La triestina «Itaqua» vara il primo yacht al «3. maj»

La società con sede nel capoluogo giuliano opera in un capannone in affitto nell’ambito degli stabilimenti di Cantrida. L’imbarcazione è lunga 50 metri

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La triestina «Itaqua» vara il primo yacht al «3. maj»
Foto: Roni Brmalj

Al cantiere “3. maj” è stato calato in mare lo scafo del futuro mega yacht Benetti che verrà completato ed equipaggiato in Italia. Si tratta della prima di una serie di yacht che la triestina “Itaqua s.r. l.” realizzerà in uno dei capannoni in affitto del cantiere fiumano. L’imbarcazione, lunga 50 metri, è stata calata in mare dalla gru principale dello stabilimento.

L’impresa italiana opera nel settore delle costruzioni e manutenzioni navali e industriali con stabilimenti propri, oltre che in Italia, in Croazia e in Romania. La società dà lavoro a circa 150 dipendenti, tra management, personale amministrativo, tecnico e operai specializzati. Nei picchi di produzione si affida a organico esterno con cui viene raddoppiato il numero di operatori. La nuova unità è stata realizzata in cooperazione tra l’“Itaqua” e il cantiere fiumano e rappresenta l’inizio di una collaborazione a lungo termine in quello che per gli stabilimenti di Cantrida rappresenta una novità. Il settore navalmeccanico in Croazia vive tra alti e bassi, momenti di crisi e di rilancio, ma ci sono molti indicatori per una graduale conversione delle produzioni verso il settore dei mega yacht con un grande valore aggiunto. La produzione tradizionale, è noto, continua a generare perdite e quelle relative al 2022 negli stabilimenti di Cantrida supererebbero i 13 milioni di euro. Commissioni di questo tipo, pertanto, fanno sperare bene.

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