«Galeb? Un motivo per venire a Fiume»

Il Museo civico ospita la Conferenza internazionale organizzata dall'Università di Southampton sul Movimento dei non allineati, razzismo e sulla «Galeb»

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«Galeb? Un motivo per venire a Fiume»
La nave Galeb si trova nel cantiere Dalmont di Kraljevica. Foto: IVOR HRELJANOVIC

Tra ieri e oggi Fiume, più precisamente il Museo civico, ospita la Conferenza internazionale organizzata dall’Università di Southampton su alcuni temi collegati tra loro, come quello del movimento dei non allineati, del razzismo, della disuguaglianza tra i due emisferi del pianeta e quello dello storico panfilo Galeb, che sta per venire riconvertito in nave-museo.

I lavori proseguono ma sono ancora in alto mare.
Foto: IVOR HRELJANOVIC

Proprio la nave, che nella sua storia fu anche lo yacht di Tito, è oggetto di polemiche di varia natura. C’è chi ci vede questioni ideologiche e chi ritiene che i costi per il suo restauro siano eccessivi e insostenibili. L’organizzatore locale dell’evento è lo storico Tvrtko Jakovina, che oltre a ricoprire vari ruoli di consigliere, tra cui nell’ufficio dell’ex Presidente della Republica Ivo Josipović, conosciamo oggi come conduttore televisivo e divulgatore.
La Galeb e il suo restauro, come sappiamo, costerà più del previsto, mentre c’è chi continua a chiedersi se sia giustificato o meno investire tante risorse per una nave che nel suo percorso storico è avvolta da interrogativi vari. In questo senso, anticipando il suo intervento alla conferenza, gli abbiamo chiesto di esprimersi dal suo punto di vista. “Questa conferenza si svolge a Fiume proprio a causa della nave. Per il resto, nell’ambito dell’evento non c’è nulla che sia legato tassativamente a Fiume, se non il fatto che l’incontro viene organizzato e ospitato dal Museo civico a palazzo dello Zucchero. La Conferenza è organizzata dall’Istituto per le arti dell’Università di Southampton in collaborazione con il Dipartimento di Storia contemporanea della Facoltà di Filosofia di Zagabria. La Galeb è un pretesto. L’Università di Southampton si occupa, in un contesto più ampio, sia di letteratura che di razzismo in riferimento alla storia imperiale britannica. Ve ne renderete conto soprattutto voi della Voce, che intorno a noi ci sono palazzi del XVII secolo, musei e altro. La Galeb è una sola. Non solo. Non c’è una nave-museo in Croazia e, direi, non c’è nemmeno una nave che abbia una storia come la sua da raccontare. È una storia che collega tutto il mondo,un mondo in cui i problemi degli uni si riflettono sempre di più sugli altri. Per questi motivi ritengo che la Galeb per Fiume e per la Croazia rappresenti un’opportunità. Partendo da questa nave, si può partire dal reinterpretare il mondo e i rapporti intorno a esso.Questo Museo in cui ci troviamo ora è straordinario e racconta molte cose della storia di Fiume. Però, dobbiamo rendercene conto, non sarà il motivo per cui uno sceglierà di venire a Fiume. La Galeb, invece, con il suo trascorso, può essere un vero e proprio magnete”. All’apertura del convegno, oltre alla relatrice Ranka Primorac dell’Università di Southampton, è intervenuto anche il sindaco Marko Filipović, che ha sottolineato l’importanza storica del Movimento dei non allineati: “Ci sono polemiche a livello politico e dibattiti tra i cittadini, ma è innegabile il fatto che la Galeb abbia una storia molto ricca da raccontare. Ci sarà la possibilità per i visitatori di conoscere meglio la storia, quella dei non allineati e di Tito, ma anche degli eventi che hanno contrassegnato la seconda metà del XX secolo.

Marko Filipović e Tvrtko Jakovina.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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