostrana che ha soggiornato per un periodo nel Molise, Franciska Topolovec. Gli ospiti sono stati accolti all’Edit dal direttore, Christiana Babić e dal vicecaporedattore responsabile de “La Voce del popolo”, Ivana Precetti Božičević, le quali hanno fatto conoscere loro il lavoro e le attività della Casa editrice.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display