Pola. La circonvallazione si fa bella

Lungo il tratto più meridionale attualmente si sta mettendo a dimora il verde urbano su un’area di circa duemila metri quadrati. Prossimamente all’altezza della zona che ospita diversi centri commerciali verranno piantumati 150 pini e 900 piantine da siepe

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Pola. La circonvallazione si fa bella
Una passeggiata tra il verde che dovrebbe privilegiare i pedoni. Foto: GIULIANO LIBANORE

Lungi dal ritenere che si stiano leggendo attentamente le agende politiche europee e i decreti sul clima o ascoltando alla lettera i moniti degli ambientalisti, l’amministrazione locale sta agendo in proprio e tenta di investire in progetti che dovrebbero contribuire a trasformare Pola in una città più verde e sostenibile. Il proposito risulterebbe essere quello di far sì di non accontentarsi del manto vegetale cui si è abituati, ma di (ri)generarlo e mantenerlo sano, anche perché rispetto ad altre città è comunque abbondante, nonostante le opere edilizie che si moltiplicano in maniera scriteriata, senza lasciare inserire manco una siepe in un mare di nuovo cemento. Ad attestare gli sforzi che si compiono in questo senso sono i lavori in corso lungo il tratto più meridionale di via delle Brigate d’Oltremare alias circonvallazione. Il verde urbano che si sta mettendo a dimora all’altezza dell’incrocio tra l’anzidetta carreggiata e via Palisa è destinato a rendere più ricco un fondo verde, che in effetti non è mai di troppo. A giudicare da quanto visibile, l’intervento ambientale che si espande su di una superficie di circa 2.000 metri quadrati, promette bene. Alla faccia dei tanti ciclisti e appassionati del monopattino che sfrecciano senza criterio e prudenza lungo i marciapiedi della circonvallazione, si stanno costruendo dei percorsi in mattonelle, che come tali non dovrebbero essere carrabili, ma esclusivamente destinati alle passeggiate. Il tragitto che sta appena prendendo forma non del tutto rettilineo ma anche zigzagante, si propone di riservare anche punti di sosta e ristoro, ora in fase di costruzione finale.

Siepi alte e appariscenti
Dopo i lavori da eseguire con materiali edili e la collocazione degli arredi urbani, si passerà alla missione verde vera e propria. Verranno piantumati in loco 19 alberi e ben 79 giovani piantine che una volta cresciute formeranno delle siepi alte e appariscenti. Finora sono anche stati costruiti i basamenti per fissare due panchine con schienale, una pattumiera standard e due contenitori per i rifiuti riciclabili, due tavoli utilizzabili per dei giochi da società (favorisca chi non soffre delle emissioni di CO2 che le macchine emanano dalla trafficatissima viabile), otto piccole panchine per singoli, nonché quattro piedistalli per biciclette. Tanto di arredi sono stati commissionati per venire allestiti alla fine del mese di febbraio, quando l’intero intervento di riassetto ambientale dovrebbe giungere a termine. La realizzazione del progetto, il cui valore ammonta a 141mila euro (IVA compresa), è affidata all’impresa Roveria usluge di Jursici, mentre la sovrintendenza è dello Studio Kappo di Rovigno.

Nel futuro un viale alberato
Mentre un progetto molto visibile sta pian piano prendendo corpo, un altro ancora è in forma di embrione però già passibile d’avvio. La Città ha appena portato a conclusione il concorso di fornitura pubblica per la creazione di un viale alberato dalle notevoli proporzioni sempre lungo la circonvallazione, che verrà eseguito dall’impresa vincitrice dell’appalto, “Vaš vrt”, di Spalato. Il piano prevede la piantumazione di addirittura 150 pini (pinus pinea), inclusa la manovra di estensione delle superfici verdi a bordo strada e la messa a dimora di niente meno che 900 piantine da siepe alta, media e bassa, di cui 95 oleandri (Nerium oleander), considerati una decorazione floreale simbolo della circonvallazione polese. La ditta spalatina avrà anche il compito di installare i cavi per i sistemi di irrigazione da allacciare alla già esistente rete idrica, il che richiederà interventi di scavo e rimozione della superficie d’asfalto. Il filare di 150 pinus pinea verrà creato lungo il tratto orientale della circonvallazione in maniera tale da fare da “specchio” al filare dirimpettaio già esistente e creare un largo viale carrabile. I giovani pini, che dovranno venire procurati dall’azienda appaltatrice, presenteranno un’altezza pianificata sui 3-3,5 metri e una larghezza di fusto da 20-25 centimetri. Il filare si delineerà dall’incrocio con via Altura e via San Daniele fino all’altezza dell’intersezione con via Santorio e via Sissano per poi continuare per ancora qualche centinaio di metri verso via Medolino e le prime strutture edili ubicate raso strada. Questo secondo intervento nella zona della circonvallazione costerà 193.730 euro (con IVA da computare), in base all’offerta avanzata dalla ditta “Vaš vrt” che si attenuta ad un computo inferiore di 3mila euro rispetto alla stima reale. Al concorso c’era stata anche un’ulteriore offerta da parte dell’impresa rovignese Nerium pari a 245.253 euro e che come tale è stata considerata economicamente sconveniente. Va specificato, che Pola ha voluto trarre vantaggi dalle occasioni offerte dal Fondo nazionale per la tutela ambientale e l’efficienza energetica e quindi concorso per la copertura di nove progetti finalizzati allo sviluppo dell’infrastruttura verde. Il piano in complessivo è quello di piantare un mezzo migliaio di alberi e quasi 4mila siepi. Gli interventi appena elencati rientrano proprio in questo programma.

Alberi abbattuti e abbandonati
Altrettanto doveroso è segnalare che mentre gli enti pubblici si impegnano e preparano a scendere in campo con nuove energie da pollice verde da un fianco della circonvallazione, dall’altra parte, nel tratto della via dove termina Siana e comincia Valvidal, ci sono i soggetti privati che per un tratto di oltre cento metri hanno agito a suo tempo da macellai, facendo mattanza di pini: sacrificati per dare spazio a una strada d’accesso per un nuovo distributore di benzina. Il cantiere recintato dall’impresa Palir di Zagabria, è sempre fermo e gli alberi abbattuti continuano a formare una collina di rifiuti legnosi e vegetali abbandonati sul posto, finché la Città non riuscirà a vederci chiaro in tutta la faccenda. Esiste o non esiste una licenza a procedere? Sono cose che attendono risposta ancora da quando il Municipio aveva decretato lo stop ai lavori.

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