Per i genitori di tutti i bambini che frequentano l’ultimo anno d’asilo, è giunto il momento di iniziare a pensare alla scuola. Infatti, hanno preso il via ieri, e si protrarranno fino al 25 gennaio, le notifiche per l’iscrizione alle prime classi delle scuole elementari per l’anno scolastico 2019/2020. Venerdì, quindi, sarà l’ultimo termine entro il quale i genitori dovranno presentare la richiesta. Ricordiamo che quest’anno sottostanno all’obbligo scolastico i bambini nati tra il 1º aprile 2012 e il 31 marzo 2013, come pure tutti coloro a cui lo scorso anno era stata prorogata l’iscrizione.
Il 31 marzo inizierà, invece, il periodo di verifica di idoneità psicofisica dei futuri alunni, che durerà fino al 15 giugno. Per i bambini con problemi nello sviluppo già precedentemente accertati, il periodo di verifica di idoneità psicofisica si svolgerà dal 1º febbraio al 15 aprile. Nel caso in cui l’iscrizione del bambino fosse stata già rimandata per un qualsiasi motivo, sarà necessario presentare una certificazione a conferma di tale decisione. I genitori che vogliono iscrivere anticipatamente i loro figli, ossia i bambini nati tra il 1º aprile e il 31 dicembre 2013, potranno inoltrare la richiesta all’Ufficio regionale dell’amministrazione statale entro il 31 marzo allegando il certificato di nascita, la fotocopia della carta d’identità del genitore/tutore e il parere dell’asilo, nel caso il bambino lo abbia frequentato. I genitori (o i tutori) sono tenuti a iscrivere i propri bambini nella scuola più vicina al luogo di residenza, eccezion fatta per le quattro elementari con lingua d’insegnamento italiana e per quella di Waldorf, per le quali non è posto alcun limite.
L’iscrizione in un’altra zona, ovvero in un’istituzione distante dal luogo di residenza, sarà possibile soltanto nel caso in cui ciò non alterasse il numero ottimale di alunni per ogni singola classe.
Una volta ottenuti i risultati del test psicofisico, i genitori saranno liberi di richiedere una posticipazione dell’iscrizione all’anno scolastico successivo nel caso in cui la proroga potesse incidere positivamente sullo sviluppo psicofisico del bambino, se quest’ultimo è sottoposto a terapia riabilitativa oppure su indicazione della commissione.
Alle notifiche è necessario fornire una fotocopia della carta d’identità del genitore, dell’attestato di nascita del bambino e dell’attestato di cittadinanza.
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