Brestova. Terminal traghetti: un mare di… pneumatici

Nel corso dell’azione di pulizia dei fondali marini estratte più di 3.5 tonnellate di rifiuti. Avviato uno studio comparativo

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Brestova. Terminal traghetti: un mare di… pneumatici
Alcuni degli pneumatici estratti dai fondali marini. Foto: IRENA

Sono degli pneumatici per camion il “bottino” principale della pulizia dei fondali marini eseguita lo scorso fine settimana nell’area del terminal traghetti di Brestova, nel territorio del Comune di Chersano. A organizzare l’azione sono stati la Società per le attività subacquee “Rabac” di Porto Albona (Rabaz), l’Agenzia per l’energia della Regione istriana (IRENA) e il Centro per la ricerca marina “Ruđer Bošković”.

Come si legge in un comunicato stampa rilasciato dall’IRENA, in base all’esito della pulizia svoltasi l’anno scorso sotto il patrocinio dell’Ente turistico di Chersano, gli organizzatori sapevano che cosa attendersi questa volta, quando l’azione si è svolta nell’ambito del progetto dell’Unione europea “MARLESS – MARine Litter cross-border awarenESS and innovation actions”, finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020. L’IRENA e il Centro “Ruđer Bošković” collaborano alle azioni di pulizia che si tengono in diverse parti della Regione istriana e per la prima volta lo fanno con lo scopo di paragonare l’origine e la quantità dei rifiuti estratti dai fondali marini all’inizio e alla fine della stagione turistica. Prima di Brestova l’iniziativa ha coinvolto pure Medolino e Rovigno.

Il vetro raccolto.
Foto: IRENA

Essendo Brestova un terminal traghetti, l’azione è stata più “esigente” dal punto di vista organizzativo rispetto a quelle svoltesi nelle altre due località. Dopo la partenza di ogni traghetto un gruppo di 17 sommozzatori ha avuto a disposizione meno di 45 minuti per sollevare con dei palloni subacquei 22 pneumatici da una profondità di 14-20 metri e caricarli su un peschereccio con l’aiuto dei pescatori coinvolti nell’azione. Non è stato facile nemmeno per i 15 sommozzatori che hanno avuto il compito di pulire la riva: in 40 minuti hanno dovuto controllare un’area lunga 200 metri ed estrarre dal mare tutti i rifiuti trovati.
Secondo i dati del Centro “Ruđer Bošković”, sono state raccolte più di 3.5 tonnellate di rifiuti: oltre ai 22 pneumatici di camion, del diametro di 160 centimetri e larghi 65 centimetri, sono stati analizzati altri 275 oggetti, soprattutto bottiglie di vetro e vari oggetti di plastica e di metallo.
Ad aiutare i padroni di casa, ossia i membri della Società per le attività subacquee “Rabac”, sono stati pure i sommozzatori dei club “Poreč”, “Loligo” e “Rijeka”, come pure l’esercizio per la pesca e il commercio “Moreno 07”. L’azione ha visto circa 40 partecipanti e la pulizia di un’area di 10mila metri quadrati.

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