Fiume. Vestiti rossi per combattere l’ictus femminile

La giornata internazionale è stata celebrata anche a Fiume con la distribuzione di materiale informativo, una serie di conferenze e un incontro educativo-musicale

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Fiume. Vestiti rossi per combattere l’ictus femminile
Lo stand in Corso. Foto: RONI BRMALJ

Una donna su cinque potrebbe essere colpita da ictus cerebrale nell’arco della vita a partire dai 55 anni d’età e con un aumento del rischio intorno ai 65 anni e con massime punte in età avanzata, tra gli 80 e gli 85 anni. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e invogliare le donne a prendersi cura della propria salute e prevenire questa subdola malattia che colpisce più del cancro al seno, è stata istituita la Giornata internazionale dei vestiti rossi celebrata anche a Fiume con vari eventi organizzati dalla Clinica di neurologia del CCO, della Facoltà di Medicina e supportata dalla Città, dalla Regione e dall’associazione umanitaria “Un cuore per lei”. Nella circostanza è stato allestito, davanti a Palazzo municipale in Corso uno stand, in cui agli interessati veniva offerto materiale informativo inerente a come combattere la patologia, a come cambiare il proprio stile di vita e altre informazioni utili.
Vladimira Vuletić, a capo della suddetta Clinica, ha fatto sapere che ci sono sempre dei segnali che ci danno modo di capire che qualcosa non va con il nostro organismo, riscontrabili in una debolezza o insensibilità di una parte del volto o del corpo, di uno degli arti (braccio o gamba). L’ictus può manifestarsi con l’incapacità di esprimersi o di comprendere qualcuno che sta parlando; con l’oscuramento o la perdita di visione da un solo occhio, forti mal di testa e altri sintomi, che non erano presenti prima. Un forte campanello d’allarme è la comparsa improvvisa di una sola o più condizioni di questo tipo e che deve indurre a richiedere aiuto. Alcune condizioni cliniche, specie se croniche, possono predisporre più facilmente alla comparsa di un ictus: fra queste, le malattie cardiovascolari, le alterazioni pressorie e il diabete mellito.

Prevenzione
Per ovviare a tutto ciò, è possibile prevenire l’ictus o mitigare le sue conseguenze, con un corretto stile di vita. A partire da una dieta di tipo mediterraneo, che prevede un consumo di frutta, verdura, legumi, cereali, olio di olive e uno scarso apporto di grassi animali, l’eliminazione o la riduzione del consumo di alcol e l’eliminazione del fumo. Consigliata pure l’attività fisica di tipo aerobico, che se praticata in maniera costante e moderata, infuisce in modo positivo sia sulla prevenzione dell’ictus ischemico che emorragico. Queste regole di tipo preventivo non rappresentano la garanzia che la malattia potrà essere evitata, ma una probabilità di non esserne colpiti.
All’evebto di ieri mattina in Corso erano presenti anche i rappresentanti della Città e della Regione. Di seguito, nell’Aula consiliare si sono svolte delle conferenze sulla prevenzione, sui sintomi e sulla trombectomia, l’intervento chirurgico consistente nell’asportazione di un trombo occludente un vaso arterioso o venoso. In serata, nel foyer del TNC “Ivan de Zajc” si è svolto un incontro educativo-scenico con la partecipazione di testimoni donne colpite da ictus, che per l’occasione indossavano abiti rossi. Nella parte musicale c’è stato l’intervento di Eni Jurišić, Ana Cerovac, Vjeko Kljušarić e Daniel Jurišević. Anche le fontane di piazza Adria, le vecchie gru del porto e le colonne della facciata del Teatro si sono illuminate di colore rosso.

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