La Scienza aperta s’ispira alla libertà

Interessante dibattito nell’ambito del ciclo di tribune scientifiche ospitato dalla Facoltà di studi sanitari

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La Scienza aperta s’ispira alla libertà
Ivana Dorotić Malič, Ksenija Baždarić, Eugenia Arh, Ivana Hebrang Grgić, Iva Vrkić e Dejana Golenko. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La Facoltà di studi sanitari dell’Università di Fiume ha ripreso il ciclo di tribune scientifiche avviato lo scorso aprile. Introdotto da Daniela Malnar e Željko Jovanović, rispettivamente preside e vicepreside per la scienza dell’Istituzione, l’incontro, al quale ha partecipato un consistente pubblico, ha ospitato relatrici degli Atenei di Fiume e Zagabria. Coordinate dalla prof.ssa Ksenija Baždarić, nella prima sessione si sono susseguite le presentazioni di Ivana Hebrang Grgić del Dipartimento di scienze dell’informazione e della comunicazione della Facoltà di Filosofia dell’Università di Zagabria (relazione plenaria inerente al concetto di Scienza aperta), di Ksenija Baždarić della succitata Facoltà di studi sanitari (sul tema “Le posizioni degli scienziati croati in merito alla Scienza aperta: condivisione dei dati, prestampa e recensione aperta”), di Evgenia Arch e Dejana Golenko, delle biblioteche delle Facoltà di biomedicina e salute e di Giurisprudenza (“L’alfabetizzazione informatica dei ricercatori dell’Università di Fiume”) e di Iva Vrkić della biblioteca del Dipartimento di geofisica della Facoltà di scienze dell’Università di Zagabria (“Le differenze nell’apertura e nella condivisione degli articoli scientifici presso l’Università di Fiume”).

Nuove prospettive
Nella seconda parte dell’appuntamento ha avuto luogo la tavola rotonda “Cosa possono fare le istituzioni, le riviste e i ricercatori per implementare l’applicazione della Scienza aperta?”, la cui relazione è stata proposta dalla responsabile del Centro per la Scienza aperta e la gestione delle informazioni della Biblioteca universitaria di Fiume, Ivana Dorotić Malič. A sua detta, l’Ateneo del capoluogo quarnerino, con la politica della suddetta disciplina, assicura un’adeguata infrastruttura per la sua applicazione. Lo fa fondamentalmente tramite gli archivi accademici digitali di dati del sistema Dabar che, in concomitanza con le infrastrutture europee relative alla Scienza aperta, consente l’alimentazione e il libero accesso a tutti i tipi di lavori scientifici. La politica universitaria garantisce, inoltre, la tutela intellettuale e industriale dei diritti d’autore, il supporto e l’assistenza nella formazione inerente alla sua attuazione e la sensibilizzazione sull’importanza della stessa (realizzata tramite il Centro e svariati laboratori). “È da rilevare che l’Università mira all’affermazione e all’incoraggiamento dell’applicazione dei principi della Scienza aperta quale una delle basi per l’avanzamento delle carriere dei ricercatori. Inoltre, in concorso con la strategia dell’Università di Fiume, anche i Dipartimenti sono essenziali per fornire agli studiosi un aiuto tecnico e professionale nella pubblicazione degli scritti nei fogli con libero accesso. Per quanto riguarda i ricercatori, li si invita ad archiviare i loro lavori e dati di ricerca scientifici, come pure i materiali didattici, nei loro archivi istituzionali, a renderli pubblicamente disponibili e, nel farlo, a mantenere i diritti d’autore”, ha spiegato Dorotić Malič.
La Scienza aperta è un modo di fare scienza che permette ai ricercatori di collaborare e dare il proprio contributo, avendo a propria disposizione in maniera aperta, i dati, gli appunti, i metodi, i protocolli e i processi di ricerca in formati che ne facilitano la condivisione, il riutilizzo, la ridistribuzione nonché la riproducibilità. Scienza aperta è sinonimo di maggiore sostenibilità, rigore e responsabilità della ricerca. Si basa sui principi di trasparenza, riproducibilità, inclusione, correttezza, equità e collaborazione e cerca essenzialmente di cambiare il modo in cui si fa ricerca, come viene valutata e insegnata. La stessa, altresì, mira a rendere la ricerca più aperta alla partecipazione, alla revisione, alla confutazione, al perfezionamento e al riutilizzo, a beneficio di tutti.

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