Imparare le regole stradali giocando

Campagna educativo-preventiva alla SE «Gornja Vežica»

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Imparare le regole stradali giocando
Grande interesse da parte dei piccolini. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Nell’ambito della campagna preventivo-educativa intitolata “Programma di educazione stradale per i più piccoli”, organizzata dal Consiglio regionale per la sicurezza del traffico stradale, presso la SE “Gornja Vežica” ha avuto luogo l’incontro delle forze dell’ordine della Questura quarnerina e dei vigili del fuoco con i bambini delle elementari, accompagnati dalle insegnanti. A detta dei responsabili, si tratta di un concetto educativo teso a trattare con i più piccoli tematiche relative al traffico, al pronto soccorso, alla protezione antincendio e agli ordigni esplosivi. Il progetto, attuato nella maggior parte dei paesi europei, è teso a sviluppare nei bambini la consapevolezza dei pericoli derivanti dalla circolazione stradale e dalla vita quotidiana. Lo stesso si articola in svariati laboratori appositamente concepiti e tematicamente adatti alla loro età e impartisce le conoscenze basilari per gli alunni che oggi sono pedoni e ciclisti e un domani saranno automobilisti, nonché li aiuta a riflettere sulla funzione delle regole, sui loro diritti e doveri e sulla principale segnaletica stradale. Presente all’iniziativa Zdravko Lisac, a capo dell’Ufficio amministrativo per il demanio marittimo, i trasporti e le comunicazioni della Regione, il quale ha rilevato che “il progetto pilota è partito lo scorso anno e, dopo aver appurato la sua utilità, abbiamo deciso di riproporlo anche quest’anno e in quelli futuri. Il programma è molto importante in quanto insegna ai bambini come affrontare e risolvere le problematiche del traffico stradale alle quali vanno quotidianamente incontro. Attraverso le sue iniziative, il Consiglio regionale per la sicurezza dello stesso segue la tematica da diversi anni, cercando di sviluppare tutte le attività rivolte ai giovani e ai più piccini. Loro sono decisamente la popolazione maggiormente minacciata nel suddetto contesto e, in quanto tali, un’adeguata educazione è fondamentale”.

Un’esplosione di luci e suoni
Protagonisti i bambini delle classi elementari, che hanno potuto sperimentare, sotto la supervisione degli agenti, la guida con automobiline elettriche in una pista costruita per l’occasione nel cortile della scuola, imparare le principali regole relative al traffico, prendere contatto con la figura dei poliziotti (con la loro divisa, i giubbotti antiproiettile, i loro compiti e gli accessori da lavoro, quali la paletta, la radio da servizio, il manganello, la tasca-custodia per la pistola), i quali con grande dedizione hanno spiegato loro l’utilizzo di ognuno. Nella seconda parte della mattinata, l’attenzione dei frugoletti è stata catturata dal veicolo della polizia, corredato dalla sirena e dalla luce rotante e il camion dei vigili del fuoco. Questi ultimi hanno illustrato loro le attività e l’attrezzatura, spiegando altresì quali sono i comportamenti corretti da tenere in caso di incidenti di vario tipo. Come c’era da aspettarsi, i bimbi sono rimasti entusiasti dell’esperienza e, a tale proposito Manuela, Gabriela e Matteo della III classe, ci hanno confidato di essere rimasti molto colpiti dalla macchina della polizia, nella quale sono entrati per la prima volta e, nello specifico, dalla sirena gialla sul tetto, come pure dagli oggetti che i vigili hanno fatto vedere loro. Gabriela, dopo aver sentito tutto ciò che comporta la professione, ha affermato di poter addirittura decidere, un giorno, di abbracciarla. Matteo, invece, non la ritiene una buona idea, in quanto “è un lavoro pericoloso, che ti mette a contatto con persone di tutti tipi e dove puoi anche morire. Vedo spesso i poliziotti per la strada, ma non sapevo che, prima di sparare ai malviventi, aspettano e gli spiegano tante cose, gli chiedono di mettere giù il fucile. Sparano solo se costretti. Inoltre, mi piace tantissimo la radio di servizio. Io, però, da grande preferisco fare il calciatore”.

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