Il Consiglio cittadino sprofonda nel caos

0
Il Consiglio cittadino sprofonda nel caos

Veleni, provocazioni, alterchi, continue interruzioni, pause infinite, cinque ore per approvare un unico punto all’ordine del giorno e, dulcis in fundo, l’annullamento della seduta. Questa, in sintesi, la cronologia del Consiglio cittadino andato in scena ieri e che ha fatto sprofondare il parlamento fiumano nel caos più totale. Eppure, le premesse sembravano ben diverse. A cominciare dal numero dei consiglieri presenti, ben 31, tant’è che il presidente Andrej Poropat si è lasciato sfuggire un ironico “è un piacere vedervi così numerosi”, un chiaro riferimento alla seduta del mese scorso che, lo ricordiamo, era stata prima rinviata e poi definitivamente annullata per mancanza di quorum. Dopo il question time iniziale, andato per le lunghe ma senza toni eccessivamente accesi, la situazione è precipitata nel momento in cui si è passati al primo punto all’odg, ovvero la questione delle elezioni dei Comitati di quartiere. Qui si è passati a un infuocato scontro verbale tra la maggioranza e il blocco d’opposizione sulla necessità di sciogliere l’organo cittadino e indire nuove elezioni.

L’opposizione abbandona l’aula

A un certo punto gli esponenti dell’HDZ hanno chiesto una pausa per convocare una riunione tra tutti i consiglieri dell’opposizione. Al ritorno in aula si sono alzati e hanno lasciato la seduta, il che comunque non è bastato a far saltare il quorum dato che in sala erano rimasti 20 consiglieri. Allora è finalmente seguita la votazione sul primo punto, il quale è stato approvato all’unanimità e la data delle elezioni per la composizione dei Comitati di quartiere fissata per domenica, 2 dicembre. A margine del voto anche Danko Švorinić e Predrag Miletić della Lista per Fiume hanno abbandonato la seduta facendo di fatto venire meno il quorum, costringendo così il sindaco Vojko Obersnel a ritirare tutti gli altri punti previsti e quindi annullare definitivamente la seduta. Insomma, la scena politica fiumana è più che mai rovente e dopo la farsa di ieri seguiranno altre settimane di incertezza e tensione. E lo spettro delle elezioni anticipate aleggia già nell’aria, a maggior ragione considerando che a dicembre è previsto il voto sul bilancio per il 2019. Sempre che qualcuno decida di presentarsi in aula…

Attacco al bilinguismo

Altro piatto forte della giornata è stato il question time, nel corso del quale sono stati trattati i temi più caldi come la crisi del “3. maj” e del Porto, i problemi dell’Autotrolej e, non ultimo, il bilinguismo visivo. A manifestare il proprio dissenso al progetto sono stati gli esponenti dell’HDZ Ivona Milinović (“Come mai i soldi per le tabelle bilingui ci sono ma quelli per i sussidi dei neonati no?”) e Damir Popov. Quest’ultimo ha accusato il sindaco di volere imporre il bilinguismo in città.
“Non è mia intenzione imporre nulla a nessuno – ha risposto piccato Obersnel –. Semplicemente ripristineremo i nomi storici delle vie del centro, che peraltro non porteranno esclusivamente nomi italiani. Credo che il progetto rispecchi perfettamente lo slogan ‘porto delle diversità’”.

«3. maj», Porto, Autotrolej

Scontata una domanda sulla disperata situazione in cui versa il “3. maj”, ormai a un passo dalla procedura fallimentare.
“Al momento nessuno conosce il destino del cantiere, tanto meno io – ammette il primo cittadino –. La cosa positiva è che ci sono alcune cordate disposte a rilevarlo, a patto però che vengano sciolti i legami con l’Uljanik”.
Oltre allo stabilimento di Cantrida, anche il Porto di Fiume sta attraversando un momento particolarmente delicato.
“La situazione non è buona, ma nemmeno allarmante come viene dipinta dai media. Dal momento che lo Stato, assieme a due fondi pensionistici, detiene il 25% delle quote della società, è necessario che esso partecipi più attivamente ai lavori del Consiglio di sorveglianza”.
Altro tema incalzante è la soppressione di 37 corse attuata di recente da parte dell’Autotrolej.
“Il motivo principale di tale intervento è da ricercare nell’aumento del prezzo di benzina e diesel, che si è tradotto in un’ulteriore spesa di 3 milioni di kune nel bilancio della municipalizzata. Ogni giorno la società effettua circa 2.500 corse e sopprimerne 37 non inciderà in alcun modo sulla qualità del servizio offerto. Posso inoltre assicurare che al momento non è previsto un rincaro per ciò che riguarda biglietti e abbonamenti”, ha concluso Obersnel.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display